Somasca: conclusa la mostra artistica, il 'grazie' degli organizzatori

Ha partecipato anche il Premiato Corpo Musicale "Giuseppe Verdi" di Calolziocorte alla chiusura, nella giornata di domenica, della mostra allestita a Somasca in occasione della festa di San Girolamo Emiliani, nel chiostro della Casa Madre. Dal 2 febbraio scorso i visitatori hanno potuto apprezzare le opere di dieci artisti, che con varie tecniche hanno dato un tocco di classe a questa manifestazione che da diciotto anni rappresenta un appuntamento fisso nella cornice della festività del Santo.
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Nel corso della manifestazione di chiusura il Superiore della Casa ha ringraziato tutte le persone che hanno contribuito alla buona riuscita di queste iniziative culturali, in particolare gli artisti che hanno reso molto interessante la mostra.
Il salone quest’anno è stato assegnato alla pittrice Maria Teresa Bonacina, residente da qualche tempo proprio a Somasca e curatrice di questa sezione con Emma Mariapia Carosi, Stefania Berna e Anna Pasinato. In uno spazio prima di entrare nel secondo ambiente ha invece esposto fotografie e poesie Daniele Tentori. All'interno della sala, poi, istantanee di scene teatrali di Michele Masullo, lavorazioni del legno a cura di Antonio Masullo, le sorprendenti ceramiche di Resi Fursant e poi l'arte del “quilling” di Alice Nobile, che consiste nell’utilizzo di sottilissime strisce di carta con le quali si compongono figure molto elaborate.
Maria Teresa Bonacina, a nome anche delle artiste che con lei hanno condiviso questa esperienza, ha ringraziato il gruppo organizzatore, mentre Daniele Tentori ha recitato una sua poesia. Infine è stata consegnata una targa ricordo a tutti gli espositori. 
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"Ringraziamo gli artisti per aver accettato il nostro invito" commentano i promotori dell'iniziativa. "Con loro siamo stati viaggiatori per un lungo tempo, abbiamo sperimentato il privilegio di contribuire all'esposizione delle loro opere, parlare con loro, apprezzare la loro bravura e lasciarsi prendere dai soggetti dei loro dipinti. È stata una mostra molto "soft", positiva, dove la natura dominava la scena, e visi di donne serie, aspre eccedevano nella loro espressività, quasi a sentirsi sole a dover ricordare l’altra faccia della medaglia". 
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"Un artista che ci ha lasciato un segno importante è stato il maestro Paolo Polli" prosegue Bruno Losa a nome del gruppo organizzatore. "Sapevamo dello spessore culturale e della statura artistica riconosciutagli in tante parti del mondo, quindi siamo entrati in punta di piedi nella sua personalità artistica: lui, da parte sua, ci ha messo a nostro agio riconoscendoci capacità e molta buona volontà. Le sue tematiche sconvolgevano un po' le nostre abitudini, ma lo ringraziamo per averci concesso tempo e opere da conoscere con una mostra davvero originale. Le recensioni che abbiamo esposto vicine alle sue sculture erano le guide per comprendere dove Polli ci vuole portare: la prima cosa necessaria è la curiosità, chiedersi che cos'è e cosa vuol dire; serve poi la volontà di scoprire quale storia ogni opera contiene, il desiderio di vivere una nuova conoscenza, sapere qualcosa di più di questo puntino dell'Universo che noi calpestiamo e partecipare il più possibile. Davvero tante le recensioni, a cura di molti personaggi della cultura e dell'arte: Annamaria Isacco, Irma Zerboni, Giada Casatenovo, una conoscenza comune qual è il prof. Silvano Valentini, che per vari anni è stato membro della giuria quando a Somasca organizzavamo il concorso e concludeva con una bella panoramica sulla mostra, nonché il Direttore di Italia Arte e Museo MITT di Torino Guido Folco, e ancora il Prof. Giorgio Gregorio Grasso e il presidente di Cultura e Solidarietà Francesco Vivacqua. Paolo Polli, con la sua vita piena e densa di lavoro come lui stesso sottolinea, è un vero rappresentante dell'uomo brianzolo, tenace e geniale, ma anche un grande artista, che comunque non ha esitato a presentarsi con le sue opere in un ambiente familiare. Lo ringraziamo di nuovo".
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