Lecco: Arma dei Carabinieri in festa per il 201° di fondazione. Cerimonia militare al comando con encomi a Di Matteo e Calì

Rigore militare ma anche passione. La cerimonia svoltasi questa mattina presso il comando provinciale Carabinieri di Corso Carlo Alberto per festeggiare la ricorrenza del 201esimo annuale di Fondazione dell’Arma ha saputo coniugare questi due elementi.

Il ten. col. Rocco Italiano, Comandante provinciale dei carabinieri

Il rigore trasmesso dagli ordini impartiti dal Comandante della Compagnia di Merate, il Capitano Roberto De Paoli, allo schieramento ordinatamente disposto dinnanzi al palchetto delle autorità in rappresentanza di tutti gli uomini e di tutte le donne che prestano il loro servizio nelle 15 stazioni e nei “reparti” afferenti alle due Compagnie di cui si compone il Comando Provinciale.
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E la passione, chiaramente emersa dal discorso tenuto dal Tenente Colonnello Rocco Italiano, che non ha esitato a riprendere la celebre affermazione “lo Stato è il Carabiniere” per evidenziare ancora una volta la prossimità della Benemerita ai cittadini, snocciolando poi, esclusivamente a titolo esemplificativo qualche numero dell’attività condotta nell’ultimo anno dai suoi militari: 47.000 persone controllate, 2.256 autori di reato identificato, oltre 200 soggetti tratti in arresto.



Il Maggiore La Rocca, il ten. col. Italiano, il ten. col. Giuliani e il Capitano De Paoli



Foto di gruppo con i comandanti di stazione

Dati, ha spiegato il comandante provinciale dell’Arma, che testimoniano come il nostro territorio non sia abbandonato a se stesso ma sia invece costantemente presidiato dai Carabinieri, pronti ad operare in sinergia con le altre forze dell’ordine.

Il questore Ioppolo, il presidente della camera di commercio Valassi, il sindaco Brivio e il vice prefetto vicario Terrusi

Brivio, Terrusi, il ten. col Italiano, il presidente della provincia Polano, il procuratore Chiappani e
il comandante provinciale della Guardia di Finanza Loero

Ma la passione per un lavoro sicuramente impegnativo, che richiede sacrifici anche a livello personale e alle famiglie dei militari - come ricordato ancora una volta dal Ten. Col. Italiano – è risultata “palpabile” quando, sul finire della cerimonia, dopo la lettura dei discorsi ufficiali del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale dell’Arma, lo speaker ha scandito le motivazioni che hanno portato all’assegnazione di un encomio a due Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Merate. Il Brigadiere Vincenzo Di Matteo (essente in quanto impegnato in missione di pace in Kossovo) e il carabiniere scelto Gianluca Calì, lo scorso anno non hanno infatti esitato a precipitarsi fuori dall’abitacolo della loro auto di servizio per afferrare al volo un uomo pronto a farla finita sporgendosi dal parapetto del ponte di Paderno.

Il Capitano De Paoli, il carabinieri scelto Calì e il luogotenente Montanari

La premiazione del carabiniere scelto Calì

Un’azione fortuita che ha salvato la vita allo sventurato e che ha dimostrato “plasticamente” la prontezza degli uomini dell’Arma e il loro essere “vedette” da Morterone a Verderio passando per i grandi centri come Lecco città e Calolzio e Merate.  Un’azione che è valsa il riconoscimento attribuito quest’oggi ai due Carabinieri con tanto di “bravi” urlato loro, con riconoscenza e orgoglio, dal Ten. Col. Italiano, dinnanzi a tutto lo schieramento composto da tutti i Comandanti di Stazione della provincia, da militari delle Stazioni in uniforme ordinaria, da carabinieri di quartiere, del servizio navale e sciatori-rocciatori, a fianco dei quali era inoltre presente una rappresentanza del Nucleo di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Lecco, preziosa componente del sistema di protezione civile a disposizione della Prefettura e della Provincia.

Galleria fotografica (75 immagini)


PER LEGGERE IL DISCORSO DEL TEN. COL. ITALIANO, CLICCA QUI
A.M.
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