Olginate: anche 300 studenti delle Medie 'in marcia' per la pace
Dopo la "vivace" marcia con cui, mercoledì mattina, gli alunni della Primaria hanno sottolineato l'importanza dei loro diritti in quanto bambini - a partire da quello alla non violenza -, in questo ventoso venerdì 22 novembre a Olginate è toccato agli studenti più grandi della Secondaria di primo grado - che accoglie anche tanti ragazzi di Garlate e Valgreghentino - scendere "in strada" per chiedere a gran voce la pace, diventando così parte attiva di una mobilitazione che sta attraversando l'Italia e l'Europa al grido di "cessate il fuoco" e "abbasso le armi", per tutto il mondo.
Coordinato dai docenti Ivana Migliorini e Marco Rigamonti con il fattivo sostegno di tutti i colleghi, il corteo odierno non si è snodato per l'intero paese come quello di pochi giorni fa, che ha preso le mosse dalla Primaria di via Campagnola.
In questo caso i ragazzi sono stati divisi in sette gruppi, che hanno scelto ciascuno un punto di partenza diverso - la Caserma dei Carabinieri, il presidio ASL, il ponte Vittorio Emanuele, la Diga, Villa Sirtori, il teatro Jolly e il Municipio - per poi radunarsi tutti insieme nel cortile della Biblioteca Civica e dirigersi con un breve giro verso l'area esterna della stessa scuola di via Redaelli (quest'ultima chiusa al traffico per il tempo del passaggio del "serpentone").
Cartelloni e bandiere arcobaleno alla mano, i giovanissimi studenti olginatesi - circa trecento in totale - si sono quindi riuniti per alcuni momenti dal forte significato simbolico: innanzitutto, a turno, hanno indicato su un enorme atlante posizionato a terra i luoghi del mondo - ancora tanti, troppi - dove sono in corso guerre e conflitti, con la speranza che possano cessare presto; a seguire, al microfono, hanno condiviso riflessioni e pensieri di pace - tratti da canzoni e libri ma anche dalla Costituzione italiana - sui quali hanno lavorato in classe di recente, e infine si sono compattati al centro del piazzale per "disegnare" insieme un grande simbolo di pace, come già fatto nei giorni scorsi dai loro compagni più piccoli. A tutti loro, poi, è stato rivolto un saluto da parte delle autorità presenti e del nuovo Dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Gianfranco Restivo, con un ringraziamento agli insegnanti che si sono occupati dell'organizzazione.
"Se vogliamo la pace, è fondamentale innanzitutto che ciascuno faccia la propria parte" ha esordito il sindaco di Garlate Giuseppe Conti, citando nel suo intervento una favola aborigena. "Abbiamo una guerra a tre ore di volo da qui, magari non possiamo fermarla ma non dobbiamo dimenticare che la pace si crea tutti insieme, con il nostro comportamento di ogni giorno".
Un concetto, quest'ultimo, ribadito anche dal primo cittadino di Olginate Marco Passoni, che ha parlato dell'importanza nella quotidianità di ciascuno di "parole e gesti di rispetto, di accoglienza, a partire dal basso", ricordando inoltre ai ragazzi che spesso può bastare "una semplice battuta, una presa in giro, per allontanare e allontanarsi".
"Questa iniziativa di pace sta percorrendo l'Italia e il mondo, voi siete parte di qualcosa di molto più grande" ha poi commentato Salvatore, intervenuto in rappresentanza delle realtà promotrici della terza Marcia mondiale per la pace e la non violenza. "Abbiamo un sogno, quello di un mondo libero da guerre, armi e violenza. Per realizzarlo serve il contributo concreto di chi governa, ma non basta. Il futuro siete voi, molto dipende da voi. Noi non ci fermeremo finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo".
Soddisfatto dell'esito della proposta e degli importanti messaggi lanciati dagli studenti anche il Preside Gianfranco Restivo, che ha salutato ragazzi e insegnanti con un appello chiaro: "Dobbiamo agire tutti insieme, la pace si costruisce da qui, dai piccoli grandi gesti quotidiani".
Per gli studenti la mattinata si è poi conclusa in classe, con un'ultima ora di lavoro e riflessione sul tema del giorno.
Coordinato dai docenti Ivana Migliorini e Marco Rigamonti con il fattivo sostegno di tutti i colleghi, il corteo odierno non si è snodato per l'intero paese come quello di pochi giorni fa, che ha preso le mosse dalla Primaria di via Campagnola.
In questo caso i ragazzi sono stati divisi in sette gruppi, che hanno scelto ciascuno un punto di partenza diverso - la Caserma dei Carabinieri, il presidio ASL, il ponte Vittorio Emanuele, la Diga, Villa Sirtori, il teatro Jolly e il Municipio - per poi radunarsi tutti insieme nel cortile della Biblioteca Civica e dirigersi con un breve giro verso l'area esterna della stessa scuola di via Redaelli (quest'ultima chiusa al traffico per il tempo del passaggio del "serpentone").
Cartelloni e bandiere arcobaleno alla mano, i giovanissimi studenti olginatesi - circa trecento in totale - si sono quindi riuniti per alcuni momenti dal forte significato simbolico: innanzitutto, a turno, hanno indicato su un enorme atlante posizionato a terra i luoghi del mondo - ancora tanti, troppi - dove sono in corso guerre e conflitti, con la speranza che possano cessare presto; a seguire, al microfono, hanno condiviso riflessioni e pensieri di pace - tratti da canzoni e libri ma anche dalla Costituzione italiana - sui quali hanno lavorato in classe di recente, e infine si sono compattati al centro del piazzale per "disegnare" insieme un grande simbolo di pace, come già fatto nei giorni scorsi dai loro compagni più piccoli. A tutti loro, poi, è stato rivolto un saluto da parte delle autorità presenti e del nuovo Dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Gianfranco Restivo, con un ringraziamento agli insegnanti che si sono occupati dell'organizzazione.
Un concetto, quest'ultimo, ribadito anche dal primo cittadino di Olginate Marco Passoni, che ha parlato dell'importanza nella quotidianità di ciascuno di "parole e gesti di rispetto, di accoglienza, a partire dal basso", ricordando inoltre ai ragazzi che spesso può bastare "una semplice battuta, una presa in giro, per allontanare e allontanarsi".
"Questa iniziativa di pace sta percorrendo l'Italia e il mondo, voi siete parte di qualcosa di molto più grande" ha poi commentato Salvatore, intervenuto in rappresentanza delle realtà promotrici della terza Marcia mondiale per la pace e la non violenza. "Abbiamo un sogno, quello di un mondo libero da guerre, armi e violenza. Per realizzarlo serve il contributo concreto di chi governa, ma non basta. Il futuro siete voi, molto dipende da voi. Noi non ci fermeremo finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo".
Soddisfatto dell'esito della proposta e degli importanti messaggi lanciati dagli studenti anche il Preside Gianfranco Restivo, che ha salutato ragazzi e insegnanti con un appello chiaro: "Dobbiamo agire tutti insieme, la pace si costruisce da qui, dai piccoli grandi gesti quotidiani".
Per gli studenti la mattinata si è poi conclusa in classe, con un'ultima ora di lavoro e riflessione sul tema del giorno.
B.P.