Olginate: preoccupazione tra i baristi, il sindaco pronto a riceverli

L'intenzione di muoversi insieme e "alzare la voce" per esprimere il malcontento c'è. Poi, come sempre in questi casi, passare dalle parole ai fatti non è mai immediato.
Questa volta sembrano davvero pronti a fare squadra e unire le forze i titolari delle attività e degli esercizi pubblici - in particolare i bar - del centro di Olginate, stanchi di quella che definiscono una situazione di caos e insicurezza che ha probabilmente toccato l'apice nella giornata di domenica, con l'episodio che di fatto ha spinto il neo gestore del River Cafè sul Lungolago Martiri della Libertà ad abbassare le serrande e a "scappare" dal paese dopo meno di due mesi di servizio (pare per non farvi più ritorno, almeno in qualità di lavoratore).
Disordini, zuffe, liti cariche di tensione e giri di spaccio sembrano ormai all'ordine del giorno nelle zone più centrali, tra via Sant'Agnese e strade limitrofe, con gli esercenti che ora si dicono appunto intenzionati a presentarsi insieme in Comune - con l'eventuale coinvolgimento di ulteriori colleghi con attività in periferia - per chiedere almeno più controlli da parte delle forze dell'ordine (ben consapevole della situazione, da parte sua il sindaco Marco Passoni si è già detto pronto a muoversi personalmente con il Prefetto di Lecco).
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"Sinceramente non sono tranquilla nel sapere che i miei figli lavorano qui, soprattutto di sera, perché i movimenti che vediamo non fanno di certo piacere" ci ha detto la signora Isabella, mamma di Andrea Scalzi dell'Art Cafè a pochi passi dal ponte Vittorio Emanuele che collega Olginate con Calolzio. "Sappiamo che il sindaco è attento a ciò che succede e forse non può fare molto, ma qualche controllo in più è davvero necessario. E non alle 11.00 del mattino, quando le persone che girano sono ben altre…".
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Dello stesso avviso Umberto Bassi dello storico bar situato esattamente di fronte, convinto che la situazione sia palesemente peggiorata negli ultimi tempi.
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"Anche noi abbiamo capito subito l'aria che tirava, quindi abbiamo cercato di selezionare la clientela. E abbiamo deciso di chiudere presto, non più tardi delle 20.00, con qualche eccezione solo al sabato" ci ha raccontato invece Antonietta, che non molto tempo fa ha rilevato con il marito il bar Perla (ex Impero).
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"In questo modo, tutto sommato, siamo sempre riusciti a evitare problemi, ma chiaramente si lavora meno e non dovrebbe essere la normalità. Poi non di rado capita di alzare la saracinesca al mattino alle 6.30 e incontrare in giro qualche soggetto già (o ancora, dalla sera prima) in stato di alterazione… Sicuramente queste situazioni si verificano un po' ovunque e bisogna saperle gestire, ma è un peccato che succedano anche nei paesi piccoli, tendenzialmente più tranquilli".
Confermando l'intenzione di chiedere un incontro al Prefetto, intanto il sindaco Marco Passoni ha ribadito la propria disponibilità a ricevere gli esercenti per un confronto sul tema, con l'auspicio che la stagione estiva ormai alle porte non finisca per inasprire questo tipo di episodi.
Vigile su quanto sta accadendo anche il capogruppo di minoranza Riccardo De Capitani, a sua volta residente in centro paese e concorde - sulla base di quanto osserva ogni giorno - sulla necessità di incrementare i controlli almeno nelle ore serali. "E poi usiamo le telecamere, che possono essere un valido aiuto", l'invito del consigliere, con la promessa di monitorare la situazione e di continuare a segnalare personalmente eventuali criticità.
B.P.
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