Mandello: lunedì i funerali di Pandiani, il 'grazie' della famiglia ai soccorritori

"Un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno aiutato nelle ricerche". Nelle ore del dolore, tanto improvviso quanto dunque lancinante, i famigliari di Giovanni Pandiani, il 63enne trovato privo di vita nella tarda serata di ieri sopra l'abitato di Somana, non mancano di esprimere riconoscenza, direttamente sull'annuncio funebre, alle tante persone che, per ore, hanno battuto l'area boschiva che si estende oltre il cimitero della frazione, nella speranza di poter salvare l'uomo non rientrato a casa all'imbrunire. 
Per "Gianni", come il pensionato era conosciuto in paese, non c'era però già nulla da fare, travolto da un albero mentre era intento a fare legna nell'appezzamento di cui si prendeva, quasi quotidianamente, cura. 
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Gianni Pandiani

In campo, attivati dalla Prefettura, vigili del fuoco - dal comando di Lecco, come dai distaccamenti volontari e dalle altre provincie tramite il coordinamento regionale - nonché i tecnici del CNSAS e del Soccorso della Guardia di Finanza, oltre ai Carabinieri cui è spettato poi il compito di notiziare del rinvenimento del corpo l'autorità giudiziaria che, nel giro di qualche ora, ha dato l'autorizzazione alla celebrazione delle esequie, fissate per lunedì 8 gennaio, dopo la celebrazione dell'Epifania, alle 14.30 presso la Parrocchiale di San Lorenzo, con il rito funebre preceduto, alle 14, dal rosario. La salma proseguirà poi per la cremazione, come disposto dalla moglie Erica, sorretta dal figlio Alessandro. Pandiani lascia anche mamma Giacomina ed i fratelli Antonella e Giulio con le rispettive famiglie. 
La notizia della sua tragica scomparsa ha presto fatto il giro di Mandello, con tanti concittadini già in apprensione nella serata di ieri quando, poco dopo le 19.30 sono sfilati verso Somana diversi mezzi di soccorso. Gianni in paese era piuttosto conosciuto: già dipendente della Gilardoni Vittorio, in gioventù è stato anche un atleta di spicco. Insieme ai compagni della Canottieri Moto Guzzi, nel 1993, aveva preso parte - vincendo due medaglie d'oro nel “quattro con” e nell’otto - ai Mondiali Master di Vienna 1993. 
Per volontà dei famigliari, eventuali offerte in suo ricordo dovranno essere destinate al Soccorso Alpino.
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