Lecco è 'Città amica dei Bambini e degli Adolescenti'
Da ieri Lecco è ufficialmente nella rete internazionale delle città amiche dei bambini. Lunedì sera, in apertura dei lavori del consiglio comunale, l’Unicef ha ufficialmente riconosciuto alla nostra città un titolo che non è un traguardo ma un punto di partenza, come è stato sottolineato nel corso della cerimonia.

La “città amica dei bambini” è un’iniziativa lanciata appunto dall’Unicef per incentivare le amministrazioni comunali a mettere in campo politiche per favorire le ultime generazioni, i bambini, ma anche i minori più grandicelli, con una serie di progetti volti a favorire la partecipazione e a recepire le istanze che arrivano da quelle fasce d’età le cui esigenze sono state sostanzialmente sempre guardate con una certa sufficienza dal mondo degli adulti, al di là naturalmente delle situazioni di più conclamato disagio per il quale la necessità di interventi istituzionali fa ormai parte del comune sentire.
Lecco città amica dei bambini, dunque.

E non un traguardo ma un impegno per il futuro, perché il riconoscimento dovrà essere riconfermato di giorno in giorno, con la “vigilanza” da parte dell’Unicef sulle iniziative che l’amministrazione comunale varerà in questo settore.

Nel suo intervento, il sindaco Mauro Gattinoni, ha sottolineato come questo “impegno” dimostri quanto Lecco voglia prendersi cura della parte più preziosa e più fragile e cioè i bambini. Un impegno quindi a continuare «perché da oggi saremo misurati su quanto faremo e saremo anche più esposti».

L’assessore alle politiche giovanili Alessandra Durante ha parlato di un programma che ha visto coinvolta l’intera comunità educante (dalle scuole all’azienda sanitaria e naturalmente al Comune) e ha visto lavorare molto gli stessi bambini. Un ringraziamento è andato a tutti quegli adulti che tutti i giorni si occupano della crescita dei piccoli (gli insegnanti soprattutto): a loro sono stati regalati semini che ora potranno vedere fiorire. L’assessore ha poi ricordato il percorso per arrivare al riconoscimento e che ha visto una serie di interventi per la riqualificazione degli spazi dedicati ai minori come la sistemazione di parchi e scuole, l’attenzione all’aspetto formativo come l’avvio dei progetti di Scuola senza zaino e dell’indirizzo montessoriano e con lo sguardo rivolto ora a progetti digitali.

Da parte sua, Chiara Ricci dell’Ufficio sostenibilità di Unicef ha spiegato il programma “Città amica” che a Lecco ha visto una collaborazione avviata tre anni fa, partendo dalle informazioni sull’esistente alla messa a punto delle cose da fare, un lavoro possibile solo se c’è una collaborazione corale. Ora, la società civile potrà controllare quotidianamente l’evolversi del programma ed è un patrimonio che sarà trasmesso alle amministrazioni successive. Concludendo che «una città dove i bambini vivono meglio è una città dove tutti vivono meglio».

E’ poi intervenuta la presidente regionale di Unicef Manuela Bovolenta che, approfondendo il concetto della collaborazione e dell’impegno corale, ha ricordato come il lavoro coinvolga tutti gli assessorati, non solo quelli “specifici”, tutti chiamati a dare il loro contributo, a delineare politiche che tengano conto dei bambini che attraverso disegni, suggerimenti e anche manifestando il loro malessere, ci comunicano le loro richieste.

Si tratta quindi di un «percorso in crescere e mi auguro che gli adulti si mettano sempre in gioco e i minori facciano sentire la loro voce».
Infine, la consegna a sindaco e assessore dell’attestato firmato dalla presidente nazionale di Unicef Carmela Pace.

Il riconoscimento sarà “celebrato” questa mattina alle 10,30 proprio dai bambini delle scuole dell’infanzia e delle primarie che in tanti e diversi punti della città canteranno assieme la stessa canzone, “Goccia dopo goccia”, presentata nel 1994 allo “Zecchino d’Oro” e fatta propria dall’Unicef.

A onor di cronaca, va pur ricordato che, su questo fronte, dal punto di vista politico i mesi scorsi hanno fatto registrare anche qualche scintilla. Quando, tre anni fa, era stato avviato l’iter per il riconoscimento, la discussione in commissione consiliare non era stata delle più incoraggianti mentre nello scorso autunno c’era stato l’incidente sulla modifica allo statuto comunale per favorire la partecipazione dei minori: una prima volta, la proposta della giunta era stata fermata in consiglio comunale dalla decisione di buona parte dell’opposizione di lasciare l’aula più per ragioni di metodo che di merito.
La “città amica dei bambini” è un’iniziativa lanciata appunto dall’Unicef per incentivare le amministrazioni comunali a mettere in campo politiche per favorire le ultime generazioni, i bambini, ma anche i minori più grandicelli, con una serie di progetti volti a favorire la partecipazione e a recepire le istanze che arrivano da quelle fasce d’età le cui esigenze sono state sostanzialmente sempre guardate con una certa sufficienza dal mondo degli adulti, al di là naturalmente delle situazioni di più conclamato disagio per il quale la necessità di interventi istituzionali fa ormai parte del comune sentire.
Lecco città amica dei bambini, dunque.
E non un traguardo ma un impegno per il futuro, perché il riconoscimento dovrà essere riconfermato di giorno in giorno, con la “vigilanza” da parte dell’Unicef sulle iniziative che l’amministrazione comunale varerà in questo settore.
Nel suo intervento, il sindaco Mauro Gattinoni, ha sottolineato come questo “impegno” dimostri quanto Lecco voglia prendersi cura della parte più preziosa e più fragile e cioè i bambini. Un impegno quindi a continuare «perché da oggi saremo misurati su quanto faremo e saremo anche più esposti».
L’assessore alle politiche giovanili Alessandra Durante ha parlato di un programma che ha visto coinvolta l’intera comunità educante (dalle scuole all’azienda sanitaria e naturalmente al Comune) e ha visto lavorare molto gli stessi bambini. Un ringraziamento è andato a tutti quegli adulti che tutti i giorni si occupano della crescita dei piccoli (gli insegnanti soprattutto): a loro sono stati regalati semini che ora potranno vedere fiorire. L’assessore ha poi ricordato il percorso per arrivare al riconoscimento e che ha visto una serie di interventi per la riqualificazione degli spazi dedicati ai minori come la sistemazione di parchi e scuole, l’attenzione all’aspetto formativo come l’avvio dei progetti di Scuola senza zaino e dell’indirizzo montessoriano e con lo sguardo rivolto ora a progetti digitali.
Da parte sua, Chiara Ricci dell’Ufficio sostenibilità di Unicef ha spiegato il programma “Città amica” che a Lecco ha visto una collaborazione avviata tre anni fa, partendo dalle informazioni sull’esistente alla messa a punto delle cose da fare, un lavoro possibile solo se c’è una collaborazione corale. Ora, la società civile potrà controllare quotidianamente l’evolversi del programma ed è un patrimonio che sarà trasmesso alle amministrazioni successive. Concludendo che «una città dove i bambini vivono meglio è una città dove tutti vivono meglio».
E’ poi intervenuta la presidente regionale di Unicef Manuela Bovolenta che, approfondendo il concetto della collaborazione e dell’impegno corale, ha ricordato come il lavoro coinvolga tutti gli assessorati, non solo quelli “specifici”, tutti chiamati a dare il loro contributo, a delineare politiche che tengano conto dei bambini che attraverso disegni, suggerimenti e anche manifestando il loro malessere, ci comunicano le loro richieste.
Si tratta quindi di un «percorso in crescere e mi auguro che gli adulti si mettano sempre in gioco e i minori facciano sentire la loro voce».
Infine, la consegna a sindaco e assessore dell’attestato firmato dalla presidente nazionale di Unicef Carmela Pace.
Il riconoscimento sarà “celebrato” questa mattina alle 10,30 proprio dai bambini delle scuole dell’infanzia e delle primarie che in tanti e diversi punti della città canteranno assieme la stessa canzone, “Goccia dopo goccia”, presentata nel 1994 allo “Zecchino d’Oro” e fatta propria dall’Unicef.
A onor di cronaca, va pur ricordato che, su questo fronte, dal punto di vista politico i mesi scorsi hanno fatto registrare anche qualche scintilla. Quando, tre anni fa, era stato avviato l’iter per il riconoscimento, la discussione in commissione consiliare non era stata delle più incoraggianti mentre nello scorso autunno c’era stato l’incidente sulla modifica allo statuto comunale per favorire la partecipazione dei minori: una prima volta, la proposta della giunta era stata fermata in consiglio comunale dalla decisione di buona parte dell’opposizione di lasciare l’aula più per ragioni di metodo che di merito.
D.C.