Il Prefetto: 'non si può gestire la SS36 sempre in emergenza'. Nel 2023 ritirate 10 patenti per guida contromano
Il Prefetto lo ha detto chiaramente, per l'ennesima volta: “per la SS36 c'è da lavorare, non è possibile andare avanti con pianificazioni d'emergenza”. Ad ascoltarlo in platea, all'Auditorium della Casa dell'Economia, un pubblico “selezionato”, con una nutrita schiera di sindaci “capitanati” dalla Presidente della Provincia Alessandra Hofmann nonché esponenti delle Istituzioni di tutti i livelli, invitati alla tradizionale presentazione del bilancio di fine anno, allietata dall'orchestra del Liceo Grassi e, dopo la consegna di cinque Onorificenze al Merito della Repubblica (QUI l'articolo) dall'immancabile “brindisi”, impreziosito dal catering organizzato dagli alunni del CFPA di Casargo.
“La viabilità non deve essere tema da Protezione civile in maniera sistematica” ha scandito con fermezza il dottor Sergio Pomponio, facendo sorridere nel ricordare come egli stesso sia rimasto per quattro ore intrappolato nel traffico lo scorso 17 novembre, il venerdì del collasso completo ingenerato dalla chiusura del Ponte Manzoni a seguito dell'abbattimento di un cartellone a messaggio variabile da parte di un mezzo pesante e alle conseguenti operazioni di messa in sicurezza. “Ciò che serve per migliorare la mobilità – che è poi libertà dei viaggiatori – va affrontato in maniera decisiva” la chiosa perentoria, sprone per chi dal Governo (tramite ANAS) in giù ha in mano le redini della viabilità territoriale.
Senza “spoilerare” troppo – per dirla con un neologismo in voga – il Prefetto, sempre in tema di circolazione, ha anticipato di aver avviato, questa volta in tema di sicurezza, un confronto, ormai arrivato al punto decisivo, con la Provincia per concretizzare un “progetto ambizioso, non per fare cassa ma per contribuire fattivamente a ridurre la velocità sulle strade”. “Autovelox” il termine che ha fatto drizzare le orecchie alla platea. Come hanno catalizzato l'attenzione anche i numeri snocciolati dal rappresentante locale del Governo in tema di patenti saltate nell'ultimo anno: 323 per guida in stato d'ebrezza, 26 per guida sotto l'effetto di stupefacenti, 10 per guida... contromano. Un dato, quest'ultimo, curioso, associato dallo stesso Prefetto, neanche a dirlo, sempre alla SS36, arteria lungo la quale, effettivamente, a più riprese sono state segnalate auto in transito – nonostante tutti gli appositi cartelli installati per scongiurare il ripetersi di situazioni simili – nell'errato senso di marcia.
Completa – pur ridotta all'osso per necessità di sintesi – poi la panoramica offerta da Pomponio sull'attività 2023 della Prefettura su temi propri come l'ordine pubblico (con l'impegno aumentato dopo la promozione del Lecco in serie B, aspetto su cui è stato richiamato anche il rispetto dei tempi per l'adeguamento dello stadio) e la pubblica sicurezza, questione indubbiamente più delicata che si innesca sulle dinamiche della (micro) criminalità e – vera piaga del territorio – del business della droga, con un continuo “ricambio di spacciatori di morte” che si registra, specie in Brianza e nel colichese, nonostante la serie di interventi - “anche alternativi” - messi in atto a più riprese.
Citato – come già in altre occasioni – quali esempio di buona prassi pur con numeri ristretti, il protocollo per il pattugliamento congiunto delle stazioni ferroviarie da parte di più comandi di Polizia Locale. “Le persone hanno diritto a sentirsi tranquille” ha sottolineato Pomponio. Aggiungendo altresì un monito per tutti, al rispetto. “Ma hanno anche il dovere di fare i cittadini, altrimenti poi non si possono lamentare”, il completamento, infatti, della frase, elogiando anche il rapporto costruito con i sindaci, quale responsabili locali della pubblica sicurezza, compito che – ha evidenziato il Prefetto – c'è chi esercita anche in maniera originale. Non citato espressamente ma presente in sala, giusto per fare un nome, il primo cittadino di Pescate Dante De Capitani, forse sentitosi chiamato in causa – viste le sue nette posizioni al riguardo – quando dal microfono Sua Eccellenza ha ribadito la necessità di governare, a livello locale, il fenomeno migratorio, concorrendo all'ospitalità e “non limitandosi a segnalare situazioni di disagio”.
Tutti temi trattati anche con... il Papa. Pomponio ha raccontato infatti di essere stato ricevuto, nei giorni scorsi, in udienza privata con altri colleghi, dal Pontefice che “sembrava un Prefetto”, per via dei ragionamenti affrontati con i suoi interlocutori.
Il 2023, dunque, nel complesso come è stato? “Molto impegnativo, ma bello” ha ammesso il padrone di casa, aggiungendo anche “avevo manifestato volontà di andar via da Lecco presto, ma ci ho ripensato”, sottolineando di aver lavorato divertendosi e di aver ricevuto molto. Buone premesse per affrontare con slancio anche il 2024.
“La viabilità non deve essere tema da Protezione civile in maniera sistematica” ha scandito con fermezza il dottor Sergio Pomponio, facendo sorridere nel ricordare come egli stesso sia rimasto per quattro ore intrappolato nel traffico lo scorso 17 novembre, il venerdì del collasso completo ingenerato dalla chiusura del Ponte Manzoni a seguito dell'abbattimento di un cartellone a messaggio variabile da parte di un mezzo pesante e alle conseguenti operazioni di messa in sicurezza. “Ciò che serve per migliorare la mobilità – che è poi libertà dei viaggiatori – va affrontato in maniera decisiva” la chiosa perentoria, sprone per chi dal Governo (tramite ANAS) in giù ha in mano le redini della viabilità territoriale.
Senza “spoilerare” troppo – per dirla con un neologismo in voga – il Prefetto, sempre in tema di circolazione, ha anticipato di aver avviato, questa volta in tema di sicurezza, un confronto, ormai arrivato al punto decisivo, con la Provincia per concretizzare un “progetto ambizioso, non per fare cassa ma per contribuire fattivamente a ridurre la velocità sulle strade”. “Autovelox” il termine che ha fatto drizzare le orecchie alla platea. Come hanno catalizzato l'attenzione anche i numeri snocciolati dal rappresentante locale del Governo in tema di patenti saltate nell'ultimo anno: 323 per guida in stato d'ebrezza, 26 per guida sotto l'effetto di stupefacenti, 10 per guida... contromano. Un dato, quest'ultimo, curioso, associato dallo stesso Prefetto, neanche a dirlo, sempre alla SS36, arteria lungo la quale, effettivamente, a più riprese sono state segnalate auto in transito – nonostante tutti gli appositi cartelli installati per scongiurare il ripetersi di situazioni simili – nell'errato senso di marcia.
Completa – pur ridotta all'osso per necessità di sintesi – poi la panoramica offerta da Pomponio sull'attività 2023 della Prefettura su temi propri come l'ordine pubblico (con l'impegno aumentato dopo la promozione del Lecco in serie B, aspetto su cui è stato richiamato anche il rispetto dei tempi per l'adeguamento dello stadio) e la pubblica sicurezza, questione indubbiamente più delicata che si innesca sulle dinamiche della (micro) criminalità e – vera piaga del territorio – del business della droga, con un continuo “ricambio di spacciatori di morte” che si registra, specie in Brianza e nel colichese, nonostante la serie di interventi - “anche alternativi” - messi in atto a più riprese.
Citato – come già in altre occasioni – quali esempio di buona prassi pur con numeri ristretti, il protocollo per il pattugliamento congiunto delle stazioni ferroviarie da parte di più comandi di Polizia Locale. “Le persone hanno diritto a sentirsi tranquille” ha sottolineato Pomponio. Aggiungendo altresì un monito per tutti, al rispetto. “Ma hanno anche il dovere di fare i cittadini, altrimenti poi non si possono lamentare”, il completamento, infatti, della frase, elogiando anche il rapporto costruito con i sindaci, quale responsabili locali della pubblica sicurezza, compito che – ha evidenziato il Prefetto – c'è chi esercita anche in maniera originale. Non citato espressamente ma presente in sala, giusto per fare un nome, il primo cittadino di Pescate Dante De Capitani, forse sentitosi chiamato in causa – viste le sue nette posizioni al riguardo – quando dal microfono Sua Eccellenza ha ribadito la necessità di governare, a livello locale, il fenomeno migratorio, concorrendo all'ospitalità e “non limitandosi a segnalare situazioni di disagio”.
Tutti temi trattati anche con... il Papa. Pomponio ha raccontato infatti di essere stato ricevuto, nei giorni scorsi, in udienza privata con altri colleghi, dal Pontefice che “sembrava un Prefetto”, per via dei ragionamenti affrontati con i suoi interlocutori.
Il 2023, dunque, nel complesso come è stato? “Molto impegnativo, ma bello” ha ammesso il padrone di casa, aggiungendo anche “avevo manifestato volontà di andar via da Lecco presto, ma ci ho ripensato”, sottolineando di aver lavorato divertendosi e di aver ricevuto molto. Buone premesse per affrontare con slancio anche il 2024.
A.M.