La Lecco-Bergamo oltre le solite spalle
Cara Leccoonline
Grazie alla vostra chiara cronaca della serata di ieri tra Sindaco e Cittadini di Chiuso per la presentazione dei 3 progetti sulla LC-BG è possibile esprimere una valutazione e alcune domande.
- I residenti del Quartiere non facendocela più, esasperati per il tempo addietro e per quello futuro decisamente troppo sulle loro spalle, arrivano comprensibilmente a chiedere lo stop dei lavori e del Cantiere sotto le loro finestre.
E’ una richiesta legittima ma impropria.
Senza alternative va contro l’interesse collettivo
- Nessuna delle tre alternative progettuali malgrado le dichiarazioni politiche di qualche consigliere e il Commissario straordinario vedrà la fine per le Olimpiadi del 2026 e anzi nemmeno per quelle, ovunque saranno, del 2030.
Erano chiacchere anche fossero state dette due anni fa, figurarsi quest’estate.
E’ da tenerne conto per la credibilità politica
- Non si capisce perché Gattinoni dichiari, sebbene a latere dell’incontro, che la sua Amministrazione non indicherà ad Anas una propria preferenza progettuale, quando la nr.2 è quella che impatta meno per la città.
E’ per tenere buona Anas per ottenere la doppia corsia sul quarto Ponte?
- I tre progetti si differenziano per tracciato e costi, con una differenza dai 30 fino a 70 milioni di eur. salvo sorprese. Sono comprensivi degli indennizzi ed espropri? I costi contemplano e quanto garanzie per eventuali problematiche in corso d’opera così da evitare ulteriori stop?
- C’è chiaramente un progetto dei tre che è la soluzione preferibile non nel tempo dei lavori ma in quelli dell’utilizzo dell’opera per i secoli a venire? Perché credo sia su questo aspetto che debba basarsi la scelta, non se ci sarà un cantiere o no al Bione o un esproprio a Calolziocorte, perché farlo sulla base a chi si può passare la patata bollente dei disagi da cantiere, Chiuso/Vercurago/Calolzio, pur dalla mia stanza comoda del Centro Città, non credo sia logico.
- Per tornare allo stop lavori proposto dal Comitato di Chiuso, la tratta viabilistica Lecco-Vercurago-Calolzio ha soluzioni alternative a questi 3 progetti davvero migliorative della situazione attuale e praticabili?
- A livello politico quanto è fattibile una pressione congiunta di tutto il “Sistema Lecco” ammesso che esista ancora, per dirottare la gran parte delle risorse stanziate per il Progetto più caro, in cambio di quello meno caro – quindi i 70 milioni – per opere sulla mobilità sostenibile collettiva (non bici o monopattini), e su altri servizi a beneficio diffuso e locale?
Grazie alla vostra chiara cronaca della serata di ieri tra Sindaco e Cittadini di Chiuso per la presentazione dei 3 progetti sulla LC-BG è possibile esprimere una valutazione e alcune domande.
- I residenti del Quartiere non facendocela più, esasperati per il tempo addietro e per quello futuro decisamente troppo sulle loro spalle, arrivano comprensibilmente a chiedere lo stop dei lavori e del Cantiere sotto le loro finestre.
E’ una richiesta legittima ma impropria.
Senza alternative va contro l’interesse collettivo
- Nessuna delle tre alternative progettuali malgrado le dichiarazioni politiche di qualche consigliere e il Commissario straordinario vedrà la fine per le Olimpiadi del 2026 e anzi nemmeno per quelle, ovunque saranno, del 2030.
Erano chiacchere anche fossero state dette due anni fa, figurarsi quest’estate.
E’ da tenerne conto per la credibilità politica
- Non si capisce perché Gattinoni dichiari, sebbene a latere dell’incontro, che la sua Amministrazione non indicherà ad Anas una propria preferenza progettuale, quando la nr.2 è quella che impatta meno per la città.
E’ per tenere buona Anas per ottenere la doppia corsia sul quarto Ponte?
- I tre progetti si differenziano per tracciato e costi, con una differenza dai 30 fino a 70 milioni di eur. salvo sorprese. Sono comprensivi degli indennizzi ed espropri? I costi contemplano e quanto garanzie per eventuali problematiche in corso d’opera così da evitare ulteriori stop?
- C’è chiaramente un progetto dei tre che è la soluzione preferibile non nel tempo dei lavori ma in quelli dell’utilizzo dell’opera per i secoli a venire? Perché credo sia su questo aspetto che debba basarsi la scelta, non se ci sarà un cantiere o no al Bione o un esproprio a Calolziocorte, perché farlo sulla base a chi si può passare la patata bollente dei disagi da cantiere, Chiuso/Vercurago/Calolzio, pur dalla mia stanza comoda del Centro Città, non credo sia logico.
- Per tornare allo stop lavori proposto dal Comitato di Chiuso, la tratta viabilistica Lecco-Vercurago-Calolzio ha soluzioni alternative a questi 3 progetti davvero migliorative della situazione attuale e praticabili?
- A livello politico quanto è fattibile una pressione congiunta di tutto il “Sistema Lecco” ammesso che esista ancora, per dirottare la gran parte delle risorse stanziate per il Progetto più caro, in cambio di quello meno caro – quindi i 70 milioni – per opere sulla mobilità sostenibile collettiva (non bici o monopattini), e su altri servizi a beneficio diffuso e locale?
Paolo Trezzi