Lecco: rubarono piantine per 407€ sotto il naso del fiorista. Se la cavano risarcendo
Parcheggiata l'auto, pare proprio abbiano iniziato a riempirla di piante in vaso - tra fiori e essenze, inclusi due "gambi" di basilico in vendita a cinque euro l'uno - scegliendo tra quelle esposte dinnanzi all'uscio del negozio, senza nulla chiedere preventivamente all'esercente che, sorprendendoli sul fatto, avrebbe domandato loro spiegazioni vedendosi restituire gli ultimi due alberelli che avevano tra le mani, per poi raggiungere la macchina e metterla in moto. Come se nulla fosse. Senza (ovviamente) saldare il conto, ben salato. 407 euro, infatti, a detta del fioraio "derubato", il valore dell'insolito bottino messo a segno dalla maldestra coppia di ladri, rintracciata nel tempo di un amen grazie ai filmati di videosorveglianza, con le telecamere riuscite anche a inquadrare la vettura. Per questo episodio, risalente al 5 luglio 2021, S.G. e V.B, al tempo fidanzati, già in carcere per altra ragione lui, libera ma non presente in Aula lei, quest'oggi sono finiti dinnanzi al giudice monocratico del Tribunale di Lecco Paolo Salvatore. I loro avvocati - rispettivamente Benedetta Donghi e dalla collega Nadia Invernizzi - hanno prodotto riscontro dell'avvenuto risarcimento del danno. I due imputati hanno infatti, prima dell'apertura del procedimento, d'iniziativa, versato 200 euro ciascuno ai titolari dell'attività con sede a Belledo presa di mira, denaro accettato dalla controparte. Ciò, alla luce anche dalle riforma Cartabia, è stato ritenuto sufficiente dalla pubblica accusa - oggi rappresentata in Aula dal viceprocuratore onorario Alessandro Figini - per chiedere pronuncia di non doversi procedere. E non doversi procedere è stato.
A.M.