Villa San Carlo: a fine anno chiude il panificio Panzeri, operativo da una vita intera
Un'altra bottega che se ne va, un altro lungo capitolo di lavoro e passione che si conclude. Valgreghentino - anzi, la frazione di Villa San Carlo - perde un piccolo grande pezzo di storia: dopo quasi un secolo di attività ininterrotta, con diverse generazioni della stessa famiglia "al comando", si appresta infatti a chiudere i battenti il panificio Panzeri in via Fratelli Kennedy, a pochi passi dal bar e dalla cartoleria, non un semplice negozio di vicinato ma un vero e proprio punto di riferimento per moltissime persone, anziane ma non solo.
Del resto, quello del panettiere non è un lavoro per tutti. Non lo è per i ritmi che impone, con il giorno e la notte spesso stranamente "invertiti" di posto, come non lo è per i sacrifici che richiede a chi è costretto a rinunciare - almeno in parte - a festività o a giornate tranquille in famiglia, anche solo per recuperare le ore di sonno perse per la produzione di rosette, sfilatini e altre prelibatezze in uscita dalla "bocca" del forno, oltre che in generale per tutte le incombenze legate alla conduzione di un'attività commerciale di questo tipo per la vendita di beni di prima necessità.
Lo sa bene Giovanna Rossi, moglie del titolare Giovanni Panzeri e suo "braccio destro" da decenni. "Mio marito è ormai in pensione da qualche tempo, a me mancano ancora alcuni anni di lavoro, ma lui ha deciso di chiudere i battenti con la fine del 2023" ci ha raccontato la donna, con un pizzico di amarezza ma anche con la grande soddisfazione di aver rappresentato con il negozio di Villa San Carlo un "appoggio" importante per la comunità, in un luogo sempre familiare e accogliente. "Abbiamo sempre cercato di andare incontro alle esigenze di tutti i clienti, anche consegnando loro la spesa a domicilio in qualsiasi orario del giorno. Abbiamo ricevuto tanto affetto, credo che solo ora i nostri concittadini si stiano rendendo conto che da gennaio non saremo più qui, a loro disposizione". "E con tutta probabilità - ha aggiunto con un sorriso - a breve qualcuno inizierà a borbottare...".
Dietro il bancone con i coniugi Panzeri anche la fidata Marilena, commessa da una trentina d'anni. "Ogni mattina mi trovo a battibeccare con lei per qualcosa, ma non so come farei senza" ha proseguito la signora Giovanna, con uno sguardo affettuoso rivolto alla sua collaboratrice. "Non tutti sono disposti ad accettare di buon grado determinati ritmi e incarichi, ma lei non ha mai mollato di un centimetro. Non di rado mi è capitato di ricevere una chiamata nel cuore della notte da mio marito in cerca di un aiuto nella preparazione del pane; è successo anche a Marilena, in qualche modo abbiamo sempre fatto tutto. Ora, però, è davvero giunto il momento di salutare".
A testimonianza di quanto il negozio dei Panzeri abbia significato per la frazione valgreghentinese, anche l'iniziativa solidale in corso da diversi anni: nel cortile dello stabile che lo ospita, infatti, Giovanna e Giovanni hanno posizionato prima uno scaffale per la consegna di libri usati, che chiunque può prendere in qualsiasi momento anche solo in prestito, e poi un grosso baule dove è possibile depositare indumenti, giocattoli e oggetti di ogni tipo, in buono stato, che le persone più bisognose possono fare loro senza chiedere il "permesso" a nessuno oppure scambiare con altro. Un'idea che, con un minimo controllo da parte dei titolari dell'attività, ha dimostrato di poter funzionare bene, anche con l'ulteriore "appendice" tipica di questo periodo dell'anno: in vista del Natale, infatti, clienti e passanti possono lasciare su una panchina un piccolo dono "segreto", già confezionato e con la sola indicazione del target (uomo, donna o bambino). "Una volta - ha raccontato ridendo Giovanna - abbiamo notato un pacchetto indirizzato a un uomo definito "pratico": lo abbiamo aperto, per soddisfare la nostra curiosità e per controllare che non contenesse nulla di strano, e ci abbiamo trovato un utilissimo kit di attrezzi per il fai-da-te. Ammetto che in questi anni l'iniziativa è sempre piaciuta".
Da capire, ora, se il panificio potrà riaprire con una nuova gestione. "Abbiamo ricevuto un paio di richieste, ma poi tra il dire e il fare c'è di mezzo un oceano, non un mare, in un caso come questo" ha concluso la moglie del "prestino". Per il marito e per lei stessa, che comunque a breve cercherà un nuovo impiego, il 2024 sarà sinonimo di un nuovo inizio. Con un doveroso ringraziamento, già visibile sui fogli di carta appesi in negozio per annunciare la chiusura, a tutti coloro che hanno condiviso il cammino della loro famiglia, faticoso ma certamente appagante.
Del resto, quello del panettiere non è un lavoro per tutti. Non lo è per i ritmi che impone, con il giorno e la notte spesso stranamente "invertiti" di posto, come non lo è per i sacrifici che richiede a chi è costretto a rinunciare - almeno in parte - a festività o a giornate tranquille in famiglia, anche solo per recuperare le ore di sonno perse per la produzione di rosette, sfilatini e altre prelibatezze in uscita dalla "bocca" del forno, oltre che in generale per tutte le incombenze legate alla conduzione di un'attività commerciale di questo tipo per la vendita di beni di prima necessità.
Lo sa bene Giovanna Rossi, moglie del titolare Giovanni Panzeri e suo "braccio destro" da decenni. "Mio marito è ormai in pensione da qualche tempo, a me mancano ancora alcuni anni di lavoro, ma lui ha deciso di chiudere i battenti con la fine del 2023" ci ha raccontato la donna, con un pizzico di amarezza ma anche con la grande soddisfazione di aver rappresentato con il negozio di Villa San Carlo un "appoggio" importante per la comunità, in un luogo sempre familiare e accogliente. "Abbiamo sempre cercato di andare incontro alle esigenze di tutti i clienti, anche consegnando loro la spesa a domicilio in qualsiasi orario del giorno. Abbiamo ricevuto tanto affetto, credo che solo ora i nostri concittadini si stiano rendendo conto che da gennaio non saremo più qui, a loro disposizione". "E con tutta probabilità - ha aggiunto con un sorriso - a breve qualcuno inizierà a borbottare...".
Dietro il bancone con i coniugi Panzeri anche la fidata Marilena, commessa da una trentina d'anni. "Ogni mattina mi trovo a battibeccare con lei per qualcosa, ma non so come farei senza" ha proseguito la signora Giovanna, con uno sguardo affettuoso rivolto alla sua collaboratrice. "Non tutti sono disposti ad accettare di buon grado determinati ritmi e incarichi, ma lei non ha mai mollato di un centimetro. Non di rado mi è capitato di ricevere una chiamata nel cuore della notte da mio marito in cerca di un aiuto nella preparazione del pane; è successo anche a Marilena, in qualche modo abbiamo sempre fatto tutto. Ora, però, è davvero giunto il momento di salutare".
A testimonianza di quanto il negozio dei Panzeri abbia significato per la frazione valgreghentinese, anche l'iniziativa solidale in corso da diversi anni: nel cortile dello stabile che lo ospita, infatti, Giovanna e Giovanni hanno posizionato prima uno scaffale per la consegna di libri usati, che chiunque può prendere in qualsiasi momento anche solo in prestito, e poi un grosso baule dove è possibile depositare indumenti, giocattoli e oggetti di ogni tipo, in buono stato, che le persone più bisognose possono fare loro senza chiedere il "permesso" a nessuno oppure scambiare con altro. Un'idea che, con un minimo controllo da parte dei titolari dell'attività, ha dimostrato di poter funzionare bene, anche con l'ulteriore "appendice" tipica di questo periodo dell'anno: in vista del Natale, infatti, clienti e passanti possono lasciare su una panchina un piccolo dono "segreto", già confezionato e con la sola indicazione del target (uomo, donna o bambino). "Una volta - ha raccontato ridendo Giovanna - abbiamo notato un pacchetto indirizzato a un uomo definito "pratico": lo abbiamo aperto, per soddisfare la nostra curiosità e per controllare che non contenesse nulla di strano, e ci abbiamo trovato un utilissimo kit di attrezzi per il fai-da-te. Ammetto che in questi anni l'iniziativa è sempre piaciuta".
Da capire, ora, se il panificio potrà riaprire con una nuova gestione. "Abbiamo ricevuto un paio di richieste, ma poi tra il dire e il fare c'è di mezzo un oceano, non un mare, in un caso come questo" ha concluso la moglie del "prestino". Per il marito e per lei stessa, che comunque a breve cercherà un nuovo impiego, il 2024 sarà sinonimo di un nuovo inizio. Con un doveroso ringraziamento, già visibile sui fogli di carta appesi in negozio per annunciare la chiusura, a tutti coloro che hanno condiviso il cammino della loro famiglia, faticoso ma certamente appagante.
Benedetta Panzeri