Umile e buono, Matteo Ripamonti ci ha portato la sensibilità per la giustizia
Caritas Ambrosiana esprime sincero dolore e profondo cordoglio per la morte di Matteo Ripamonti, che per un quinquennio, dal 2015 al 2020, ha rivestito il ruolo di responsabile della Caritas decanale di Lecco. Matteo era inoltre, da almeno un decennio, riferimento costante per l’attuazione in città e nel territorio dei fondi diocesani “Solidarietà al Lavoro” e “Famiglia e Lavoro”, oltre che storico volontario del centro d’ascolto decanale “San Nicolò”, e aveva collaborato in maniera decisiva con la cooperativa “Il Grigio” alla nascita del magazzino zonale per gli aiuti alimentari.
"Matteo ha rappresentato per la Caritas lecchese un punto di riferimento competente e attento alle persone – dichiara Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana –. Ha portato la sensibilità per la giustizia, che aveva maturato nel corso del suo impegno decennale nel mondo del lavoro e nel sindacato, all’interno dei nostri ambienti e servizi. Ha contribuito a promuovere Caritas parrocchiali attente ai poveri, con un approccio orientato a responsabilizzare sia le persone beneficiarie degli aiuti, sia coloro che hanno il compito di assumere decisioni politiche e costruire i sistemi di welfare. Con umiltà e bontà evidenti a tutti coloro che l’hanno conosciuto, accompagnate da un’umanissima propensione al sorriso, ha accompagnato i responsabili parrocchiali e i volontari ad affinare il proprio sguardo sui poveri, per riconoscere nelle loro parabole segni di speranza e per raccogliere la sfida a costruire percorsi non tanto di assistenza, quanto di accesso al lavoro, a una reale autonomia, a una vita autenticamente dignitosa per tutti".
"Matteo ha rappresentato per la Caritas lecchese un punto di riferimento competente e attento alle persone – dichiara Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana –. Ha portato la sensibilità per la giustizia, che aveva maturato nel corso del suo impegno decennale nel mondo del lavoro e nel sindacato, all’interno dei nostri ambienti e servizi. Ha contribuito a promuovere Caritas parrocchiali attente ai poveri, con un approccio orientato a responsabilizzare sia le persone beneficiarie degli aiuti, sia coloro che hanno il compito di assumere decisioni politiche e costruire i sistemi di welfare. Con umiltà e bontà evidenti a tutti coloro che l’hanno conosciuto, accompagnate da un’umanissima propensione al sorriso, ha accompagnato i responsabili parrocchiali e i volontari ad affinare il proprio sguardo sui poveri, per riconoscere nelle loro parabole segni di speranza e per raccogliere la sfida a costruire percorsi non tanto di assistenza, quanto di accesso al lavoro, a una reale autonomia, a una vita autenticamente dignitosa per tutti".
Caritas Ambrosiana