Monte M.: solo due ospiti alla Rsa, pronta alla chiusura. Lo stabile 'piace' alla Prefettura
La storia è davvero giunta ai titoli di coda. L'ormai imminente fine del 2023 sarà infatti sinonimo di chiusura definitiva per la RSA di Monte Marenzo, di fatto già "svuotata" a seguito della scelta presa tutt'altro che a cuor leggero lo scorso agosto, quando le Suore Somasche Figlie di San Girolamo Emiliani non hanno potuto fare altro che arrendersi di fronte a un quadro economico che non lasciava aperto nessun margine di intervento.
Solo due, sulle ventidue totali che si contavano in estate, le anziane ospiti rimaste tuttora nella struttura di via Mazzini, che la Congregazione di religiose ha sempre gestito con il supporto dell'Associazione laicale Mater Boni Consilii. Entrambe, dopo aver trascorso il Natale in RSA insieme a una terza "nonna" che è stata poi trasferita altrove mercoledì 27 dicembre, sono in attesa di una nuova sistemazione per poter dire a loro volta addio a quella che per diverso tempo è stata a tutti gli effetti la loro casa.
"Continueremo a garantire loro assistenza per tutto il tempo necessario, con personale diurno e notturno, nel massimo rispetto delle prescrizioni di ATS Brianza" ha ribadito ancora una volta Madre Lidia, la Superiora, confermando che invece tutte le altre ospiti hanno ormai trovato una nuova collocazione sul territorio, cosa per cui si era messo in moto fin da subito anche il direttore della RSA Madonna della Fiducia di Calolzio Ivano Venturini. "Sì, purtroppo è davvero finita: è strano e desolante vedere la struttura così vuota, ma come già detto non ci sono state alternative alla chiusura".
Ad ogni modo, potrebbe anche essere più breve del previsto l'arco di tempo in cui l'immobile rimarrà disabitato: alle Suore Somasche, che hanno la loro "base" in Liguria e hanno espresso fin dall'inizio il desiderio di donarlo anzichè venderlo, sono infatti già pervenute alcune richieste di utilizzo, sia da parte di associazioni del territorio che da parte della Prefettura di Lecco, che potrebbe sfruttarlo per l'accoglienza di eventuali migranti e/o di altre persone bisognose di un alloggio, anche momentaneo.
"Nulla di certo per ora, ci sarà modo e tempo per ragionarci sopra" ha ribadito Madre Lidia. Sicuro, invece, è il destino della RSA di Monte Marenzo, davvero in chiusura dopo oltre mezzo secolo di servizio.
Solo due, sulle ventidue totali che si contavano in estate, le anziane ospiti rimaste tuttora nella struttura di via Mazzini, che la Congregazione di religiose ha sempre gestito con il supporto dell'Associazione laicale Mater Boni Consilii. Entrambe, dopo aver trascorso il Natale in RSA insieme a una terza "nonna" che è stata poi trasferita altrove mercoledì 27 dicembre, sono in attesa di una nuova sistemazione per poter dire a loro volta addio a quella che per diverso tempo è stata a tutti gli effetti la loro casa.
"Continueremo a garantire loro assistenza per tutto il tempo necessario, con personale diurno e notturno, nel massimo rispetto delle prescrizioni di ATS Brianza" ha ribadito ancora una volta Madre Lidia, la Superiora, confermando che invece tutte le altre ospiti hanno ormai trovato una nuova collocazione sul territorio, cosa per cui si era messo in moto fin da subito anche il direttore della RSA Madonna della Fiducia di Calolzio Ivano Venturini. "Sì, purtroppo è davvero finita: è strano e desolante vedere la struttura così vuota, ma come già detto non ci sono state alternative alla chiusura".
Ad ogni modo, potrebbe anche essere più breve del previsto l'arco di tempo in cui l'immobile rimarrà disabitato: alle Suore Somasche, che hanno la loro "base" in Liguria e hanno espresso fin dall'inizio il desiderio di donarlo anzichè venderlo, sono infatti già pervenute alcune richieste di utilizzo, sia da parte di associazioni del territorio che da parte della Prefettura di Lecco, che potrebbe sfruttarlo per l'accoglienza di eventuali migranti e/o di altre persone bisognose di un alloggio, anche momentaneo.
"Nulla di certo per ora, ci sarà modo e tempo per ragionarci sopra" ha ribadito Madre Lidia. Sicuro, invece, è il destino della RSA di Monte Marenzo, davvero in chiusura dopo oltre mezzo secolo di servizio.
B.P.