Alberto Negrini: sconfitti per non essere riusciti a cambiare la visione della città, ma orgogliosi per il consenso alla proposta

“Non siamo soddisfatti di fare opposizione, che si limita a prendere atto dell’azione del governo. In queste elezioni c’è stato lo scontro tra due politiche amministrative, e ha prevalso la continuità in un momento in cui è l’ultima cosa da perseguire”.

Alberto Negrini

C’è grande amarezza nelle parole di Alberto Negrini, candidato sindaco per la guida di Lecco uscito sconfitto dal ballottaggio con Virginio Brivio ottenendo il 45,62% dei voti, contro il 54,38% ottenuto dall’attuale sindaco.
Egli ha raggiunto l’aula consigliare al termine degli scrutini, non negandosi al confronto – e ad una stretta di mano – con il suo avversario.


“Non ci sono rimpianti, solo l’amarezza per non aver ottenuto il risultato che abbiamo perseguito” ha spiegato il commerciante lecchese. “La cosa più importante per noi era cambiare la visione della città, un obiettivo in cui abbiamo fallito. Non è una amarezza personale, anche se mi prendo la colpa essendo io alla guida del gruppo, ma ciò che contava era il peso amministrativo che con una vittoria avremmo ottenuto. Sono stato libero di attuare il nostro progetto, il mio pensiero va ai miei compagni di viaggio, che mi hanno garantito la fiducia e tutto il necessario per concretizzare la mia proposta”.

Virginio Brivio e Alberto Negrini

Alberto Negrini si è detto comunque soddisfatto del risultato ottenuto, nonostante non abbia perseguito una logica di partito. “Non sono un politico e sono estraneo a certe dinamiche, penso che non si debba schierarsi in base all’appartenenza ma sulle idee. Sono orgoglioso di aver portato la mia proposta a un certo tipo di consenso, senza che alcune persone si schierassero necessariamente dalla mia parte”.
Ora il commerciante lecchese promette una opposizione attenta e presente.
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