Economia della cultura: a Lecco 'valore aggiunto' di 400 milioni, 6° posto in Lombardia
Risulta pari a 1,2 miliardi di euro il valore aggiunto creato nel 2020 dal "sistema produttivo culturale e creativo" nell'area lariana, di cui quasi 770 milioni a Como (5,2% del totale) e poco più di 400 a Lecco (4,5%): è quanto emerge dalla decima edizione del rapporto "Io sono cultura. L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi", pubblicato da Fondazione Symbola e Unioncamere come strumento per fare nuovamente il punto sul ruolo della cultura e della creatività quali ambiti economici strategici per le prospettive di sviluppo del nostro Paese.
I dati ben evidenziano gli impatti dell'emergenza Covid-19 nell'ambito, impatti molto differenziati a seconda del sotto-settore: per tutti i comparti più strettamente legati al turismo e a eventi in presenza i contraccolpi sono stati significativi, a causa dei lockdown e dello stop dei viaggi transnazionali; altri (ad esempio quello dei software e dei videogame, ma anche la fruizione di musica e di contenuti audiovisivi online) hanno registrato andamenti meno negativi. L'analisi considera sia i settori “core”, cioè quelli strettamente afferenti all’ambito culturale (architettura e design; comunicazione; audiovisivo e musica; videogames e software; editoria e stampa; performing arts e arti visive; patrimonio storico e artistico), sia quelli che, pur non direttamente riconducibili al settore, impiegano in maniera strutturale professioni culturali e creative (i cosiddetti settori “creative driven”).
Nell'area lariana, tra il 2011 e il 2020 il valore aggiunto generato dalla cultura è diminuito di quasi 1,2 milioni (di cui +13 a Como e -14,2 a Lecco): -0,1% (+1,7% a Como e -3,4% a Lecco). Rispetto al 2019, il calo è stato di oltre 127 milioni di euro, di cui -86,9 Como e -40,5 Lecco (in percentuale: Lario, -9,8%; Como -10,2% e Lecco -9,1%). Per quota di valore aggiunto prodotto dall’economia della cultura (core+creative driven), nel 2020 Como era in 3^ piazza in Lombardia (dietro a Milano e Monza e Brianza; era 23esima in Italia); Lecco era 6^ (preceduta anche da Lodi e Bergamo; 42esima in Italia). In particolare, Como occupa la prima posizione nazionale per quota di valore aggiunto prodotto nel settore “editoria e stampa” e il secondo nell’“architettura e design”. Lecco è 8^ nella categoria architettura e design, e 25^ in quella della “comunicazione” (la classifica italiana è dominata da Milano, che fa registrare un primo posto, tre secondi, un terzo e un sesto posto; solo nel patrimonio artistico è fuori dalle prime 40).
Il settore occupava circa 21,5mila addetti (poco più di 14mila a Como e 7,4mila circa a Lecco), pari al 5,7% della forza lavoro complessiva lariana (Como 6%; Lecco 5,2%). Gli occupati risultano in calo di circa 600 unità rispetto al 2011 (+60 a Como e -680 a Lecco; in percentuale: -2,8% Lario; +0,5% Como e -8,4% Lecco) e di circa 900 rispetto al 2019, -4% (-630 a Como e -250 a Lecco, rispettivamente -4,3% e -3,3%). Como occupa sempre la 3^ piazza tra le province lombarde (17a in Italia), mentre Lecco è 6^ (39^ a livello nazionale). Como registra due primi posti in Italia nei settori “architettura e design” e “editoria e stampa”. Lecco è 7^ nella “architettura e design” e 23^ nella “comunicazione” (Milano mette a segno tre secondi posti, un terzo, un settimo e un nono posto nazionale).
Piazzamenti di tutto rispetto per le due province lariane nella classifica relativa alla quota di imprese appartenenti al “core” del sistema produttivo culturale e creativo rispetto al totale: a fine 2020 Lecco era quinta in Italia e Como era settima (rispettivamente 5,7% e 5,8% delle imprese registrate). Nelle prime 4 posizioni c’erano Milano, Firenze, Roma e Trieste. In tutto, nell’area lariana operavano 4.309 imprese culturali sulle oltre 75.000 iscritte al Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco (-5,2% rispetto al 2011 e +0,2% nell’ultimo anno. A Como le imprese culturali sono diminuite sia nei confronti del 2011 che rispetto al 2019, rispettivamente -5,4% e -5%; a Lecco-6,1% e +1,5%). Como è prima nell’“architettura e design” (Lecco è 2^); da segnalare anche il 7° posto di Lecco nella categoria “videogames e software” e il 9° nella “comunicazione”.
Per visualizzare il rapporto completo CLICCA QUI.
I dati ben evidenziano gli impatti dell'emergenza Covid-19 nell'ambito, impatti molto differenziati a seconda del sotto-settore: per tutti i comparti più strettamente legati al turismo e a eventi in presenza i contraccolpi sono stati significativi, a causa dei lockdown e dello stop dei viaggi transnazionali; altri (ad esempio quello dei software e dei videogame, ma anche la fruizione di musica e di contenuti audiovisivi online) hanno registrato andamenti meno negativi. L'analisi considera sia i settori “core”, cioè quelli strettamente afferenti all’ambito culturale (architettura e design; comunicazione; audiovisivo e musica; videogames e software; editoria e stampa; performing arts e arti visive; patrimonio storico e artistico), sia quelli che, pur non direttamente riconducibili al settore, impiegano in maniera strutturale professioni culturali e creative (i cosiddetti settori “creative driven”).
Nell'area lariana, tra il 2011 e il 2020 il valore aggiunto generato dalla cultura è diminuito di quasi 1,2 milioni (di cui +13 a Como e -14,2 a Lecco): -0,1% (+1,7% a Como e -3,4% a Lecco). Rispetto al 2019, il calo è stato di oltre 127 milioni di euro, di cui -86,9 Como e -40,5 Lecco (in percentuale: Lario, -9,8%; Como -10,2% e Lecco -9,1%). Per quota di valore aggiunto prodotto dall’economia della cultura (core+creative driven), nel 2020 Como era in 3^ piazza in Lombardia (dietro a Milano e Monza e Brianza; era 23esima in Italia); Lecco era 6^ (preceduta anche da Lodi e Bergamo; 42esima in Italia). In particolare, Como occupa la prima posizione nazionale per quota di valore aggiunto prodotto nel settore “editoria e stampa” e il secondo nell’“architettura e design”. Lecco è 8^ nella categoria architettura e design, e 25^ in quella della “comunicazione” (la classifica italiana è dominata da Milano, che fa registrare un primo posto, tre secondi, un terzo e un sesto posto; solo nel patrimonio artistico è fuori dalle prime 40).
Il settore occupava circa 21,5mila addetti (poco più di 14mila a Como e 7,4mila circa a Lecco), pari al 5,7% della forza lavoro complessiva lariana (Como 6%; Lecco 5,2%). Gli occupati risultano in calo di circa 600 unità rispetto al 2011 (+60 a Como e -680 a Lecco; in percentuale: -2,8% Lario; +0,5% Como e -8,4% Lecco) e di circa 900 rispetto al 2019, -4% (-630 a Como e -250 a Lecco, rispettivamente -4,3% e -3,3%). Como occupa sempre la 3^ piazza tra le province lombarde (17a in Italia), mentre Lecco è 6^ (39^ a livello nazionale). Como registra due primi posti in Italia nei settori “architettura e design” e “editoria e stampa”. Lecco è 7^ nella “architettura e design” e 23^ nella “comunicazione” (Milano mette a segno tre secondi posti, un terzo, un settimo e un nono posto nazionale).
Piazzamenti di tutto rispetto per le due province lariane nella classifica relativa alla quota di imprese appartenenti al “core” del sistema produttivo culturale e creativo rispetto al totale: a fine 2020 Lecco era quinta in Italia e Como era settima (rispettivamente 5,7% e 5,8% delle imprese registrate). Nelle prime 4 posizioni c’erano Milano, Firenze, Roma e Trieste. In tutto, nell’area lariana operavano 4.309 imprese culturali sulle oltre 75.000 iscritte al Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco (-5,2% rispetto al 2011 e +0,2% nell’ultimo anno. A Como le imprese culturali sono diminuite sia nei confronti del 2011 che rispetto al 2019, rispettivamente -5,4% e -5%; a Lecco-6,1% e +1,5%). Como è prima nell’“architettura e design” (Lecco è 2^); da segnalare anche il 7° posto di Lecco nella categoria “videogames e software” e il 9° nella “comunicazione”.
Per visualizzare il rapporto completo CLICCA QUI.
