Vannacci a Calolzio: pioggia di reazioni e anche 'Mastro' dissente circa la location

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La locandina dell'incontro
Rispetto a ieri c'è già una novità: il patrocinio del Comune di Calolzio è stato annullato o, nella versione dell'amministrazione, pur richiesto non è stato concesso. Da piazza Vittorio Veneto, quindi, non ci sarà nessun "sostegno" formale all'incontro organizzato dall'associazione "Identità Europea" per martedì 17 ottobre al Monastero del Lavello, dove sarà ospite il generale Roberto Vannacci per presentare al pubblico il suo tanto discusso libro dal titolo "Il mondo al contrario".
In un primo momento era stato lo stesso sindaco Marco Ghezzi a confermare a mezzo stampa la concessione del patrocinio, dettaglio non irrilevante e tale da scatenare più di una polemica, con Paolo Lanfranchi del gruppo consiliare "La Provincia Territorio Bene Comune" arrivato per esempio a esprimere "grande sorpresa e indubbio sgomento" definendo il volume "una apologia del razzismo e dell'omofobia", con l'auspicio di un immediato "passo indietro" anche e soprattutto in merito alla scelta del Monastero del Lavello quale cornice dell'iniziativa.

Perplessità a questo proposito erano state espresse anche da Mauro Pirovano - presidente dell'associazione lecchese "Renzo e Lucio" attiva per sostenere i diritti delle persone LGBT+ e promuovere "una visione della società plurale, laica e rispettosa delle diverse realtà" - che nelle scorse ore aveva chiesto se davvero il sindaco Marco Ghezzi, la sua Giunta e il suo gruppo di maggioranza sostenessero le idee del generale Vannacci "credendo per esempio che gli omosessuali siano persone "non normali" e/o che le femministe siano "moderne fattucchiere", per non parlare delle posizioni razziste". "È vero che nel nostro Paese esiste la libertà di pensiero e di parola, ma è altrettanto vero che il contesto in cui ci si esprime e si prende posizione può essere decisivo", il suo commento. "E sarebbe quantomeno originale, oltre che grave, vedere un Comune schierato in questo modo". 

Contrario alla concessione degli spazi del Monastero anche Fabio Mastroberardino, consigliere comunale a Calolzio e coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia: "Non sono solito giudicare senza conoscere, ma nel caso del libro del generale Vannacci mi sono bastate alcune pagine per decidere che il poco tempo che purtroppo ormai riesco a dedicare alla lettura lo avrei destinato ad altri autori. In questo mondo che obbliga alle definizioni mi riconosco nella parola "conservatore", ma reputo che l'esserlo, e quindi difendere i valori legati alla nostra tradizione, voglia dire in primis accogliere anche il messaggio cristiano (terreno sul quale si è formato ogni valore in Occidente), che ha come comandamento fondamentale quello di amare il prossimo. Le poche pagine lette non mi sono sembrate nascere da questa volontà, e reputo che la modalità, e lo scarso spessore culturale, contengano pagine offensive nei confronti delle donne, degli omosessuali, e non solo. Difendere la famiglia tradizionale vuol dire professare la bellezza di questo modello e i suoi valori, non certo quello di screditare gli altri". "Date queste premesse - conclude Mastroberardino - credo anche che ognuno sia libero di dire ciò che vuole, e che quindi sia ovviamente libero di presentare il suo libro. Non apprezzo, da consigliere e da capogruppo, che questo avvenga nelle sale del Monastero del Lavello, per i motivi sopra citati, ma sottolineo come non ci sia stato da parte del Comune alcun patrocinio all'iniziativa che è infatti organizzata da una associazione privata".

A esprimere "ferma disapprovazione" con argomentazioni del tutto simili è anche il gruppo di minoranza Calolziocorte Bene Comune guidato dall'ex candidata sindaco Sonia Mazzoleni, che in una nota precisa come il problema non sia rappresentato dalle "opinioni e posizioni che non si condividono", ma piuttosto dal fatto che le tesi propugnate dal generale Vannacci siano "in netto contrasto con lo spirito religioso e la funzione storica della sede scelta per l'incontro". "Nel Codice Etico pubblicato sul sito della stessa Fondazione, infatti, al paragrafo "Integrità e imparzialità" viene dichiarato: "La Fondazione Monastero di Santa Maria del Lavello censura qualsiasi forma di discriminazione basata sulle opinioni politiche, sugli orientamenti sessuali, sulla razza, sulla lingua, sulla religione, sull’età, sullo stato di salute, sulla appartenenza ad associazioni sindacali". E se pensiamo al contenuto del libro "Il mondo al contrario", ai valori e alle opinioni in esso contenuti, spesso in contrasto con quelli religiosi e della democrazia, riteniamo che vadano contro lo spirito dichiarato nel Codice Etico" sottolinea il gruppo, sollecitando quindi il Presidente della Fondazione Roberto Montelone e l'Amministrazione Comunale a "tornare sui propri passi" e a revocare la disponibilità dei locali per l'evento in programma. 

Anche Forza Italia Calolzio si dissocia. "L'Amministrazione Comunale non ha nulla a che vedere con l'appuntamento previsto a Calolzio e noi, come partito moderato, liberale, cattolico e riformista, non possiamo eticamente condividere il pensiero espresso dall'autore del volume" affermano con convinzione Anna Scola - responsabile del movimento per la Valle San Martino nonché rappresentante provinciale di Azzurro Donna - e Roberto Gagliardi, coordinatore provinciale e responsabile cittadino. "In un momento storico in cui si tende ad etichettare le persone e a nutrire divisioni, siamo costantemente impegnati affinché venga garantita dignità - nel senso più ampio del termine - a chiunque, dando dunque concretezza e peso al dettato costituzionale, affinché concetti cardine come l'uguaglianza e la tutela non restino solo sulla carta. Non possiamo dunque accettare che, poi, anche nella nostra Calolzio, vengano tollerate esternazioni omofobe, misogine, razziste e in generale che si inneggi alla discriminazione, offrendo un palco ad un soggetto che su questi temi ha basato la sua "fortuna" di questi ultimi mesi".

Più sereno, invece, il consigliere leghista Daniele Butti. "Posto che non ho ancora letto il libro e che quindi non posso avere un'idea completa dei suoi contenuti, credo che gli argomenti trattati dal generale Vannacci possano creare visioni discordanti, ma che proprio per questo l'incontro del 17 potrà essere interessante per tutti" ha commentato il segretario provinciale del partito di Matteo Salvini. "Il bello della democrazia è questo, è avere la possibilità di esprimere il proprio pensiero e ascoltare, sentire tutte le "campane", senza trincerarsi dietro gli assolutismi. Personalmente temo di più l'atteggiamento di chi dice "no" a prescindere, di chi si ferma all'interno di un pensiero unico, che è l'anticamera del proibizionismo. E poi penso che se questo libro fosse davvero stato lesivo o pericoloso per qualcuno - che fosse una singola persona o una categoria sociale - sarebbe già stato ritirato dal mercato. Un sano confronto non può far male a nessuno".

Intanto, c'è già una certezza. L'associazione "Identità Europea" ha diffuso la locandina dell'incontro (senza gli stemmi di Comune e Fondazione, usati invece per promuovere altre serate in passato), sottolineando che per una migliore organizzazione della serata è obbligatoria la prenotazione: la si può effettuare scrivendo a identitaeuropealombardia@gmail.com.
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