Accettiamo l'invito di mamma Amanda, con la speranza e l'intezione di fare meglio
Buongiorno redazione di Lecco Online,
vi scriviamo in quanto volontariз di Lecco Pride, e ci piacerebbe rispondere all’articolo “Lecco Pride, giù dal palco: 'includiamo anche la disabilità', l'invito della mamma di un ragazzino con autismo”.
Come prima cosa, ringraziamo Amanda per lo spunto di riflessione. Ci siamo già messз in contatto con lei per avviare una collaborazione per il prossimo Pride, in quanto siamo sinceramente interessatз al tema.
Infatti, siamo consapevoli della necessità di parlare di disabilità, anche perché persone disabili e persone LGBTQ+ hanno storicamente moltissimo in comune. Avendo i due gruppi corpi e menti non conformi alla norma, sono stati storicamente oppressi entrambi, affrontando continui tentativi di eliminazione dalla società. Per non parlare delle persone che sono al tempo stesso queer e disabili, troppo spesso invisibilizzate.
Per questo avevamo infatti cercato dellз ospiti che parlassero di disabilità durante la manifestazione; purtroppo, le parti cui ci siamo rivoltз non hanno dato la loro disponibilità.
Abbiamo dunque optato per parlare di temi di attualità come il genocidio in Palestina, il tentativo del Governo e della Regione Lombardia di sospendere i bloccanti della pubertà per lз adolescenti trans (senza modificarne l’utilizzo per lз adolescenti cis), e le famiglie omogenitoriali, che sono state attaccate frontalmente da questo Governo. Durante il corteo abbiamo dato spazio a temi quali il cambiamento climatico, l’alienazione dellз giovani studenti, e le migrazioni.
Sapendo che non fosse sufficiente a compensare la mancanza di un intervento dedicato, abbiamo comunque posto attenzione alla disabilità adottando alcune misure durante la manifestazione e comunicandole chiaramente tramite canali social e sito web. Oltre allз già citatз interpreti LIS, altri esempi sono stati la mappatura della pavimentazione del percorso, la possibilità di salire sui carri in caso di affaticamento, la creazione di una Zona Bianca a rumore ridotto in testa al corteo e di un’Area Decompressione all’arrivo. Inoltre, abbiamo dato la possibilità di seguire l’evento in diretta streaming, che è rimasta come registrazione sul nostro canale YouTube. Ciononostante la manifestazione non è risultata essere al 100% accessibile, e abbiamo preso nota di cosa migliorare la prossima volta. Ci teniamo a dire che non abbiamo preso queste misure in un’ottica di pietismo, bensì con la convinzione che le persone disabili e neurodivergenti abbiano diritto a una vita dignitosa e partecipata come quelle abili e neurotipiche.
Con la speranza e l’intenzione di fare meglio l’anno prossimo, accettiamo quindi con piacere l’invito di Amanda e F. e lз invitiamo a nostra volta a partecipare agli incontri di Lecco Pride che si tengono tutto l’anno.
vi scriviamo in quanto volontariз di Lecco Pride, e ci piacerebbe rispondere all’articolo “Lecco Pride, giù dal palco: 'includiamo anche la disabilità', l'invito della mamma di un ragazzino con autismo”.
Come prima cosa, ringraziamo Amanda per lo spunto di riflessione. Ci siamo già messз in contatto con lei per avviare una collaborazione per il prossimo Pride, in quanto siamo sinceramente interessatз al tema.
Infatti, siamo consapevoli della necessità di parlare di disabilità, anche perché persone disabili e persone LGBTQ+ hanno storicamente moltissimo in comune. Avendo i due gruppi corpi e menti non conformi alla norma, sono stati storicamente oppressi entrambi, affrontando continui tentativi di eliminazione dalla società. Per non parlare delle persone che sono al tempo stesso queer e disabili, troppo spesso invisibilizzate.
Per questo avevamo infatti cercato dellз ospiti che parlassero di disabilità durante la manifestazione; purtroppo, le parti cui ci siamo rivoltз non hanno dato la loro disponibilità.
Abbiamo dunque optato per parlare di temi di attualità come il genocidio in Palestina, il tentativo del Governo e della Regione Lombardia di sospendere i bloccanti della pubertà per lз adolescenti trans (senza modificarne l’utilizzo per lз adolescenti cis), e le famiglie omogenitoriali, che sono state attaccate frontalmente da questo Governo. Durante il corteo abbiamo dato spazio a temi quali il cambiamento climatico, l’alienazione dellз giovani studenti, e le migrazioni.
Sapendo che non fosse sufficiente a compensare la mancanza di un intervento dedicato, abbiamo comunque posto attenzione alla disabilità adottando alcune misure durante la manifestazione e comunicandole chiaramente tramite canali social e sito web. Oltre allз già citatз interpreti LIS, altri esempi sono stati la mappatura della pavimentazione del percorso, la possibilità di salire sui carri in caso di affaticamento, la creazione di una Zona Bianca a rumore ridotto in testa al corteo e di un’Area Decompressione all’arrivo. Inoltre, abbiamo dato la possibilità di seguire l’evento in diretta streaming, che è rimasta come registrazione sul nostro canale YouTube. Ciononostante la manifestazione non è risultata essere al 100% accessibile, e abbiamo preso nota di cosa migliorare la prossima volta. Ci teniamo a dire che non abbiamo preso queste misure in un’ottica di pietismo, bensì con la convinzione che le persone disabili e neurodivergenti abbiano diritto a una vita dignitosa e partecipata come quelle abili e neurotipiche.
Con la speranza e l’intenzione di fare meglio l’anno prossimo, accettiamo quindi con piacere l’invito di Amanda e F. e lз invitiamo a nostra volta a partecipare agli incontri di Lecco Pride che si tengono tutto l’anno.
Lз volontariз di Lecco Pride