Calolzio: altre critiche alla celebrazione unica per Memoria e Ricordo

Continua a far discutere la scelta del Comune di Calolzio di onorare in contemporanea la Giornata della Memoria, istituita per rendere omaggio alle vittime della Shoah, e il Giorno del Ricordo che commemora invece i morti delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata. 
Dopo la presa di posizione di Cambia Calolzio - con le critiche di Diego Colosimo mosse già dall'esposizione uno affianco all'altro dei due striscioni dedicati alle due occasioni - oggi a condannare la scelta della Giunta è la segreteria ANPI della Val San Martino per bocca di Corrado Conti, attraverso una missiva indirizzata anche ai dirigenti scolastici della Caterina Cittadini e del Comprensivo, coinvolti nella manifestazione "unitaria" prevista per il 2 febbraio, in una data dunque a cavallo del 27 gennaio e del 10 febbraio. Proposto, nelle specifico, dalle due scuole, "un percorso di riflessione con letture, poesie e canti", con il sostegno dell'amministrazione comunale, muovendosi dal Parco Martiri delle Foibe (dove il ritrovo è fissato alle 9.30) al Parco Giovanni e Giuseppe Rosa (dove l'arrivo è previsto alle 10.40).
Di seguito la lettera:
Ai Dirigenti scolastici degli Istituti
“Caterina Cittadini” e “Comprensivo di Calolziocorte”
All’Amministrazione Comunale di Calolziocorte
Ai docenti di storia e filosofia degli Istituti in indirizzo

Gentilissimi,
premettiamo doverosamente che ogni iniziativa educativa finalizzata ad un ricordo e ad una informazione sulla realtà aderente e veritiera dei fatti, in particolare di quelli inerenti l’ignominia di violenze avvenute nel novecento e purtroppo stanno ancora avvenendo in questi giorni nel territorio del Medio Oriente oltre che in altri Paesi della terra, trova il nostro pieno appoggio.
Detto cio’ , Vi segnaliamo la nostra netta dissociazione dall’iniziativa organizzata nella
giornata di venerdì 2 febbraio, in quanto ricogliamo un tentativo teso ad equiparare due fatti non equiparabili sia sul piano storico che etico.
Condannando con chiarezza le esecuzioni sommarie nelle Foibe, appuntiamo con chiarezza ancora più forte che ciò non permette tentativi di equiparare la memoria pubblica con lo sterminio nei lager nazifascisti per la profonda e diseguale potente drammaticità dei fatti, in quanto:
• il dramma delle Foibe e degli esuli italiani del confine orientale è avvenuto nella storia e nei fatti a seguito dell’aggressione italiana alla Jugoslavia del 6 aprile 1941, della repressione bestiale alla resistenza locale a tale invasione da parte dei comandi militari italiani, delle stragi dei civili, in particolare sloveni, delle colpe dei criminali di guerra italiani, del lager triestino della Risiera di San Sabba, dei crimini dei fascisti della X MAS sul confine orientale, dei campi di concentramento fascisti in Italia, a Gonars e Visco, dove erano internati croati e sloveni
• lo sterminio di oltre 6milioni di ebrei trucidati dai nazisti solo per essere ebrei, anche se non avevano fatto nulla, oltre all’uccisione degli zingari, degli omosessuali, dei comunisti e socialisti, degli psichici va oltre il genocidio
riteniamo che abbinare nel ricordo questi due eventi sia una pratica faziosa e pericolosa e che per questo non può trovare la nostra condivisione.
A tal riguardo cogliamo anche l’occasione per sottolineare come la circolare dei Prefetti, su richiesta del Consiglio dei Ministri, che chiedono di contabilizzare le iniziative come quella messa in campo a Calolziocorte, sia una forma di controllo inaccettabile da parte del Governo e del Ministero dell’Interno sulla attività delle scuole contro ogni autonomia.
Auspicando che l’iniziativa proposta per il 2 febbraio sia una giornata di rispetto e non di oltraggio, di analisi storica e non di propaganda, di fraternità e non di odio, di pace e non di guerra, si porgono saluti.
La segreteria ANPI Valle San Martino
Corrado Conti
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