Lecco: pistola contro una sua 'fiamma' al centro commerciale, chiesto un anno
L'ambulanza fuori dal centro commerciale la sera del fatto
La questione è arrivata al pettine giudiziario ad un anno e qualche mese dal fatto, con la rappresentante della pubblica accusa - il sostituto procuratore Simona Galluzzo - che quest'oggi, all'esito del procedimento, celebrato con rito abbreviato, al cospetto del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni, ha chiesto la condanna dell'imputato ad un anno di reclusione. L'episodio finito sotto la lente della magistratura risale infatti alla serata dall'11 febbraio 2022. Qualche minuto prima delle 19, l'uomo, un lecchese classe 1964 ora assistito dall'avvocato Ruggero Panzeri, era entrato all'Iperal di viale Montegrappa, ad Acquate, intromettendosi nelle chiacchiere di due donne, sedute su una delle panchine della galleria commerciale, spianando poi una pistola - risultata, fortunatamente essere da softair - all'indirizzo della più giovane, una 34enne che già conosceva, prima di allontanarsi facendo perdere le proprie tracce, nel caos generale scatenato dalle urla delle due "aggredite". In posto era intervenuta poi la Polizia, con una ambulanza rimasta a lungo parcheggiata in via Fabio Filzi, in corrispondenza dell'ingresso secondario al complesso. La ragazza presa di mira aveva infatti necessitato di assistenza sanitaria. Proprio la 34enne, quella sera uscita a far due passi con il cane, aveva poi spiegato di conoscere il ricercato, soggetto che si sarebbe invaghito di lei, non corrisposto, tormentandola a più riprese. Rintracciato e denunciato - per atti persecutori aggravati dall’uso di un’arma - dovrà aspettare ora fino al prossimo 19 luglio per conoscere il verdetto del giudice.