Le iniziative della "Tavola lecchese per la Pace"
La Tavola Lecchese per la Pace aderisce a due importanti iniziative, accomunate dall’appello di Papa Francesco "In cammino per disarmare le parole, disarmare le menti, disarmare la terra".
Una, organizzata da Emergency Brescia, insieme ad altre associazioni, si terrà il prossimo 10 maggio, partendo alle ore 8:45 in corso Zanardelli, a Brescia con direzione la base Nato di Ghedi, per contrastare le logiche militariste e guerrafondaie, contro la politica del riarmo per promuovere una cultura di pace e la sicurezza sociale.
L’altra è una mobilitazione straordinaria contro il genocidio di Gaza, indetta in tutta Italia dal 25 aprile al 9 maggio, con cui la Fondazione Perugia Assisi per la Cultura della Pace invita ad operare a sostegno dell’ultimo appello del Segretario Generale dell’Onu e dei responsabili di OCHA, UNICEF, UNOPS, UNRWA, WFP e OMS. Appello che ci ricorda come Gaza sia un campo di sterminio, un fatto totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia, invitando alla mobilitazione affinché l’Italia agisca con urgenza per salvare i palestinesi a Gaza.
Anche a Lecco, dopo lo svolgimento della Marcia lecchese della pace del 24 maggio, si avvieranno i lavori per la costituzione del “Laboratorio permanente lecchese per la riconversione economica dell’industria bellica”, a seguito del Seminario tenutosi lo scorso 31 marzo presso la Casa sul Pozzo, a Lecco, e che ha visto la partecipazione di 41 persone, alcune a titolo personale ma quasi tutte in rappresentanza di 23 tra Istituzioni, Enti ed Associazioni.
Relatori:
Don Fabio Corazzina (Pax Christi)
Sensibilizzare a una cultura della riconversione, ancora assente in Italia
Carlo Cefaloni (Movimento dei Focolari. Giornalista di Città nuova)
La necessità di una diversa politica industriale in Italia ed in Europa: le esperienze del just transition fund, Sulcis Iglesiente, Taranto e l’Ilva, Torino e il Polo di Cameri.
Duccio Facchini (Direttore Altra Economia)
Dati sulla produzione ed il commercio di armi nel lecchese
Giovanni Mori (ingegnere ambientale, giornalista ambientale, già portavoce di Fridays for Future)
Proposte fattibili/esempi concreti di riconversione industriale
Dall’ascolto delle relazioni e dall’esame delle risposte che le/i partecipanti hanno fornito ad un questionario conoscitivo che era stato somministrato prima dell’avvio del seminario, come Tavola abbiamo deciso di avviare anche sul nostro territorio, così come già avvenuto in altre parti d’Italia (Torino, Sulcis Iglesiente, etc.) un Laboratorio per approfondire e strutturare la conoscenza di quanto e dove ci siano produzioni direttamente e/o indirettamente riconducibili al settore degli armamenti, costruire proposte sostenibili per la riconversione al civile con progetti sul nostro territorio, avanzare proposte per indurre la politica a ottenere finanziamenti pubblici (PNRR, Fondi Europei e Regionali), collegarsi ad altre riconversioni (quali, ad esempio, quelle indotte dalla transizione ecologica).
Il Laboratorio sarà attivato a partire dalle disponibilità emerse a seguito del Seminario, ma senza chiudersi ad ulteriori contributi che emergeranno (e che andremo a cercare) durante un lavoro che sarà improntato al metodo della progettazione partecipata, cercando un forte coinvolgimento del territorio ed evitando ogni autoreferenzialità.
Una, organizzata da Emergency Brescia, insieme ad altre associazioni, si terrà il prossimo 10 maggio, partendo alle ore 8:45 in corso Zanardelli, a Brescia con direzione la base Nato di Ghedi, per contrastare le logiche militariste e guerrafondaie, contro la politica del riarmo per promuovere una cultura di pace e la sicurezza sociale.
L’altra è una mobilitazione straordinaria contro il genocidio di Gaza, indetta in tutta Italia dal 25 aprile al 9 maggio, con cui la Fondazione Perugia Assisi per la Cultura della Pace invita ad operare a sostegno dell’ultimo appello del Segretario Generale dell’Onu e dei responsabili di OCHA, UNICEF, UNOPS, UNRWA, WFP e OMS. Appello che ci ricorda come Gaza sia un campo di sterminio, un fatto totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia, invitando alla mobilitazione affinché l’Italia agisca con urgenza per salvare i palestinesi a Gaza.
Anche a Lecco, dopo lo svolgimento della Marcia lecchese della pace del 24 maggio, si avvieranno i lavori per la costituzione del “Laboratorio permanente lecchese per la riconversione economica dell’industria bellica”, a seguito del Seminario tenutosi lo scorso 31 marzo presso la Casa sul Pozzo, a Lecco, e che ha visto la partecipazione di 41 persone, alcune a titolo personale ma quasi tutte in rappresentanza di 23 tra Istituzioni, Enti ed Associazioni.
Relatori:
Don Fabio Corazzina (Pax Christi)
Sensibilizzare a una cultura della riconversione, ancora assente in Italia
Carlo Cefaloni (Movimento dei Focolari. Giornalista di Città nuova)
La necessità di una diversa politica industriale in Italia ed in Europa: le esperienze del just transition fund, Sulcis Iglesiente, Taranto e l’Ilva, Torino e il Polo di Cameri.
Duccio Facchini (Direttore Altra Economia)
Dati sulla produzione ed il commercio di armi nel lecchese
Giovanni Mori (ingegnere ambientale, giornalista ambientale, già portavoce di Fridays for Future)
Proposte fattibili/esempi concreti di riconversione industriale
Dall’ascolto delle relazioni e dall’esame delle risposte che le/i partecipanti hanno fornito ad un questionario conoscitivo che era stato somministrato prima dell’avvio del seminario, come Tavola abbiamo deciso di avviare anche sul nostro territorio, così come già avvenuto in altre parti d’Italia (Torino, Sulcis Iglesiente, etc.) un Laboratorio per approfondire e strutturare la conoscenza di quanto e dove ci siano produzioni direttamente e/o indirettamente riconducibili al settore degli armamenti, costruire proposte sostenibili per la riconversione al civile con progetti sul nostro territorio, avanzare proposte per indurre la politica a ottenere finanziamenti pubblici (PNRR, Fondi Europei e Regionali), collegarsi ad altre riconversioni (quali, ad esempio, quelle indotte dalla transizione ecologica).
Il Laboratorio sarà attivato a partire dalle disponibilità emerse a seguito del Seminario, ma senza chiudersi ad ulteriori contributi che emergeranno (e che andremo a cercare) durante un lavoro che sarà improntato al metodo della progettazione partecipata, cercando un forte coinvolgimento del territorio ed evitando ogni autoreferenzialità.

Date evento
sabato, 10 maggio 2025
sabato, 24 maggio 2025