Parco Monte Barro, Locatelli sull'esclusione: 'va inserita in contesto più ampio di accordi che superano persone e esperienze'
Lo abbiamo cercato noi. E rispondendo al telefono Piergiorgio Locatelli si è detto subito disposto a chiudere la vicenda con poche, asettiche, battute: "la mia candidatura non ha avuto i numeri e non è passata. Ne prendo semplicemente atto, senza particolari reazioni. Non voglio far polemica, perché non mi compete e non fa parte del mio modus operandi. Ciò che è già stato scritto basta, è realtà riportata". Appunto, ciò che è già stato detto, con la sua elezione a membro del Consiglio di Gestione del Parco Monte Barro "sfumata" - anche - per decisione del Comune di Lecco di ripartire i propri voti tra la "sua" candidata, la dem Anna Mazzoleni e l'esponente di Fratelli d'Italia Gianluca Bezzi, proposto da Malgrate.
Il nome di Piergiorgio Locatelli era stato avanzato da Valmadrera (Comune dove risiede), e forse ciò è bastato per decretarne l'esclusione, per scelta politica, in un intrecciarsi di vicende e di "lotte", dalle provinciali alla scelta del Presidente della Comunità Montana, passando per le amministrative del capoluogo ormai sullo sfondo di qualsiasi mossa, con il Sindaco Gattinoni che - abilmente, qualcuno glielo riconosce - si sta preparando al +5, messo in agenda già nel 2020, intervenendo chirurgicamente nell'alimentare la guerra, tutt'altro che intestina, che sta dilaniando il centrodestra e dunque lo scontro, ormai estremizzato, tra Piazza e Zamperini. Senza guardare in faccia nessuno. Nemmeno chi, nel suo piccolo, alla conquista della fascia ha contribuito, candidandosi nella stessa lista - Fattore Lecco - che, in Giunta, esprime tre assessori, uno dei quali, Alessandra Durante, di Italia Viva, proprio come Locatelli. "Ciò che è successo va inserito in un contesto molto più ampio di accordi che vengono presi e che superano le persone. E le esperienze" aggiunge dunque colui il quale tiene a sottolineare come l'essere il Presidente del Comitato Gemellaggi del Comune di Lecco, sia solo un di più, tra le tante esperienze maturate nel tempo, tra il Parco Adda Nord, il GAL 4 Parchi, il Comitato di Gestione dell'ASL e Palazzo Bovara stesso. "Ho l'esperienza per non essere messo in discussione" può dunque affermare con decisione, ricordando di essere stato scartato anche per Linee Lecco (altro campo dove Gattinoni è entrato a gamba tesa nelle “questioni” della sua opposizione “favorendo” Zamperini), pur essendo ingegnere dei trasporti. Ma del resto, allargando il discorso, riconosce, capita spesso "che venga nominato qualcuno che di competenze non ne ha in un organismo amministrativo".
"Con gli accordi si uccide il vero senso della politica. E si manda un brutto messaggio che il cittadino, tutt'altro che stupido, recepisce e restituisce poi non andando a votare", la sua chiusura, pescando dalla saggezza popolare, mentre gli addetti ai lavori, più o meno velatamente, per rimestare le carte, mandano a dire di non soffermarsi solo sulla spartizione delle quote di Lecco, ma anche sull'operato della Presidente della Provincia Alessandra Hofmann che, presentatasi personalmente alla sede del Parco, anziché mandare Alessandro Negri, titolare della delega ai Parchi – nero, si dice, lamentando già lo scarso coinvolgimento – ha spacchettato i suoi 12 voti, assegnandone sì 4 al candidato “di centrodestra” Bezzi, ma anche 4 allo stesso Locatelli e altri 4 a Daniele Pascale. Per provare a fregare Fratelli d'Italia, forte però della stampella Gattinoni? Difficile pensarlo. Ma... mah. Un'altra volta.
Il nome di Piergiorgio Locatelli era stato avanzato da Valmadrera (Comune dove risiede), e forse ciò è bastato per decretarne l'esclusione, per scelta politica, in un intrecciarsi di vicende e di "lotte", dalle provinciali alla scelta del Presidente della Comunità Montana, passando per le amministrative del capoluogo ormai sullo sfondo di qualsiasi mossa, con il Sindaco Gattinoni che - abilmente, qualcuno glielo riconosce - si sta preparando al +5, messo in agenda già nel 2020, intervenendo chirurgicamente nell'alimentare la guerra, tutt'altro che intestina, che sta dilaniando il centrodestra e dunque lo scontro, ormai estremizzato, tra Piazza e Zamperini. Senza guardare in faccia nessuno. Nemmeno chi, nel suo piccolo, alla conquista della fascia ha contribuito, candidandosi nella stessa lista - Fattore Lecco - che, in Giunta, esprime tre assessori, uno dei quali, Alessandra Durante, di Italia Viva, proprio come Locatelli. "Ciò che è successo va inserito in un contesto molto più ampio di accordi che vengono presi e che superano le persone. E le esperienze" aggiunge dunque colui il quale tiene a sottolineare come l'essere il Presidente del Comitato Gemellaggi del Comune di Lecco, sia solo un di più, tra le tante esperienze maturate nel tempo, tra il Parco Adda Nord, il GAL 4 Parchi, il Comitato di Gestione dell'ASL e Palazzo Bovara stesso. "Ho l'esperienza per non essere messo in discussione" può dunque affermare con decisione, ricordando di essere stato scartato anche per Linee Lecco (altro campo dove Gattinoni è entrato a gamba tesa nelle “questioni” della sua opposizione “favorendo” Zamperini), pur essendo ingegnere dei trasporti. Ma del resto, allargando il discorso, riconosce, capita spesso "che venga nominato qualcuno che di competenze non ne ha in un organismo amministrativo".
"Con gli accordi si uccide il vero senso della politica. E si manda un brutto messaggio che il cittadino, tutt'altro che stupido, recepisce e restituisce poi non andando a votare", la sua chiusura, pescando dalla saggezza popolare, mentre gli addetti ai lavori, più o meno velatamente, per rimestare le carte, mandano a dire di non soffermarsi solo sulla spartizione delle quote di Lecco, ma anche sull'operato della Presidente della Provincia Alessandra Hofmann che, presentatasi personalmente alla sede del Parco, anziché mandare Alessandro Negri, titolare della delega ai Parchi – nero, si dice, lamentando già lo scarso coinvolgimento – ha spacchettato i suoi 12 voti, assegnandone sì 4 al candidato “di centrodestra” Bezzi, ma anche 4 allo stesso Locatelli e altri 4 a Daniele Pascale. Per provare a fregare Fratelli d'Italia, forte però della stampella Gattinoni? Difficile pensarlo. Ma... mah. Un'altra volta.
A.M.