Malgrate: una sentenza accende lo 'scontro' tra maggioranza e minoranze

Acceso scontro l’altra sera in Consiglio comunale a Malgrate tra maggioranza e opposizioni. Queste ultime, in particolare, si sono schierate compatte contro la scelta dell’Amministrazione di ricorrere in appello a seguito di una sentenza del tribunale di Lecco sfavorevole all'ente. Una questione squisitamente legale, pertanto molto delicata. Ma andiamo con ordine: nel 2011 un cittadino cadde a terra e si infortunò tra via Pedimonte e via Gaggio; nel 2016 il Comune fu condannato a pagargli un risarcimento di quasi 25 mila euro. In quell’occasione, inoltre, il giudice aveva imposto all’Amministrazione di sistemare il tratto di via Gaggio in cui la persona si era fatta male. 
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Flavio Polano

“Nella prima sentenza si individuano i tre fattori che avrebbero causato l’infortunio: i gradini erano ammalorati, la luce era mal posizionata e non c’era il corrimano. Ad oggi è stato solo parzialmente sistemato il gradino e non è stato messo neanche il corrimano. Non vorrei che cadesse qualcun altro” ha sottolineato con forza Michele Peccati, capogruppo di Obiettivo Persona. Nel 2016, l’Amministrazione risarcì il cittadino convinta che le polizze assicurative in vigore avrebbero permesso di recuperare i soldi. Poiché però ciò non avveniva, nel 2018 fu affidato un incarico legale, atto propedeutico alla causa contro il broker e la compagnia assicurativa. Processo che, poche settimane fa, si è risolto in maniera sfavorevole al Comune, benché si tratti di una sentenza di primo grado. 
“Nel dispositivo il giudice parla di “dolo”. Tale accusa scaturisce da una serie di disattenzioni e negligenze di cui qualcuno dovrà rispondere. Se si perde in appello non sappiamo a quanto ammonteranno le spese a cui dovremo far fronte” ha aggiunto Francantonio Corti. La sentenza più recente ha già condannato il Comune di Malgrate a coprire le spese legali sostenute dalla controparte. Considerando anche il costo del nuovo incarico, l'ente ha quindi destinato a questa questione circa 16mila euro. 
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Elisa Corti

“Non stiamo votando sulla possibilità di ricorrere in appello, ma sulla variazione di bilancio adottata d’urgenza dalla giunta dieci giorni fa per impegnare queste risorse e, in parallelo, i fondi necessari a riconoscere ai dipendenti comunali gli acconti sui futuri miglioramenti contrattuali” ha replicato l'assessore Elisa Corti. “Tra l’altro, le stesse controparti nel ricorso al giudice non chiedono di essere esonerate dal pagamento bensì di versare al Comune un importo più basso. Solo nella sentenza si fa riferimento al dolo, un concetto ben diverso dalla colpa o dalla colpa grave. Il giudice, per di più, non motiva in alcun modo tale richiamo”. 
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Ivan Memè e Roberto Mulargia

Anche Ivan Memè e Roberto Mulargia, membri di Malgrate Più, hanno manifestato la netta contrarietà alla scelta dell’Amministrazione di ricorrere in appello. Un’opposizione che si è fatta ancora più forte quando il sindaco Polano e l’assessore Corti hanno rivelato che non esiste alcun parere scritto del legale in cui si motiva tale decisione. “Abbiamo incontrato l'avvocato, il quale ci ha illustrato le ragioni per cui lui propone di fare appello. In seguito, ne abbiamo parlato tra di noi e abbiamo deciso di intraprendere questa strada. Riteniamo questa sentenza di primo grado eccessivamente sbilanciata. È nostra volontà comunque rimpinguare il fondo contenzioso di modo da avere le risorse necessarie a coprire i possibili ulteriori danni qualora l’esito fosse nuovamente negativo” ha precisato l’assessore Corti. 
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In un clima di tensione forte ma composta, i quattro consiglieri di minoranza hanno formalizzato il voto contrario sulla parte della delibera inerente alla questione giudiziaria mentre si sono astenuti per quanto riguarda le risorse per i dipendenti comunali. Il consiglio è quindi proseguito con l’illustrazione dell’ultima variazione di bilancio dell’anno, già analizzata nella precedente riunione della commissione bilancio. A margine dell’intervento dell’assessore Corti, il consigliere Roberto Mulargia ha segnalato all’assise che gli impianti semaforici situati sul lungolago e in via Gaggio non svolgono correttamente il loro lavoro. “Quando rilevano un veicolo avvicinarsi a una velocità troppo alta diventano rossi. Se il mezzo continua la sua marcia senza diminuire la velocità, si illuminano comunque di verde dopo alcuni secondi. In questo modo il traffico non viene in alcun modo rallentato” ha spiegato Mulargia. Il sindaco Polano ha replicato sostenendo che provvederà ad avvisare il comandante della Polizia Locale di questa problematica. Dopo la discussione sul parcheggio di via Ugo Foscolo, il consiglio si è concluso con una comunicazione da parte del primo cittadino. “Regione oggi ci ha fatto sapere che siamo stati ammessi alla fase due del bando per i contributi a sostegno della costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile. Entro il 20 febbraio dobbiamo presentare il piano finanziario e il quadro economico degli interventi programmati. Regione analizzerà tali documenti e, in caso di parere positivo, ci assegnerà i fondi necessari a coprire le spese per quei lavori”. 
A.Bes.
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