Lecco: rissa alla Piccola in pieno lockdown, in 16 a processo

Immagine di repertorio
Ancora con incombenze da prima udienza si aprirà il prossimo 18 novembre il procedimento che vede ben sedici imputati, tutti extracomunitari, accusati dalla Procura di Lecco del reato di rissa.
Oggi il giudice Giulia Barazzetta ha celebrato un'udienza di mero rinvio, affidando il fascicolo alla nuova presidente della sezione penale dott.ssa Bianca Maria Bianchi, che dal Tribunale di Bergamo si trasferirà ufficialmente nel Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi ad ottobre.
La presunta rissa avrebbe avuto luogo a marzo 2020, in pieno lockdown, nell'area della Piccola Velocità davanti agli occhi di un testimone che poi avrebbe allertato le autorità.
Alla zuffa pare che abbiano preso parte alcuni senza fissa dimora che allora "abitavano" nell'area mercatale, rintracciati dalle forze dell'ordine attraverso dei controlli effettuati solo qualche ora prima alla stazione ferroviaria, dove i sedici soggetti sarebbero stati identificati.
Saranno quindi chiamati a rispondere del reato di cui all'articolo 588 del nostro codice penale i nigeriani Anwnle Progress e Ajus Kevin (classe 1985 e '87), difesi dagli avvocati Raffaele Rigamonti del foro di Lecco e Aresi Tiziana del foro di Milano; l'avvocato Elda Leonardi del foro di Lecco difende invece Nadiaye e Bassel Mamadou (senegalesi di 57 e 56 anni), Abale Nadou Eugene (ivoriano classe '89), Hamza Bahri (tunisino di 26 anni), Zouhir Rafik (tunisino classe 1983), Imad Gattoua, Labiad Hamza, Hosam Bilali, Fahd Amidouchi, Marouane Gaida (tutti marocchini tra i 23 e i 36 anni). A processo poi Bahri Mourad (27enne tunisino) difeso dall'avvocato Luigi Taruselli; Soufiane Rizki, difeso dall'avvocato Nicola Caravella del foro di Foggia; Redan Elbouazzoui (senegalese del '97) assistito dall'avvocato Marcello Perillo ed infine Mourad Echcharfi, 25enne marocchino, che, come ha rappresentato quest'oggi il suo difensore Simona Crippa, il prossimo 18 novembre per presenziare all'udienza dovrà essere tradotto dal carcere di Sanremo, dove ad oggi si trova detenuto per altra causa.
F.F.
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