Valgreghentino, non solo il panettiere: dopo dieci anni dice addio anche 'Paolino'

Solo ieri vi abbiamo raccontato dell'imminente chiusura del panificio Panzeri, in attività dal 1926. Ma con la fine dell'anno Valgreghentino perderà anche un'altra realtà commerciale, operativa da un periodo di tempo inferiore ma comunque nota e ben radicata sul territorio: si tratta del ristorante-pizzeria Paolino, affacciato su via Fratelli Kennedy a poca distanza dal Polo scolastico, acquisito nel 2013 da Paolo Gilardi che vi aveva lavorato per qualche tempo con la precedente gestione prima di intraprendere un'altra parentesi professionale. Il locale - 90 posti a sedere - è già in vendita. Anche in questo caso, quindi, è ormai esclusa ogni possibilità di ripensamento da parte del giovane titolare, che comunque ci ha raccontato di aver preso la sua decisione con la massima serenità.
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Paolo Gilardi

"Semplicemente non vedevo nessuna buona prospettiva all'orizzonte, dopo anni difficili - le parole di Gilardi - e ho preferito fermarmi adesso piuttosto che andare avanti in questo modo e rischiare di complicarmi di più la vita. La situazione ha cominciato a diventare "grigia" con l'avvento del Covid: con la riapertura ho dovuto affrontare diversi investimenti, poi le bollette e i costi sono schizzati alle stelle, mentre il personale era sempre più difficile da trovare. Nel frattempo il paese si è un po' "spento" dal punto di vista commerciale - prima del panificio Panzeri di Villa San Carlo, per esempio, aveva chiuso anche quello dei Gilardi in centro - e da parte mia l'entusiasmo ha iniziato a scemare".
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Comunque intenzionato a non mollare la presa, circa un anno fa Paolo Gilardi ha quindi optato per rimodulare gli orari di apertura del ristorante, mantenendo il pranzo tutti i giorni e garantendo invece il servizio serale solo da venerdì a domenica. "Le esigenze della mia clientela, del resto, erano quelle: continuando a proporre la cena dal lunedì al giovedì si rischiava di lavorare in perdita, passando il tempo a guardare fuori dalla finestra, perché le spese erano troppo alte" ha aggiunto il valgreghentinese. "Credo di aver fatto il possibile, cercando anche di sperimentare nuove idee, ma purtroppo il contesto generale non ha aiutato. Se poi arriverà qualcuno più bravo di me, che sarà in grado di andare avanti, sarò ben felice di prenderne atto. Io lascio in tutta serenità, senza rimpianti".
Al momento il locale è destinato a rimanere chiuso, in attesa di eventuali acquirenti. Con il territorio di Valgreghentino che perde dunque un altro luogo di ritrovo e convivialità, in un periodo decisamente "nero" per il commercio.
B.P.
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