Lecco: pubblicata l'ordinanza per abbattere la palazzina abusiva alla Piccola
È stata pubblicata ieri l’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi del cosiddetto “edificio gestore parcheggio” della ex Piccola, ovvero il front office dichiarato abusivo, dove avrebbero dovuto trovare sede gli uffici di Linee Lecco, costruito nel piazzale del posteggio in via Amendola senza però legittimazione urbanistico-edilizia.
Il documento, firmato dal dirigente Alessandro Crippa, “ingiunge” a Mauro Frigerio e Salvatore Capello - rispettivamente presidente e direttore di Linee Lecco - e Michele Spreafico, tecnico incaricato della realizzazione del progetto, di provvedere alla eliminazione della palazzina e alla rimessa in ripristino dello stato delle aree oggetto entro il termine di 90 giorni, quindi entro la fine di settembre.
Nell’ordinanza si legge che se i responsabili dell’abuso non dovessero provvedere alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nei tempi stabiliti, “il bene sarà acquisito di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune”, che l’accertamento dell’inottemperanza “costituisce titolo per l’immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari” e che “a seguito di acquisizione avvenuta, il Comune provvederà, a spese del responsabile dell’abuso, alla demolizione delle opere abusive, salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico”.
L’ordinanza è stata notificata ala Frigerio, Capello e Spreafico oltre che al Comando della Polizia Locale per gli adempimenti di sua competenza.
Il documento, firmato dal dirigente Alessandro Crippa, “ingiunge” a Mauro Frigerio e Salvatore Capello - rispettivamente presidente e direttore di Linee Lecco - e Michele Spreafico, tecnico incaricato della realizzazione del progetto, di provvedere alla eliminazione della palazzina e alla rimessa in ripristino dello stato delle aree oggetto entro il termine di 90 giorni, quindi entro la fine di settembre.
Nell’ordinanza si legge che se i responsabili dell’abuso non dovessero provvedere alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nei tempi stabiliti, “il bene sarà acquisito di diritto gratuitamente al patrimonio del Comune”, che l’accertamento dell’inottemperanza “costituisce titolo per l’immissione nel possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari” e che “a seguito di acquisizione avvenuta, il Comune provvederà, a spese del responsabile dell’abuso, alla demolizione delle opere abusive, salvo che con deliberazione consiliare non si dichiari l’esistenza di prevalenti interessi pubblici e sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o di rispetto dell’assetto idrogeologico”.
L’ordinanza è stata notificata ala Frigerio, Capello e Spreafico oltre che al Comando della Polizia Locale per gli adempimenti di sua competenza.