L'altra squadra/3: in 'Oggiono Bluceleste' anche un... sindaco. E il draghetto Grisù che predica serenità
Mentre il Lecco, purtroppo, fatica ancora a decollare nel campionato di Serie B, continua "L'altra squadra", il nostro mini-viaggio tra i tifosi blucelesti che oggi per la terza tappa - quella che segna la metà del cammino - ci porta a Oggiono. Nei mesi scorsi, infatti, nella cittadina alle porte del capoluogo ha preso forma un gruppo di appassionati che, oltre ad avere una simpatica mascotte nel suo logo, ha anche un motto ben preciso. Che sembra stia già tornando molto utile...
"Serenità assoluta". Questo il mantra che si sono tanto ripetuti, in estate, i membri di "Oggiono Bluceleste": la loro avventura, iniziata ufficialmente durante la straordinaria cavalcata della Calcio Lecco nei playoff verso la Serie B, ha infatti dovuto attraversare fin da subito quello che per la società con sede in via don Pozzi è stato un periodo non esattamente sereno, tra ricorsi e carte bollate per l'ammissione a quel campionato che mancava da mezzo secolo.
Acqua passata, ora, perché in cadetteria le Aquile ci sono, con pieno merito. E al loro fianco ci sono anche gli oggionesi, con l'organizzazione del gruppo già ben rodata grazie a un bel clima di affiatamento e amicizia tra i suoi componenti, tutti vicini al Lecco da anni.
"Al momento siamo 26 persone, di varie fasce d'età e professioni - ci sono infatti giovani studenti, operai, padri di famiglia, imprenditori, dirigenti d'azienda e persino... sindaci - ma tutte accomunate da una stessa grande e profonda passione, quella per la Calcio Lecco" ci ha raccontato il primo cittadino di Dolzago Paolo Lanfranchi, storico tifoso bluceleste che è solito darsi appuntamento con gli altri membri del gruppo presso il bar del Centro sportivo del suo paese, divenuto la loro "base" per organizzare la partecipazione alle partite, in casa e in trasferta, per realizzare il merchandising ma anche semplicemente per discutere delle vicende della loro amata squadra.
"E questa estate ne abbiamo avute da dire" ha scherzato ancora il sindaco, spiegando così la necessità di predicare serenità e sdrammatizzare un po' anche nei giorni più incerti, in attesa delle sentenze dei tribunali. "Con la Serie B sono cambiate molte cose, anche alcuni aspetti legati all'essere tifosi: sono subentrate nuove abitudini, diverse modalità organizzative, a cui la stessa società ha dovuto far fronte non senza difficoltà. Ora abbiamo lo sguardo rivolto a un palcoscenico decisamente più prestigioso, che senza dubbio ci regalerà grandi emozioni. Con questa consapevolezza vogliamo gustarci ogni momento di questa stagione, ogni partita, ogni dissertazione "dotta" tra di noi, poi quello che ci riserverà il campionato è tutto da vedere. Noi ci crediamo".La parola d'ordine dalle parti di "Oggiono Bluceleste", dunque, è ancora serenità (almeno per il momento). Lo "dice" anche Grisù, il draghetto verde con tanto di cappello che rappresenta la mascotte del gruppo di cui vuole trasmettere lo spirito di divertimento e goliardia per l'avventura in Serie B. Ma non solo, perché il neonato sodalizio si propone anche di andare oltre i propri confini organizzando raccolte benefiche ed eventi nel proprio territorio di riferimento, aperti anche a un pubblico non direttamente legato al mondo calcistico lecchese. Intanto, però, il principale obiettivo resta sempre lo stesso: sostenere la squadra bluceleste, sempre e comunque.
"Ci aspettiamo principalmente la salvezza, inutile volare troppo in alto" ha concluso Paolo Lanfranchi. "Questo Lecco però ci ha spesso stupito e, si sa, noi siamo lecchesi, stretti tra lago e monti, abituati a guardare in alto e ad andare in profondità. E di sicuro ne vedremo delle belle".
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"Serenità assoluta". Questo il mantra che si sono tanto ripetuti, in estate, i membri di "Oggiono Bluceleste": la loro avventura, iniziata ufficialmente durante la straordinaria cavalcata della Calcio Lecco nei playoff verso la Serie B, ha infatti dovuto attraversare fin da subito quello che per la società con sede in via don Pozzi è stato un periodo non esattamente sereno, tra ricorsi e carte bollate per l'ammissione a quel campionato che mancava da mezzo secolo.
Acqua passata, ora, perché in cadetteria le Aquile ci sono, con pieno merito. E al loro fianco ci sono anche gli oggionesi, con l'organizzazione del gruppo già ben rodata grazie a un bel clima di affiatamento e amicizia tra i suoi componenti, tutti vicini al Lecco da anni.
"Al momento siamo 26 persone, di varie fasce d'età e professioni - ci sono infatti giovani studenti, operai, padri di famiglia, imprenditori, dirigenti d'azienda e persino... sindaci - ma tutte accomunate da una stessa grande e profonda passione, quella per la Calcio Lecco" ci ha raccontato il primo cittadino di Dolzago Paolo Lanfranchi, storico tifoso bluceleste che è solito darsi appuntamento con gli altri membri del gruppo presso il bar del Centro sportivo del suo paese, divenuto la loro "base" per organizzare la partecipazione alle partite, in casa e in trasferta, per realizzare il merchandising ma anche semplicemente per discutere delle vicende della loro amata squadra.
"E questa estate ne abbiamo avute da dire" ha scherzato ancora il sindaco, spiegando così la necessità di predicare serenità e sdrammatizzare un po' anche nei giorni più incerti, in attesa delle sentenze dei tribunali. "Con la Serie B sono cambiate molte cose, anche alcuni aspetti legati all'essere tifosi: sono subentrate nuove abitudini, diverse modalità organizzative, a cui la stessa società ha dovuto far fronte non senza difficoltà. Ora abbiamo lo sguardo rivolto a un palcoscenico decisamente più prestigioso, che senza dubbio ci regalerà grandi emozioni. Con questa consapevolezza vogliamo gustarci ogni momento di questa stagione, ogni partita, ogni dissertazione "dotta" tra di noi, poi quello che ci riserverà il campionato è tutto da vedere. Noi ci crediamo".La parola d'ordine dalle parti di "Oggiono Bluceleste", dunque, è ancora serenità (almeno per il momento). Lo "dice" anche Grisù, il draghetto verde con tanto di cappello che rappresenta la mascotte del gruppo di cui vuole trasmettere lo spirito di divertimento e goliardia per l'avventura in Serie B. Ma non solo, perché il neonato sodalizio si propone anche di andare oltre i propri confini organizzando raccolte benefiche ed eventi nel proprio territorio di riferimento, aperti anche a un pubblico non direttamente legato al mondo calcistico lecchese. Intanto, però, il principale obiettivo resta sempre lo stesso: sostenere la squadra bluceleste, sempre e comunque.
"Ci aspettiamo principalmente la salvezza, inutile volare troppo in alto" ha concluso Paolo Lanfranchi. "Questo Lecco però ci ha spesso stupito e, si sa, noi siamo lecchesi, stretti tra lago e monti, abituati a guardare in alto e ad andare in profondità. E di sicuro ne vedremo delle belle".
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B.P.