Giulio Boscagli nelle parole di moglie e figlio: 'Esempio potente e testimonianza di fede'

Gratitudine. Questo il termine riecheggiato più volte nelle parole di Anna Maria prima e di Giacomo poi, rispettivamente moglie e figlio di Giulio Boscagli che si sono presentati sull'altare della Basilica di San Nicolò al termine delle esequie dell'ex sindaco di Lecco (QUI L'ARTICOLO) per un ricordo personale di quello che per loro è stato sì marito e padre, ma anche e soprattutto figura di riferimento su più fronti, esempio per tutti con la sua vita e con le sue opere.
IMG_7511.jpg (97 KB)
Anna Maria Formigoni

"Dentro CL abbiamo vissuto cinquant'anni di matrimonio e non possiamo che esserne grati. Si è realizzata la promessa, con i nostri figli e i figli dei nostri figli" ha esordito Anna Maria Formigoni proponendo poi un breve testo scritto dal marito stesso lo scorso Natale. "Ci hai detto che il Signore ci ha interpellato in maniera imprevista, con la malattia, le cure, le attese, la pazienza indispensabile, la dipendenza sempre più stretta dalla famiglia. Ma secondo te questa era la strada che il Signore aveva scelto, e la Sua presenza ha fatto sì che in tantissimi si mobilitassero per pregare insieme a noi. Tutto ci è donato per la nostra conversione: non smettiamo di chiedere i miracoli, ma chiediamo che ci tenga un posto in Paradiso. Il Bambino che nasce è la certezza che Dio ha preso carne come la nostra. Questo è il destino che ci attende, ma è già oggi. Preghiamo per il nostro movimento e per la Chiesa, dove il Signore è carnalmente presente". "Ringrazio tutti voi - ha concluso - per la presenza in questi giorni. Mi ha testimoniato ancora una volta il dono che mi è stato fatto".
IMG_7515.jpg (98 KB)
Giacomo Boscagli

"Finora è stato tracciato il profilo pubblico di mio padre, la cui testimonianza più potente mi è però arrivata nell'ultimo anno" ha poi affermato il figlio Giacomo. "Il 5 gennaio 2023, quando mi ha chiamato il tuo chirurgo, ho pensato che la vita ti stesse ancora tradendo, come aveva fatto almeno un paio di volte nella tua carriera politica. Poi però, osservandoti con un'attenzione nuova, mi sono accorto che non avevo capito nulla, nella fatica delle cure accettate con compostezza, che alternavi ai tuoi studi, al tuo scrivere, alle visite degli amici, ai pranzi e alle cene con i tuoi figli e nipoti, ricordandoci che ogni istante è meritevole di essere vissuto e facendomi sentire piccole le mie fatiche quotidiane".
IMG_7501.jpg (108 KB)
"Guardavi ognuno di noi - ha proseguito - con un amore sconfinato, che riusciva a cogliere la nostra vera essenza, e hai vissuto ogni momento affidandoti veramente a Dio, mai perdendo la fiducia. Ci mancherai, ma questa mancanza sarà illuminata dal tuo potente esempio e dalla tua testimonianza di fede, che personalmente mi ha consentito di guardare a Dio come non mi capitava da anni. Ora ti ricorderò nei miei fratelli e nelle mie sorelle: il tuo senso dell'umorismo nel Carlo, il tuo sorriso nel Francesco, la tua fede nel Giovanni, il tuo spirito riflessivo nella Vera e la tua certezza della positività della vita nella Sara". 
Infine, ancora la gratitudine: "Grazie, papà, di tutti questi anni, e in particolare di questo ultimo miracoloso anno. Continua a guardarci e proteggerci dal cielo, con un occhio particolare alla mamma".
B.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.