Olginate: 'tensione' in piazza Garibaldi, il sindaco pronto a rivolgersi al Prefetto

"Il bar rimarrà chiuso temporaneamente per curare le ferite emotive". Mentre si va rafforzando la sensazione che quel "temporaneamente" possa presto tramutarsi in qualcosa come "in via definitiva", i residenti nelle zone limitrofe a piazza Garibaldi non riescono proprio a biasimare il giovane neo titolare del River Cafè - ex Bar dei Cigni - di Olginate, dove ieri sono comparsi due cartelli, nel frattempo già rimossi, che spiegano le ragioni che lo hanno spinto ad abbassare le serrande del suo locale.
olginatebar.jpg (151 KB)
Il locale
"Lavoriamo onestamente ma purtroppo alcune persone cattive causano il caos. Le forze dell'ordine non possono aiutarci. Chi potrà aiutare le persone come noi?", si leggeva su uno dei due fogli, mentre sull'altro si rincarava la dose: "Un'epoca in cui è difficile sopravvivere per le brave persone. Ma le persone cattive restano impunite!". Il riferimento immediato è a quanto accaduto nella giornata di domenica, quando alcuni giovanotti in evidente stato di alterazione - stando a quanto riferito da alcuni olginatesi residenti nei paraggi, di ritorno a casa dopo pranzo - avrebbero iniziato ad azzuffarsi a colpi di bottiglie costringendo l'esercente a barricarsi letteralmente all'interno del bar, abbassando le serrande che poi i "litiganti" avrebbero preso a pugni, creando ulteriore caos e mettendo ovviamente in fuga i clienti.
piazzagaribaldi.jpg (135 KB)
Un episodio, questo, tutt'altro che isolato nel contesto del locale, di per sé potenzialmente molto attrattivo in quanto affacciato sulla suggestiva cornice del lungolago olginatese, a due passi da quella piazza Garibaldi riqualificata dal Comune solo pochi anni fa, ma che purtroppo sembra non riuscire ad avere pace. 
"Qui alle volte di notte non si dorme. Siamo circondati da spacciatori e acquirenti che bussano alle finestre e suonano delle volte campanelli a caso. L'altra sera alle 23 è successo a me. "Apri questa cazzo di porta" mi sono sentita dire da qualcuno che evidentemente cercava qualcun altro" racconta una donna. 
"È vero, la zona è tutt'altro che tranquilla" aggiunge anche uno storico residente della zona, ormai tristemente abituato alle dinamiche del posto, trovatosi ad assistere personalmente al parapiglia di un paio di giorni fa. "Durante il giorno solitamente non succede granché, ma poi verso sera comincia il movimento con persone - tendenzialmente ragazzotti, spesso in evidente stato di alterazione - che vanno e vengono, spesso e volentieri creando scompiglio, suonando ai campanelli e azzuffandosi tra loro, il tutto strepitando a voce alta. A volte rimangono in giro tutta la notte, fino all'alba. Poi capitano episodi più gravi come quello di domenica, che di certo non fanno una bella pubblicità al paese. Sinceramente non posso biasimare il titolare del bar. Sembrava "carico", pronto a mettercela tutta e a rimboccarsi le maniche per rilanciare e valorizzare il bar, ma ammetto che posso capire perché abbia desistito. Non è possibile lavorare in queste condizioni".
passoni.jpg (56 KB)
Marco Passoni
Informato dell'accaduto - e della situazione generale - anche il sindaco di Olginate Marco Passoni. "La nostra Polizia Locale è operativa solo una sera durante la settimana, ma a prescindere non possiamo pretendere che intervenga su un determinato tipo di situazioni" ha commentato il primo cittadino, che ha poi annunciato l'intenzione di muoversi personalmente per provare a porre un freno a ciò che sta accadendo: "Sono pronto a chiedere al Prefetto di Lecco la convocazione di un Tavolo, per ottenere quantomeno più controlli da parte delle forze dell'ordine".
B.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.