Mandello: il commento del sindaco uscente Riccardo Mariani
Mandello del Lario ha cambiato colore politico. Dopo un decennio che ha visto protagonista una squadra che guardava al centrosinistra, il paese è ora passato ad una lista civica che, in questa tornata elettorale, ha deciso di puntare su un leader giovane, Riccardo Fasoli, classe 1985. Dopo la sconfitta per soli 18 voti alle elezioni comunali del 2010, il gruppo, nato nel 2005, ha fatto una rimonta straordinaria, arrivando nel 2015 a vincere con un'ampia percentuale: 46,13% contro il 29,71% ottenuto da Grazia Scurria, candidata di "Casa Comune per Mandello Democratica".


Il sindaco uscente Riccardo Mariani
All'indomani della nottata elettorale, abbiamo parlato con l'ex sindaco Riccardo Mariani che ha commentato il ribaltone politico nel paese: "Il gruppo "Il paese di tutti" ha vinto in maniera evidente dopo aver compiuto una campagna elettorale molto forte. Bisogna sapere riconoscere sportivamente il risultato e il dato di realtà. Noi li abbiamo battuti per due volte consecutive, mentre questa volta siamo stati sconfitti in maniera rilevante". Mariani, non più candidato nelle fila di "Casa comune", si è comunque complimentato con lo stesso Fasoli: "Ieri è stato il momento dell'entusiasmo e io stesso ho voluto congratularmi con il candidato eletto. Tuttavia, arriverà ora la seconda fase, quella del governo, in un periodo difficile che tutti conosciamo con il patto di stabilità e gli altri vincoli che ostacolano l'amministrazione di un paese". Su cosa non abbia funzionato nella strategia di "Casa democratica" però, Mariani preferisce ancora non esprimersi: "E' ancora presto per far analisi politiche, mentre è giusto riconoscere la loro vittoria. E' un gesto di correttezza e di onestà intellettuale a cui non si deve mai rinunciare. Per noi la riflessione arriverà invece in una fase successiva". In merito alle prospettive che si aprono ora per Mandello il primo cittadino uscente si è così espresso: "Dal canto nostro faremo un'opposizione attenta e scrupolosa come sempre. "Il paese di tutti" ha presentato un programma elettorale piuttosto ricco: lo misureremo sui fatti. Vedremo se onoreranno le promesse che hanno presentato. Oltre all'onore della vittoria, spetta adesso l'onere del governo".
