Striscioni vicini per Memoria e Ricordo: un'aberrazione non solo storica quella messa in atto dall'amministrazione comunale
Che l’Amministrazione Comunale abbia esposto “affiancati” nelle adiacenze del Comune due diversi striscioni inerenti due drammatiche ricorrenze: uno sulla “Giornata della Memoria” che ricorre il 27 gennaio riguardante lo sterminio degli ebrei, e l’altro per il “Giorno del Ricordo” che cade il 10 febbraio, é a dir poco una terribile ed aberrante forzatura.
Storicamente è ripudiante il mettere insieme due cose drammaticamente e sostanzialmente ben diverse. Una che nasce dal razzismo di uno Stato nazista che ha portato avanti un genocidio con il tentativo di liquidare un popolo con lo sterminio di oltre 6 milioni di persone, che non avevano colpe se non quella di essere ebrei e l’altra che diversamente pure condannabile trae drammaticamente il suo substrato da conflitti storici precisi limitati agli italiani del confine orientale (Istria, Fiume e Dalmazia) a seguito dei venti anni di pesanti repressioni, violenze e uccisioni da parte dei fascisti.
Per rispetto dei fatti storici ci è parso quanto meno inopportuno avere esposto lo striscione del Giorno del Ricordo congiuntamente a quello del Giorno della Memoria, anche perché poteva essere affisso alcuni giorni dopo il 27 gennaio e non affiancato a quello del genocidio nazifascista.
Indurre ad un tentativo di equiparazione a dir poco osceno, mettendo sullo stesso piano due malvagità umane ben diverse sia sul piano storico che su quello fattuale, è vergognoso e inaccettabile.
Di fronte al sovvertimento e revisionismo storico che la destra sta portando avanti anche a Calolzio, noi non solo non ci stiamo, ma ci indigniamo.
Storicamente è ripudiante il mettere insieme due cose drammaticamente e sostanzialmente ben diverse. Una che nasce dal razzismo di uno Stato nazista che ha portato avanti un genocidio con il tentativo di liquidare un popolo con lo sterminio di oltre 6 milioni di persone, che non avevano colpe se non quella di essere ebrei e l’altra che diversamente pure condannabile trae drammaticamente il suo substrato da conflitti storici precisi limitati agli italiani del confine orientale (Istria, Fiume e Dalmazia) a seguito dei venti anni di pesanti repressioni, violenze e uccisioni da parte dei fascisti.
Per rispetto dei fatti storici ci è parso quanto meno inopportuno avere esposto lo striscione del Giorno del Ricordo congiuntamente a quello del Giorno della Memoria, anche perché poteva essere affisso alcuni giorni dopo il 27 gennaio e non affiancato a quello del genocidio nazifascista.
Indurre ad un tentativo di equiparazione a dir poco osceno, mettendo sullo stesso piano due malvagità umane ben diverse sia sul piano storico che su quello fattuale, è vergognoso e inaccettabile.
Di fronte al sovvertimento e revisionismo storico che la destra sta portando avanti anche a Calolzio, noi non solo non ci stiamo, ma ci indigniamo.
Per il Gruppo Civico Cambia Calolzio, Diego Colosimo