Lecco: la UIL si riappropria della piazza, lavoro e mobilità al centro
"Non abbiamo bisogno di pretesti per scendere in piazza". Lo ha detto chiaro il coordinatore della UIL Lario Dario Esposito prendendo la parola, questa mattina, nell'agorà all'ombra del Municipio, nel cuore di Lecco, dinnanzi a una schiera di aderenti al sindacato che, bandiera alla mano, hanno presenziato all'iniziativa.
Il delegato ha così risposto a distanza a chi ha messo in correlazione la manifestazione odierna alle prossime elezioni provinciali come a chi si è chiesto il perché organizzare un presidio in una giornata qualunque, nemmeno di sciopero.
"Io trovo invece strano che qualcuno si stupisca della presenza in piazza di un sindacato" ha ribattuto Esposito, sottolineando lo scopo della picchetto: far vivere le piazze non per fatti di cronaca, ma per partecipazione, idee, proposte, riportando al centro dell’attenzione il lavoratore, troppo spesso considerato come un mero ingranaggio funzionale alla produzione.
Due, in particolare, i temi su cui la UIL è tornata ad accendere un faro, ribando rivendicazioni proprio del sindacato. Da una parte la qualità del lavoro, a cominciare dall’esigenza di rinnovare i contratti in modo puntuale per proseguire con la sicurezza, finendo con la necessità di stabilità al posto di rapporti "a termine".
Dall'altra la mobilità, questione che interessa tanto il lavoro - anche dalla parte datoriale - quanto le famiglie così come i pensionati. Sul punto si è focalizzato l'intervento del sindaco di Lecco. Mauro Gattinoni ha accolto infatti l'invito della UIL a portare il suo saluto, raccontando, dinnanzi alla sede civica, l'impegno profuso dalla sua amministrazione per adempiere al compito di "fare precipitare a livello locale, in azioni concrete, le misure macro che voi andante a trattare e che altri deliberano per noi", partendo da una premessa generale, legata proprio alla scelta del sindacato di riappropriarsi di uno spazio pubblico più e più volte teatro di episodi di violenza ("legati al fenomeno dello spaccio", ha sottolineato Gattinoni): "la piazza - ha detto il primo cittadino di fronte ai lavoratori UIL - è piazza viva se si incontrano le persone", rimarcando altresì la "valenza del dialogo". "Il territorio non può essere indifferente rispetto alle problematiche citate".
Quanto alla mobilità, partendo dall'ultima frana di domenica sera sulla Lecco-Ballabio (riaperta solo questa mattina) riuscita a mettere in croce per due giorni Lecco, il sindaco ha sottolineato come siano necessari investimenti infrastrutturali, ma anche modifiche nelle abitudini di tutti, specie in un contesto come quello di una città incastonata tra Lago e monti dove non è concesso agire sull'hardware. Citate anche le misure strutturali, come il rinnovo delle linee del trasporto pubblico annunciato proprio ieri sera in commissione (QUI l'articolo) per rispondere alle esigenze di una società che cambia come pure l'entrata in servizio (domani) dei primi bus elettrici, con l'ammodernamento del parco mezzi che così continua con attenzione dunque anche alle ricadute ambientali.
"Lavoriamo insieme, partendo dall'ascolto dei bisogni, per dare maggiori strumenti per una migliore conciliazione vita-lavoro e per sensibilizzare su quei comportamenti virtuosi che rendono più sostenibile il quotidiano della nostra comunità" l'invito rivolto ai presenti.
Il presidio ha fornito infine l'occasione anche per proseguire con la raccolta firme per la campagna referendaria contro l’autonomia differenziata.
Il delegato ha così risposto a distanza a chi ha messo in correlazione la manifestazione odierna alle prossime elezioni provinciali come a chi si è chiesto il perché organizzare un presidio in una giornata qualunque, nemmeno di sciopero.
"Io trovo invece strano che qualcuno si stupisca della presenza in piazza di un sindacato" ha ribattuto Esposito, sottolineando lo scopo della picchetto: far vivere le piazze non per fatti di cronaca, ma per partecipazione, idee, proposte, riportando al centro dell’attenzione il lavoratore, troppo spesso considerato come un mero ingranaggio funzionale alla produzione.
Due, in particolare, i temi su cui la UIL è tornata ad accendere un faro, ribando rivendicazioni proprio del sindacato. Da una parte la qualità del lavoro, a cominciare dall’esigenza di rinnovare i contratti in modo puntuale per proseguire con la sicurezza, finendo con la necessità di stabilità al posto di rapporti "a termine".
Dall'altra la mobilità, questione che interessa tanto il lavoro - anche dalla parte datoriale - quanto le famiglie così come i pensionati. Sul punto si è focalizzato l'intervento del sindaco di Lecco. Mauro Gattinoni ha accolto infatti l'invito della UIL a portare il suo saluto, raccontando, dinnanzi alla sede civica, l'impegno profuso dalla sua amministrazione per adempiere al compito di "fare precipitare a livello locale, in azioni concrete, le misure macro che voi andante a trattare e che altri deliberano per noi", partendo da una premessa generale, legata proprio alla scelta del sindacato di riappropriarsi di uno spazio pubblico più e più volte teatro di episodi di violenza ("legati al fenomeno dello spaccio", ha sottolineato Gattinoni): "la piazza - ha detto il primo cittadino di fronte ai lavoratori UIL - è piazza viva se si incontrano le persone", rimarcando altresì la "valenza del dialogo". "Il territorio non può essere indifferente rispetto alle problematiche citate".
Quanto alla mobilità, partendo dall'ultima frana di domenica sera sulla Lecco-Ballabio (riaperta solo questa mattina) riuscita a mettere in croce per due giorni Lecco, il sindaco ha sottolineato come siano necessari investimenti infrastrutturali, ma anche modifiche nelle abitudini di tutti, specie in un contesto come quello di una città incastonata tra Lago e monti dove non è concesso agire sull'hardware. Citate anche le misure strutturali, come il rinnovo delle linee del trasporto pubblico annunciato proprio ieri sera in commissione (QUI l'articolo) per rispondere alle esigenze di una società che cambia come pure l'entrata in servizio (domani) dei primi bus elettrici, con l'ammodernamento del parco mezzi che così continua con attenzione dunque anche alle ricadute ambientali.
"Lavoriamo insieme, partendo dall'ascolto dei bisogni, per dare maggiori strumenti per una migliore conciliazione vita-lavoro e per sensibilizzare su quei comportamenti virtuosi che rendono più sostenibile il quotidiano della nostra comunità" l'invito rivolto ai presenti.
Il presidio ha fornito infine l'occasione anche per proseguire con la raccolta firme per la campagna referendaria contro l’autonomia differenziata.