Nel PD non è tutto riducibile alla contrapposizione tra noi
Spett. Redazione Lecco on line
Abbiamo letto il vostro articolo (a firma A.M.) sulle vicende legate all'ormai prossimo congresso del PD cittadino del 1 ottobre.
Senza entrare nel merito della ricostruzione del giornalista circa lo stato dell'arte delle candidature (vera o presunta non sta a noi dirlo, anche perché non abbiamo partecipato a momenti di confronto in merito), vorremmo evidenziare che ricondurre sempre e comunque ogni vicenda dialettica nel partito ad una contrapposizione tra i sottoscritti ci sembra, oltre che non corrispondente alla realtà dei fatti, ingeneroso nei confronti delle persone che stanno operando, da candidati, promotori o semplici iscritti, per confermare un ruolo significativo del partito in città e nel territorio. Persone che ragionano e scelgono con la propria testa!
Senza ipocrisie: abbiamo avuto e avremo tra noi opinioni diverse su vicende amministrative e politiche ma abbiamo avuto (e avremo !) anche convergenze sia di partito ( il comune sostegno alla mozione Bonaccini ad esempio) e di merito programmatico ( i tanti temi riguardanti la Regione su sanità, trasporti, PNRR, sviluppo territoriale).
Un partito che cerca una sintesi nel luogo deputato che è il congresso deve essere il benvenuto: che questa avvenga individuando, senza scorciatoie, un candidato unitario o viceversa con una corretta competizione tra più di uno crediamo sia il sale della partecipazione. L'importante è che il giorno dopo il congresso si lavori uniti, con lealtà reciproca anche con chi è portatore di sensibilità diverse e rispettando le determinazioni degli organismi e degli iscritti, che vanno sempre più ri-appassionati e coinvolti.
Ne beneficerebbero non solo il PD, ma le amministrazioni locali e le comunità nel loro insieme chiamate ancora una volta a sfide importanti che esigono un di più di approfondimento, unita' e capacità di decidere e contare.
Ringraziamo per l'ospitalità.
Cordiali saluti
Abbiamo letto il vostro articolo (a firma A.M.) sulle vicende legate all'ormai prossimo congresso del PD cittadino del 1 ottobre.
Senza entrare nel merito della ricostruzione del giornalista circa lo stato dell'arte delle candidature (vera o presunta non sta a noi dirlo, anche perché non abbiamo partecipato a momenti di confronto in merito), vorremmo evidenziare che ricondurre sempre e comunque ogni vicenda dialettica nel partito ad una contrapposizione tra i sottoscritti ci sembra, oltre che non corrispondente alla realtà dei fatti, ingeneroso nei confronti delle persone che stanno operando, da candidati, promotori o semplici iscritti, per confermare un ruolo significativo del partito in città e nel territorio. Persone che ragionano e scelgono con la propria testa!
Senza ipocrisie: abbiamo avuto e avremo tra noi opinioni diverse su vicende amministrative e politiche ma abbiamo avuto (e avremo !) anche convergenze sia di partito ( il comune sostegno alla mozione Bonaccini ad esempio) e di merito programmatico ( i tanti temi riguardanti la Regione su sanità, trasporti, PNRR, sviluppo territoriale).
Un partito che cerca una sintesi nel luogo deputato che è il congresso deve essere il benvenuto: che questa avvenga individuando, senza scorciatoie, un candidato unitario o viceversa con una corretta competizione tra più di uno crediamo sia il sale della partecipazione. L'importante è che il giorno dopo il congresso si lavori uniti, con lealtà reciproca anche con chi è portatore di sensibilità diverse e rispettando le determinazioni degli organismi e degli iscritti, che vanno sempre più ri-appassionati e coinvolti.
Ne beneficerebbero non solo il PD, ma le amministrazioni locali e le comunità nel loro insieme chiamate ancora una volta a sfide importanti che esigono un di più di approfondimento, unita' e capacità di decidere e contare.
Ringraziamo per l'ospitalità.
Cordiali saluti
Brivio Virginio e Fragomeli Gian Mario