Calolzio: i ragazzi di 'Si può fare' primi alla mostra di presepi. Oltre mille i visitatori
“Abbiamo vinto!”. Un misto di incredulità ed entusiasmo è comparso sui volti dei ragazzi della comunità “Si può fare” nel momento della proclamazione. “Abbiamo vinto!” hanno ripetuto più volte guardandosi l’un l’altro mentre don Valentino Ferrari e don Antonio Vitali consegnavano loro il primo premio della 19esima edizione della mostra presepi di Sala di Calolziocorte.
Allestita nella vecchia chiesa della frazione, l’esposizione è frutto dell’infaticabile impegno dei volontari del gruppo “Dimensione Cultura”, una realtà molto attiva all’interno della Parrocchia di Sala. L’iniziativa ha goduto anche del patrocinio dell’associazione culturale Don Renato Mazzoleni di Cisano Bergamasco, la quale ha messo in mostra alcune sue opere fuori concorso.
“Crediamo sia importante portare avanti questa tradizione soprattutto per le nuove generazioni. Siamo molto soddisfatti dell’affluenza: abbiamo raccolto più di un migliaio di voti” ha ricordato Giuliano Butti, referente del gruppo. È stata infatti la giuria popolare a premiare con 83 preferenze il lavoro dei ragazzi ospiti presso la struttura di Caprino Bergamasco. “Non ce l’aspettavamo davvero. I due presepi che abbiamo portato sono realizzati dai giovani che frequentano il laboratorio artistico. Sono undici in tutto e l’obiettivo è proprio quello di farli lavorare in squadra. L'opera che ha vinto è ambientata tra la neve e il ghiaccio. L’idea dei ragazzi è stata quella di mostrare che Gesù non nasce solo a Betlemme, anzi, ma in tutti i posti in cui si crede in lui” ha commentato Marina Nicoletti, una delle volontarie attive presso la comunità.
Del resto, quei venti diorami collocati in una cornice così suggestiva componevano un mosaico di passioni. Quello del secondo e terzo classificato, per esempio, era un amore per l’arte del fare. “Mi piace creare qualsiasi cosa. Quel presepe l’ho realizzato partendo da zero. Rappresenta il momento in cui Maria e Giuseppe sono respinti dalla locanda. È la quattordicesima volta che partecipo a questo concorso” ha ricordato Giovanni Bonacina, originario proprio della piccola frazione calolziese e secondo classificato con 65 punti.
“Prima di iniziare con i presepi facevo modellismo. Poi una ventina di anni fa ho iniziato a coltivare questa passione insieme ad alcuni amici. Ho un piccolo laboratorio a casa mia dove lavoro alle mie creazioni sostanzialmente tutto l’anno. Mi diverto molto. È la seconda volta che vengo qui a Sala. Quest’anno ho portato il primo presepe che ho realizzato circa tre lustri fa” ha aggiunto Giulio Ferrario, residente a Olgiate Molgora e terzo classificato con 57 voti.
Ognuno dei presepisti che hanno partecipato all’esposizione ha consegnato un’opera in cui ha lasciato una piccola parte di sé e della sua anima, conquistando il pubblico nonché i tanti visitatori che negli scorsi giorni sono entrati nella chiesa. Tra le tante opere d’arte spiccavano quelle realizzate dai piccoli alunni di quarta e di prima della scuola elementare "Caterina Cittadini". Il secondo, in particolare, era stato realizzato solo con materiale di scarto.
“Questi presepi sono un esempio della cultura del bello, frutto di un lavoro minuzioso e attento che ci spinge ad aprire il cuore a qualcosa di stupendo. Speriamo che queste rappresentazioni possano essere un segno di pace anche per chi oggi nel mondo la pace non ce l’ha” ha sottolineato don Antonio Vitali, parroco di Sala. Accanto alla bellezza dei diorami, l’altra protagonista della serata è stata la musica grazie al talento di due gruppi: il coro ANA dell’Adda e il "S.M. Assunta" di Celana, entrambi diretti dal maestro Damiano Bonanomi.
“Questi presepi ci dicono che per trovare la luce di Dio bisogna guardare in alto. Ognuno di essi porta con sé qualche dettaglio, qualche elemento specifico del proprio autore, ma al centro rimane sempre la luce di Dio” ha aggiunto Andrea Radaelli, presidente del coro ANA dell’Adda nonché presentatore della serata.
Dopo essersi esibiti separatamente, i due gruppi hanno eseguito insieme alcuni brani, accolti dagli applausi del pubblico. La serata è poi terminata con un rinfresco conviviale.
Di seguito, l’elenco dei presepisti partecipanti in ordine di premiazione:
Comunità si Può Fare – Caprino Bergamasco
Giovanni Bonacina – Sala di Calolziocorte
Giulio Ferrario – Olgiate Molgora
Gianfranco Mutti – Calolziocorte
Giuseppe Boccardo – Valmadrera
Roberta Melesi e Anna Codega – Premana
Scuola primaria C.Cittadini classe prima – Calolziocorte
Giovanni Tavola – Olgiate Moltora
Amici del Presepe di Cornate d’Adda
Gabriele Losa – Sala di Calolziocorte
Davide dell’Oro – Valmadrera
Luigi Canziani – Lecco
Scuola primaria C.Cittadini classe quarta – Calolziocorte
Roberto Losa – Sala di Calolziocorte
Jonni Spillere - Calolziocorte
Allestita nella vecchia chiesa della frazione, l’esposizione è frutto dell’infaticabile impegno dei volontari del gruppo “Dimensione Cultura”, una realtà molto attiva all’interno della Parrocchia di Sala. L’iniziativa ha goduto anche del patrocinio dell’associazione culturale Don Renato Mazzoleni di Cisano Bergamasco, la quale ha messo in mostra alcune sue opere fuori concorso.
“Crediamo sia importante portare avanti questa tradizione soprattutto per le nuove generazioni. Siamo molto soddisfatti dell’affluenza: abbiamo raccolto più di un migliaio di voti” ha ricordato Giuliano Butti, referente del gruppo. È stata infatti la giuria popolare a premiare con 83 preferenze il lavoro dei ragazzi ospiti presso la struttura di Caprino Bergamasco. “Non ce l’aspettavamo davvero. I due presepi che abbiamo portato sono realizzati dai giovani che frequentano il laboratorio artistico. Sono undici in tutto e l’obiettivo è proprio quello di farli lavorare in squadra. L'opera che ha vinto è ambientata tra la neve e il ghiaccio. L’idea dei ragazzi è stata quella di mostrare che Gesù non nasce solo a Betlemme, anzi, ma in tutti i posti in cui si crede in lui” ha commentato Marina Nicoletti, una delle volontarie attive presso la comunità.
Del resto, quei venti diorami collocati in una cornice così suggestiva componevano un mosaico di passioni. Quello del secondo e terzo classificato, per esempio, era un amore per l’arte del fare. “Mi piace creare qualsiasi cosa. Quel presepe l’ho realizzato partendo da zero. Rappresenta il momento in cui Maria e Giuseppe sono respinti dalla locanda. È la quattordicesima volta che partecipo a questo concorso” ha ricordato Giovanni Bonacina, originario proprio della piccola frazione calolziese e secondo classificato con 65 punti.
“Prima di iniziare con i presepi facevo modellismo. Poi una ventina di anni fa ho iniziato a coltivare questa passione insieme ad alcuni amici. Ho un piccolo laboratorio a casa mia dove lavoro alle mie creazioni sostanzialmente tutto l’anno. Mi diverto molto. È la seconda volta che vengo qui a Sala. Quest’anno ho portato il primo presepe che ho realizzato circa tre lustri fa” ha aggiunto Giulio Ferrario, residente a Olgiate Molgora e terzo classificato con 57 voti.
Ognuno dei presepisti che hanno partecipato all’esposizione ha consegnato un’opera in cui ha lasciato una piccola parte di sé e della sua anima, conquistando il pubblico nonché i tanti visitatori che negli scorsi giorni sono entrati nella chiesa. Tra le tante opere d’arte spiccavano quelle realizzate dai piccoli alunni di quarta e di prima della scuola elementare "Caterina Cittadini". Il secondo, in particolare, era stato realizzato solo con materiale di scarto.
“Questi presepi sono un esempio della cultura del bello, frutto di un lavoro minuzioso e attento che ci spinge ad aprire il cuore a qualcosa di stupendo. Speriamo che queste rappresentazioni possano essere un segno di pace anche per chi oggi nel mondo la pace non ce l’ha” ha sottolineato don Antonio Vitali, parroco di Sala. Accanto alla bellezza dei diorami, l’altra protagonista della serata è stata la musica grazie al talento di due gruppi: il coro ANA dell’Adda e il "S.M. Assunta" di Celana, entrambi diretti dal maestro Damiano Bonanomi.
“Questi presepi ci dicono che per trovare la luce di Dio bisogna guardare in alto. Ognuno di essi porta con sé qualche dettaglio, qualche elemento specifico del proprio autore, ma al centro rimane sempre la luce di Dio” ha aggiunto Andrea Radaelli, presidente del coro ANA dell’Adda nonché presentatore della serata.
Dopo essersi esibiti separatamente, i due gruppi hanno eseguito insieme alcuni brani, accolti dagli applausi del pubblico. La serata è poi terminata con un rinfresco conviviale.
Comunità si Può Fare – Caprino Bergamasco
Giovanni Bonacina – Sala di Calolziocorte
Giulio Ferrario – Olgiate Molgora
Gianfranco Mutti – Calolziocorte
Giuseppe Boccardo – Valmadrera
Roberta Melesi e Anna Codega – Premana
Scuola primaria C.Cittadini classe prima – Calolziocorte
Giovanni Tavola – Olgiate Moltora
Amici del Presepe di Cornate d’Adda
Gabriele Losa – Sala di Calolziocorte
Davide dell’Oro – Valmadrera
Luigi Canziani – Lecco
Scuola primaria C.Cittadini classe quarta – Calolziocorte
Roberto Losa – Sala di Calolziocorte
Jonni Spillere - Calolziocorte
A.Bes.