L'altra squadra/1 - Il tifo bluceleste... sui social: il caso di Nicolò, 18 anni, e il suo successo con noidellago

Inizia oggi "L'altra squadra", un mini-viaggio attraverso i tifosi che - in maniera più o meno organizzata, ma sempre con tanta passione - seguono quotidianamente la Calcio Lecco 1912 e le sue gesta, più che mai al centro delle cronache e dei pensieri di tanti dopo la promozione in Serie B conquistata lo scorso 18 giugno e poi "difesa" a spada tratta, e a colpi di carte bollate, fino al verdetto del Consiglio di Stato del 30 agosto. La prima tappa è già di per sè speciale, perché non ci ha portati in un luogo fisico bensì in uno spazio "virtuale", ma comunque decisamente vivo e soprattutto... bluceleste. Il protagonista è il giovane Nicolò, ma non solo...

Nell'era dei social network anche il tifo calcistico diventa virtuale. Non solo ovviamente, anche perché nulla potrebbe mai sostituire l'energia che si sprigiona dagli spalti di uno stadio durante un coro o la magia di bandiere e sciarpe che, dalla curva alla tribuna, uniscono un intero popolo sotto gli stessi colori, ma alzi la mano chi non si è mai imbattuto sul web in una fanpage o in un blog - "contenitore" forse un po' desueto ormai, ma comunque diffuso - dedicati a una specifica squadra. Ecco, in questo senso il mondo bluceleste rappresenta un ottimo esempio.
Sì, perché da quando in città è scoppiata la "Lecco-mania" - parliamo del periodo immediatamente successivo alla vittoria dei Playoff per la promozione in Serie B, ma anche dei mesi precedenti, quelli in cui si iniziava a intuire che sarebbe potuto succedere qualcosa di straordinario - sui principali social network sono spuntate una dietro l'altra decine di pagine, alcune molto simili tra di loro, dedicate alle Aquile. Gli obiettivi? Diffondere le notizie su giocatori e società lanciate da quotidiani e siti specializzati, celebrare le vittorie e commentare le sconfitte, ma anche semplicemente creare un po' di hype facendo... squadra intorno alla squadra, proprio come accade (o accadeva) nel più classico dei "Bar Sport" o nelle sedi dei club più affezionati.
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Nicolò Fiorino

E una storia decisamente curiosa da questo punto di vista è quella che vede protagonista un tifoso giovanissimo, classe 2005. Si chiama Nicolò (classico nome lecchese), di cognome Fiorino. Abita in città, ovviamente, frequenta la quinta del Liceo Scientifico e in estate ha creato una pagina Instagram - noidellago, con un evidente richiamo a uno dei cori con cui lo scorso anno la Curva Nord ha trascinato la squadra fino alla Serie B, ma anche con una leggera provocazione ai rivali comaschi dell'altro ramo del Lario - che in poco tempo è "esplosa" fino a raggiungere quasi 2.000 follower. Il segreto? Contenuti di qualità, dall'aspetto decisamente professionale, pubblicati con puntualità e con la costanza necessaria per non perdere di vista il proprio pubblico di riferimento e allo stesso tempo intercettare nuovi fan. Senza sottovalutare l'importanza di espandersi su altre piattaforme - da TikTok a YouTube, dove Nicolò con l'aiuto di un amico organizza persino dirette, fino al canale WhatsApp di recente introduzione - e di fare "rete" con altre realtà del territorio, virtuali e non, attive sullo stesso fronte.
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"Ci pensavo già da un po', anche perché ormai sono alcuni anni che "vivo" direttamente il mondo social, dove ho gestito anche una pagina relativa al campionato di Serie A" ci ha raccontato Nicolò, collegando il successo di noidellago proprio alla costanza dimostrata, soprattutto nei primi tempi, nel condividere contenuti con grafiche anche molto elaborate e curate nei minimi dettagli. E questo - ha precisato - non per sostituirsi alle testate giornalistiche dalle quali raccoglie notizie e aggiornamenti, ma per dare vita a una community di tifosi nemmeno troppo diversa, in fondo, da quella che potrebbe nascere in un luogo fisico come un bar o lo stadio stesso. "Voglio solo diffondere la passione per il Lecco, per quei colori che ci hanno regalato un sogno e che ora meritano il massimo sostegno da parte di tutti" ha aggiunto il 18enne, che si è assunto l'impegno - non scontato - di dare spazio anche alla squadra bluceleste femminile, con cui ha stretto una sorta di partnership per promuoverne l'attività sui social, con lo stesso taglio di noidellago.
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Il lecchese con altri amici tifosi
Un successo davvero notevole il suo, come dicevamo, che ha attirato l'attenzione anche del club stesso, delle autorità cittadine e di "sponsor" come StarCasinò Sport, celebre sito di scommesse che gli ha offerto la possibilità di assistere dalla tribuna alla prima partita del Lecco allo stadio Rigamonti-Ceppi, quella contro il Brescia dello scorso 16 settembre (poi persa 2 a 0). "Non nego di aver ricevuto qualche critica per aver accettato. Il tema è complesso, ma non credo di essere così "influente" da poter condizionare le scelte di qualcuno al proposito. In ogni caso un'occasione così potrebbe non capitarmi più, non credo diventerà un'abitudine. E poi io sono abbonato in curva, resterò lì" ha precisato Nicolò, tornando poi a parlare della sua pagina social. "Dopo il boom delle prime settimane ora mi sono assestato su determinati numeri, anche perché quando non si gioca non è semplicissimo trovare contenuti che "tirano". Si vive un po' alla giornata, come è naturale che sia, cercando di mantenere sempre alto il livello delle pubblicazioni. Non per niente sto frequentando alcuni corsi di grafica, per specializzarmi sempre di più, e sto facendo pratica con la fotografia. E chissà che poi, in futuro, tutto questo non possa diventare per me un lavoro vero...".
Eh sì, il calcio nel 2023 è anche questo. Anche ma non solo ovviamente, come dicevamo in apertura. Ecco perché nelle prossime settimane vi porteremo alla scoperta del mondo del tifo bluceleste, quello riunito in gruppi spontanei o veri e propri club con tanto di statuto, quello che vive ogni giorno di una stessa grande passione per la squadra che, dal giugno scorso più che mai, sta facendo battere all'unisono i cuori di tanti. L'altra squadra, insomma, senza la quale scendere in campo ogni sabato - ma anche di domenica, di martedì o di giovedì - avrebbe tutto un altro sapore, molto meno dolce.
Benedetta Panzeri
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