ASST Lecco: buon andamento per la donazione di organi

Siamo ormai al giro di boa di questo 2024.  L'inaugurazione della Stanza della Vita a giugno prossimo a finire e dunque a metà anno ha offerto la possibilità al dottor Fracesco Raponi, Coordinatore Locale Prelievo Organi e Tessuti per l'ASST di Lecco di offrire ai partecipanti al taglio del nastro una panoramica dell'attività, con dati non solo aggiornati al 31.12.2023 (in raffronto sul passato) ma anche con una proiezione riferita al 2024, ottenuta banalmente duplicando i risultati raggiunti fino a quest'oggi. 
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Francesco Raponi

Punto di partenza, nella presentazione del professionista, la discrepanza tra organi disponibili e quelli necessari, a livello nazionale, e dunque l'esistenza di liste d'attesa a lento scorrimento, con pazienti in “coda” anche per anni, incorrendo – trattandosi per l'appunto di soggetti con fragilità tali da necessitare di un trapianto – in un concreto rischio di mortalità. 
Continuare a sensibilizzare sull'importanza della donazione, dunque, l'assunto di base, anche in un territorio votato come il nostro, dove la percentuale di opposizioni è ben più bassa tanto della media nazionale (30%) tanto di quella regionale (27%), attestandosi attorno al 18%. 
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Nel 2023, a Lecco sono state effettuati 122 prelievi di cornee a cui sommare i 28 di Merate, per toccare così, complessivamente, il numero più alto dell'ultimo decennio. Per il 2024 ci si attendono dati sovrapponibili in termini assoluti, ma con un balzo percentuale rispetto alla popolazione di riferimento. Sono stati esclusi infatti dalla donazione gli over 85. 
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Ben più rari, invece i così detti prelievi multitessuto, in cui oltre alle cornee viene prelevato altro. Stringenti i paletti da rispettare. Da registrare però, nell'anno in corso, la prima donazione (in dieci anni, ma forse di sempre) al Mandic.
18, invece, i pazienti dell'ASST segnalati nel 2023 per prelievi multiorgano a cuore battente a cui sommare 9 pazienti a cuore fermo, espianti questi iniziati assai più recentemente con numeri andati in crescendo dal 2021.  
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Effettivamente effettuati poi, sempre lo scorso anno, 13 prelievi a cuore battente – ovvero a morte celebrale dichiarata, con le macchine che tengono però attivi gli organi -  e 2 a cuore fermo (attuabile solo in determinate condizioni), possibilità introdotta per aumentare la platea di possibili donatori. Stesso scopo perseguito, nella gestione del fine vita di pazienti con specifiche caratteristiche, anche con cure intensive orientate proprio a rendere poi possibile l'espianto. Concetti complicati da comprendere, anche a mente fredda. Assai difficili da spiegare e dunque da far digerire a parenti già in lacrime per la perdita di un proprio caro, con i colloqui con gli stessi che necessitano dunque di chiarezza, pazienza, comprensione e di un luogo che sappia accogliere e “abbracciare” come detto presentando la Stanza, voluta per rendere più ovattato il contatto tra Vita e morte.
A.M.
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