Civate: 'Polenta e Misultin' (e non solo), in tanti a Isella con l'associazione Sant'Andrea
Si è svolto domenica 10 ottobre il consolidato appuntamento "Polenta e Misultin" a Isella di Civate, organizzato dall'associazione Sant'Andrea con il patrocinio del Comune. L'evento, che ha riscosso un buon numero di presenze, ha fatto seguito a quello più impegnativo e partecipato della Festa del lago, andato in scena all'inizio di settembre per più giorni.
L'associazione, nata come comitato nel 2010 per promuovere e salvaguardare la bellezza della piccola "penisola" di Isella e della sua chiesetta dedicata a S. Andrea, patrono della località, inizia le sue attività a marzo con la pulizia delle rive del lago e va "a riposo" a ottobre. Nella bassa stagione vi si alternano circa quattro volontari, ma a seguire il numero cresce fino a 30, così da poter proporre una serie di eventi per attirare turisti, oltre ai civatesi. Da qualche anno, inoltre, durante l'estate, i membri dell'associazione si prestano a fare servizio informativo e di ristoro per tutti coloro che vogliono visitare Isella.
"Abbiamo preso la "scusa" di questa domenica per chiudere la stagione. Questo tipo di evento vuole raccogliere la popolazione del paese, ma attirare anche qualche turista di passaggio. Con i piccoli introiti siamo in grado di mantenere l'attrezzatura necessaria per gestire al meglio questo tratto di sponda" ha spiegato Marino Castelnovo dell'associazione Sant'Andrea. "La Festa del lago di un mese fa è stata molto partecipata, anche questa domenica ha dato i suoi frutti, soprattutto nel pomeriggio quando il cielo si è aperto e l'intrattenimento post pranzo ha contribuito ad attirare più gente. Per l'anno prossimo contiamo di partire a marzo con le prime attività di sistemazione delle sponde, ma dipenderà tutto dall'andamento della stagione".
I tratti curati dai volontari, oltre al prato di Isella che affaccia sul lago, sono quello di ciclabile a ridosso della superstrada verso Suello, il pezzo che porta verso l'abitato e, da due anni, anche la "pista" che conduce verso Galbiate, il cui mantenimento è possibile grazie a un contributo di Fondazione comunitaria del lecchese Onlus.
A.G.