Lecco: nuovo regolamento per i nidi. "Andiamo incontro alle esigenze delle famiglie"
L’aggiornamento del regolamento dei Nidi comunali e del Centro per le famiglie è stata l’occasione per la commissione III per tornare a confrontarsi su servizi molto importanti e molto apprezzati dalle famiglie e fare il punto sulla loro evoluzione.
Stiamo parlando dell’asilo nido Arca di Noè di via Adamello, del nido Arcobaleno a Pescarenico e del Centro per le famiglie “Dire, fare, giocare” che si trova nella medesima struttura. Come ha ricordato l’assessore Emanuele Manzoni in commissione, si tratta di servizi molto gettonati dalle famiglie: al nido di San Giovanni sono iscritti 72 bambini, a quello di Pescarenico 64, molti dei quali usufruiscono dell’orario prolungato (quello fino alle 17.30) e al Centro per le famiglie sono iscritti 266 nuclei, nonostante l’impietoso calo demografico che sta vivendo la città di Lecco dove oggi nascono 200 bambini all’anno a fronte dei 400 di 15 anni fa.
Come ha spiegato la dirigente Marina Panzeri, il regolamento dei servizi risale al 2017 e da un po’ di tempo dava segnali della necessità di aggiornamento. Le modifiche proposte - che dovranno poi essere approvate dal Consiglio comunale - riguardano il recepimento di alcune normative regionali, il superamento di alcuni aspetti ancora legati alla pandemia, l’adeguamento del linguaggio all’evoluzione pedagogica che hanno avuto i servizi e alcune modifiche che servono per andare incontro alle esigenze delle famiglie che nel corso degli anni sono cambiate e che oggi hanno bisogno della massima flessibilità.
La prima novità riguarda l’articolo 1 dal quale saranno tolti i nomi specifici dei nidi per includere anche il terzo di Bonacina che dovrebbe aprire a mesi, la seconda riguarda la possibilità di cambiare i tempi di frequenza. I nidi comunali prevedono infatti un’ampia gamma di orari di frequenza: tempo pieno (7.30-16.30), tempo pieno prolungato (7.30-17.30), tempo parziale (7.30-13.00), tempo parziale pomeriggio (11.00-16.30), tempo parziale alternato mattina e pomeriggio, tempo parziale prolungato (7.30-14.00), tempo parziale prolungato pomeriggio (11.00-17.30) e tempo parziale prolungato alternato mattina e pomeriggio. Con il regolamento attuale le famiglie possono scegliere un tempo di frequenza e poi cambiarlo una volta nel corso dell’anno scolastico, il nuovo regolamento permetterà di cambiare due volte, non di più per esigenze organizzative visto che al nido bisogna garantire la presenza di un’educatrice ogni sette bambini e ogni cambiamento prevede quindi una riorganizzazione del personale.
Sempre per esigenze organizzative verrà previsto che in caso di mancata comunicazione dell’assenza il buono pasto verrà considerato usufruito e quindi pagato dalle famiglie. Verrà inserito anche nel regolamento la possibilità di utilizzare i buoni orari per un massimo di tre ore al giorno (opzione che già oggi esiste) e la possibilità di nuovi inserimenti verrà prolungata anche oltre il mese di aprile. A tal proposito, anche nel regolamento si parlerà di “ambientamento” e non più di “inserimento”, parola che meglio risponde al lavoro educativo che si fa all’ingresso al nido, e sempre in tema di linguaggio la “caparra” verrà sostituita dalla “tassa di iscrizione”, il “raccordo” con la scuola dell’infanzia diventerà “continuità” e non ci si riferirà più a “bambini disabili” ma a “bambini con disabilità”.
Rispetto alla capienza si propone di lasciare un’indicazione più generica basata su quello che prevede la normativa e in tema di ammissione e lista di attesa si specifica che la graduatoria viene fatta sulla base della data della domanda di iscrizione ma che sono comunque previsti degli inserimenti urgenti su segnalazione della neuropsichiatria infantile e del servizio sociale. Verrà messo il termine di un mese dalla comunicazione della data di inizio della frequenza entro il quale la famiglia deve confermare o meno l’iscrizione e un preavviso scritto in caso di rinuncia entro 15 giorni dal colloquio con la coordinatrice. Verranno contemplate nel nuovo regolamento le varie tipologie di incontri promossi durante l’anno con le famiglie, così come verrà specificato che i servizi sono punti accreditato di “Nati per leggere” e che vengono previsti i percorsi “Guardami giocare”.
Per quanto riguarda il Centro per le famiglie, un servizio che si rivolge alla coppia adulto/bambino, le modifiche riguardano l’eliminazione della lista di attesa, l’obbligo dell’iscrizione da rinnovare ogni anno e la possibilità per i genitori in attesa e i neo-genitori di chiedere tre ingressi gratuiti. Verrà specificato che anche in questo caso sono possibili invii da parte dei servizi specialistici e che sono previsti momenti di accompagnamento delle famiglie sia di gruppo sia individuali.

L'assessore Emanuele Manzoni
Stiamo parlando dell’asilo nido Arca di Noè di via Adamello, del nido Arcobaleno a Pescarenico e del Centro per le famiglie “Dire, fare, giocare” che si trova nella medesima struttura. Come ha ricordato l’assessore Emanuele Manzoni in commissione, si tratta di servizi molto gettonati dalle famiglie: al nido di San Giovanni sono iscritti 72 bambini, a quello di Pescarenico 64, molti dei quali usufruiscono dell’orario prolungato (quello fino alle 17.30) e al Centro per le famiglie sono iscritti 266 nuclei, nonostante l’impietoso calo demografico che sta vivendo la città di Lecco dove oggi nascono 200 bambini all’anno a fronte dei 400 di 15 anni fa.
Come ha spiegato la dirigente Marina Panzeri, il regolamento dei servizi risale al 2017 e da un po’ di tempo dava segnali della necessità di aggiornamento. Le modifiche proposte - che dovranno poi essere approvate dal Consiglio comunale - riguardano il recepimento di alcune normative regionali, il superamento di alcuni aspetti ancora legati alla pandemia, l’adeguamento del linguaggio all’evoluzione pedagogica che hanno avuto i servizi e alcune modifiche che servono per andare incontro alle esigenze delle famiglie che nel corso degli anni sono cambiate e che oggi hanno bisogno della massima flessibilità.
La prima novità riguarda l’articolo 1 dal quale saranno tolti i nomi specifici dei nidi per includere anche il terzo di Bonacina che dovrebbe aprire a mesi, la seconda riguarda la possibilità di cambiare i tempi di frequenza. I nidi comunali prevedono infatti un’ampia gamma di orari di frequenza: tempo pieno (7.30-16.30), tempo pieno prolungato (7.30-17.30), tempo parziale (7.30-13.00), tempo parziale pomeriggio (11.00-16.30), tempo parziale alternato mattina e pomeriggio, tempo parziale prolungato (7.30-14.00), tempo parziale prolungato pomeriggio (11.00-17.30) e tempo parziale prolungato alternato mattina e pomeriggio. Con il regolamento attuale le famiglie possono scegliere un tempo di frequenza e poi cambiarlo una volta nel corso dell’anno scolastico, il nuovo regolamento permetterà di cambiare due volte, non di più per esigenze organizzative visto che al nido bisogna garantire la presenza di un’educatrice ogni sette bambini e ogni cambiamento prevede quindi una riorganizzazione del personale.
Sempre per esigenze organizzative verrà previsto che in caso di mancata comunicazione dell’assenza il buono pasto verrà considerato usufruito e quindi pagato dalle famiglie. Verrà inserito anche nel regolamento la possibilità di utilizzare i buoni orari per un massimo di tre ore al giorno (opzione che già oggi esiste) e la possibilità di nuovi inserimenti verrà prolungata anche oltre il mese di aprile. A tal proposito, anche nel regolamento si parlerà di “ambientamento” e non più di “inserimento”, parola che meglio risponde al lavoro educativo che si fa all’ingresso al nido, e sempre in tema di linguaggio la “caparra” verrà sostituita dalla “tassa di iscrizione”, il “raccordo” con la scuola dell’infanzia diventerà “continuità” e non ci si riferirà più a “bambini disabili” ma a “bambini con disabilità”.
Rispetto alla capienza si propone di lasciare un’indicazione più generica basata su quello che prevede la normativa e in tema di ammissione e lista di attesa si specifica che la graduatoria viene fatta sulla base della data della domanda di iscrizione ma che sono comunque previsti degli inserimenti urgenti su segnalazione della neuropsichiatria infantile e del servizio sociale. Verrà messo il termine di un mese dalla comunicazione della data di inizio della frequenza entro il quale la famiglia deve confermare o meno l’iscrizione e un preavviso scritto in caso di rinuncia entro 15 giorni dal colloquio con la coordinatrice. Verranno contemplate nel nuovo regolamento le varie tipologie di incontri promossi durante l’anno con le famiglie, così come verrà specificato che i servizi sono punti accreditato di “Nati per leggere” e che vengono previsti i percorsi “Guardami giocare”.
Per quanto riguarda il Centro per le famiglie, un servizio che si rivolge alla coppia adulto/bambino, le modifiche riguardano l’eliminazione della lista di attesa, l’obbligo dell’iscrizione da rinnovare ogni anno e la possibilità per i genitori in attesa e i neo-genitori di chiedere tre ingressi gratuiti. Verrà specificato che anche in questo caso sono possibili invii da parte dei servizi specialistici e che sono previsti momenti di accompagnamento delle famiglie sia di gruppo sia individuali.
M.V.