Virginio Brivio è sindaco di Lecco per il secondo mandato, eletto con il 54,38% dei voti, Alberto Negrini fermo a 45,62%
Virginio Brivio ce l’ha fatta di nuovo: il sindaco uscente è stato riconfermato alla guida della città di Lecco per altri 5 anni.
Ha raccolto il 54,38% delle preferenze, pari a 9.676 voti. Alberto Negrini ha ottenuto il 45,62% delle preferenze, con 8.117 voti.
Classe 1961, ultimo di 6 figli, è sposato e vive a Valmadrera con la moglie Augusta e i figli Luca, Marta e Paolo.
Dopo avere ricoperto l'incarico di assessore provinciale dal 1996 al 2004, è stato eletto Presidente della Provincia di Lecco nel 2004, carica che ha occupato fino al 2009. Nel marzo 2010 è divenuto primo cittadino, carica che manterrà fino al 2020.
Nonostante abbia perso l’appoggio della sinistra ‘’radicale’’, Brivio è riuscito a conquistare ancora una volta la fiducia degli elettori lecchesi.
Un successo importante, ma con un significato diverso dalla vittoria strappata a Roberto Castelli 5 anni fa, quando Brivio si era posto come alternativa a 20 anni di Lega Nord, terminati con la caduta della giunta guidata da Antonella Faggi.
Quella di oggi è invece una promozione a questi ‘’primi’’ 5 anni del Pd alla guida di Lecco. 5 anni difficili, dal punto di vista politico, economico e sociale, dai quali Brivio è riuscito a uscire vincitore, seppur con qualche ammaccatura.
Nonostante un calo di preferenze al primo turno, al ballottaggio il sindaco è riuscito a riconquistare il terreno perduto, con ogni probabilità ottenendo i voti di una fetta eterogenea di elettorato che il 31 maggio si era espresso in favore di altri candidati. Virginio Brivio è riuscito infatti a convincere gli elettori grillini, quelli della “sinistra a sinistra del Pd” (Sel e Rifondazione) che avevano appoggiato Alberto Anghileri e anche una fetta dell’elettorato moderato che aveva votato Bodega al primo turno, come una parte di Comunione e Liberazione .
Con gli alleati di sempre – Appello per Lecco e Vivere Lecco (ex Italia dei Valori) – è riuscito così a resistere alle cannonate di una Lega che in continua espansione, ma anche all’ex borgomastro Lorenzo Bodega, che ha cercato di tornare di nuovo protagonista della vita politica della città. E certamente le destre hanno fatto un gran regalo alla coalizione democratica scendendo in campo senza un candidato unico.
Brivio e il Pd sono riusciti dunque a non perdere l’appoggio di quei cittadini che 5 anni fa hanno creduto nel progetto di riportare la sinistra alla guida del capoluogo. E la vittoria di oggi urla a gran voce che Lecco non vuole riaprire la porta verde dei Lorenzo Bodega, dei Giuseppe Pogliani, delle Antonella Faggi, e di Alberto Negrini.
Virginio Brivio è dunque il 37° Sindaco di Lecco.
Cinque anni non meno difficili di quelli appena trascorsi attendono ora il primo cittadino. Che dovrà fare tesoro di quanto appreso direttamente sul campo in prima linea in questo lustro, per portare a termine quanto non è riuscito a fare nel primo mandato. Aiutato ovviamente dalla sua giunta, di cui si conoscono già i primi due nomi: Simona Piazza (Dal 2010 Vicepresidente del Comitato Provinciale ARCI Lecco e da luglio 2014 membro della Presidenza Nazionale dell’ARCI a Roma) e Stefano Gheza, presidente del Rugby Lecco, che con ogni probabilità sarà assessore allo sport e avrà l’importante compito di dare alla città un centro sportivo nuovo e moderno.
“Il meglio deve ancora venire” cantava Ligabue, frase che è anche lo slogan della campagna elettorale di Brivio. Ora è il momento di dare una risposta alle promesse fatte ai cittadini. E non ci sarà più alcuna scusa per non farlo.
Ha raccolto il 54,38% delle preferenze, pari a 9.676 voti. Alberto Negrini ha ottenuto il 45,62% delle preferenze, con 8.117 voti.
Classe 1961, ultimo di 6 figli, è sposato e vive a Valmadrera con la moglie Augusta e i figli Luca, Marta e Paolo.
Virginio Brivio
Laureato in giurisprudenza, ha lavorato come operatore socio-educativo per il comune di Lecco e poi come funzionario del settore servizi alla persona del comune di Valmadrera.Dopo avere ricoperto l'incarico di assessore provinciale dal 1996 al 2004, è stato eletto Presidente della Provincia di Lecco nel 2004, carica che ha occupato fino al 2009. Nel marzo 2010 è divenuto primo cittadino, carica che manterrà fino al 2020.
Nonostante abbia perso l’appoggio della sinistra ‘’radicale’’, Brivio è riuscito a conquistare ancora una volta la fiducia degli elettori lecchesi.
Un successo importante, ma con un significato diverso dalla vittoria strappata a Roberto Castelli 5 anni fa, quando Brivio si era posto come alternativa a 20 anni di Lega Nord, terminati con la caduta della giunta guidata da Antonella Faggi.
Quella di oggi è invece una promozione a questi ‘’primi’’ 5 anni del Pd alla guida di Lecco. 5 anni difficili, dal punto di vista politico, economico e sociale, dai quali Brivio è riuscito a uscire vincitore, seppur con qualche ammaccatura.
Nonostante un calo di preferenze al primo turno, al ballottaggio il sindaco è riuscito a riconquistare il terreno perduto, con ogni probabilità ottenendo i voti di una fetta eterogenea di elettorato che il 31 maggio si era espresso in favore di altri candidati. Virginio Brivio è riuscito infatti a convincere gli elettori grillini, quelli della “sinistra a sinistra del Pd” (Sel e Rifondazione) che avevano appoggiato Alberto Anghileri e anche una fetta dell’elettorato moderato che aveva votato Bodega al primo turno, come una parte di Comunione e Liberazione .
Con gli alleati di sempre – Appello per Lecco e Vivere Lecco (ex Italia dei Valori) – è riuscito così a resistere alle cannonate di una Lega che in continua espansione, ma anche all’ex borgomastro Lorenzo Bodega, che ha cercato di tornare di nuovo protagonista della vita politica della città. E certamente le destre hanno fatto un gran regalo alla coalizione democratica scendendo in campo senza un candidato unico.
Brivio e il Pd sono riusciti dunque a non perdere l’appoggio di quei cittadini che 5 anni fa hanno creduto nel progetto di riportare la sinistra alla guida del capoluogo. E la vittoria di oggi urla a gran voce che Lecco non vuole riaprire la porta verde dei Lorenzo Bodega, dei Giuseppe Pogliani, delle Antonella Faggi, e di Alberto Negrini.
Virginio Brivio è dunque il 37° Sindaco di Lecco.
Cinque anni non meno difficili di quelli appena trascorsi attendono ora il primo cittadino. Che dovrà fare tesoro di quanto appreso direttamente sul campo in prima linea in questo lustro, per portare a termine quanto non è riuscito a fare nel primo mandato. Aiutato ovviamente dalla sua giunta, di cui si conoscono già i primi due nomi: Simona Piazza (Dal 2010 Vicepresidente del Comitato Provinciale ARCI Lecco e da luglio 2014 membro della Presidenza Nazionale dell’ARCI a Roma) e Stefano Gheza, presidente del Rugby Lecco, che con ogni probabilità sarà assessore allo sport e avrà l’importante compito di dare alla città un centro sportivo nuovo e moderno.
“Il meglio deve ancora venire” cantava Ligabue, frase che è anche lo slogan della campagna elettorale di Brivio. Ora è il momento di dare una risposta alle promesse fatte ai cittadini. E non ci sarà più alcuna scusa per non farlo.
