Lecco: rissa alla Piccola durante lo sgombero, si apre il processo

Nel settembre 2020 l’area della Piccola, a Lecco, fu sgomberata dalla presenza degli stranieri che da tempo in quegli spazi avevano trovato una casa di fortuna. L’intervento delle forze dell’ordine fu massiccio e nel giro di qualche ora uno dei luoghi simbolo della città, venne ripulito e reso disponibile in vista dei lavori decisi dal Comune e attesi da tempo. Un’operazione che all’epoca dei fatti fu ‘’salutata’’ con soddisfazione da molti esponenti della politica locale, ottenendo consensi bipartisan, a dimostrazione di un problema che ormai si trascinava da tempo.
Stamani a circa un anno e mezzo da quell’episodio, in Tribunale a Lecco si è aperto il procedimento penale a carico di sedici imputati di origine straniera (marocchini e senegalesi perlopiù) chiamati a rispondere del reato di rissa per fatti avvenuti nel marzo 2020, in pieno lockdown.
All’arrivo degli agenti della Questura – secondo l’impianto accusatorio ancora tutto da provare – sarebbe infatti partita una violenta zuffa fra gli occupanti dell’area, placata solo dal massiccio intervento delle forze dell’ordine, giunte a supporto dei colleghi. Identificati, alcuni di loro (detenuti in carcere per altra causa) sono comparsi questa mattina al cospetto del giudice in ruolo monocratico Bianca Maria Bianchi che ha provveduto innanzitutto a stralciare la posizione degli irreperibili, per effetto della legge Cartabia, disponendone la ricerca sino al 2027. Se per la maggior parte degli imputati il processo con rito ordinario entrerà nel vivo il prossimo 14 maggio (già citati a questo proposito alcuni esponenti della Polizia di Stato in qualità di testimoni), l’appuntamento per altri è anticipato al 20 marzo. Compariranno infatti in questa data, al cospetto del giudice Paolo Salvatore, coloro che tramite i rispettivi difensori hanno deciso di avvalersi del rito abbreviato.

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G.C.
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