Manifesti fascisti in città: rispetto per i morti, ma...

Sono comparsi in città manifesti che invitano a una fiaccolata in ricordo di caduti della Repubblica Sociale. Si tratta di un gruppo di fascisti che uccisero alcuni partigiani a tradimento dopo aver esposto la bandiera bianca e che per questo vennero condannati a morte e fucilati.
Il volantino è firmato da “I camerati” e i simboli raffigurati fanno chiaramente riferimento al regime fascista.
Se il rispetto dei morti non si nega a nessuno non si può non ricordare che si tratta di persone che furono parte di un regime illiberale che uccise persone innocenti, si macchiò della vergogna delle leggi razziali, ci trascinò in una guerra assurda alleandosi con i nazisti e chiuse partiti politici e sindacati.
Rimane incomprensibile come si possano permettere manifestazioni come queste in un Paese, il nostro, che basa il proprio ordinamento sulla costituzione e sull’antifascismo. Se da un lato osserviamo alcune forze politiche che sembra abbiano un’allergia a questa parola, dall’altra non possiamo tollerare gesti e cerimonie di chiaro spirito fascista.
L’apologia del fascismo è reato, è come tale va trattata. Come detto, rispetto per i morti, ma soprattutto rispetto per chi ha lottato dalla parte giusta della storia, per la libertà e la democrazia. Non usiamola per organizzare simili momenti, che di democratico hanno ben poco.
Da quale parte sta la città di Lecco, medaglia d’argento al valor militare per la lotta partigiana, lo ha già dimostrato con la straordinaria partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile.
Cordialmente,
Gruppo AVS - Cambia Lecco,  Anghileri Alberto, Daniele Blaseotto, Emanuele Manzoni, Lorenzo Vassena
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