Valmadrera: 30 anni di C.R.I., una bella storia di solidarietà
La prima data da segnare sul calendario è quella di domenica 27 aprile. È con un momento aperto a tutta la cittadinanza che la Croce Rossa di Valmadrera festeggerà il proprio 30° anniversario di fondazione, ripercorrendo con una mostra fotografica e un video una lunga storia di impegno quotidiano al servizio degli altri, ma solo dopo aver ringraziato, anche nella preghiera, tutti i volontari che ne sono stati protagonisti, dedicando tempo ed energie a una nobile causa senza mai chiedere nulla in cambio.
Un'avventura, quella della CRI, iniziata già nel 1994. A raccontarcene le origini è stato il primo presidente Paolo Ferretti, rimasto in carica per un decennio abbondante, che figura tra i soci fondatori insieme a Giulio Oreggia, Carlo Colombo, Francesco Rondinelli, Pasquale Prochilo e Giancarlo Sandionigi, tutti operativi anche tuttora a vario titolo.
L'anno si sta ormai avviando alla conclusione quando il sindaco Nicola Perego chiede al Comitato di Lecco la possibilità di aprire una sede anche a Valmadrera, proponendo due locali al piano rialzato dell'Opera Pia in via Manzoni.
Il 1° febbraio successivo viene quindi deliberata la costituzione di un distaccamento della CRI di Galbiate, che comincia ufficialmente la propria attività il 25 marzo 1995 nominando come responsabile Carlo Colombo, in attesa della sua nomina formale quale delegato.
Per poter effettuare i servizi di emergenza e i trasporti sociali, compresi quelli dei pazienti in dialisi, vengono quindi messe a disposizione "in prestito" un'ambulanza e un'auto, ma solo in via temporanea; nel maggio 1996, infatti, lo stesso Ferretti viene incaricato di organizzare una raccolta fondi per l'acquisto di mezzi di proprietà, oltre ad attrezzature, equipaggiamenti vari, arredi e tutto il necessario per l'allestimento a pieno regime della nuova sede, con il coinvolgimento attivo di altre associazioni di Valmadrera, Civate, Malgrate e Oliveto Lario.
Vengono quindi promosse feste popolari e sottoscrizioni, ma a colpire è soprattutto la generosità di un cittadino privato, Costante Rusconi, che per iniziare dona subito un'ambulanza Ducato, poi ancora una Fiat Punto, un altro mezzo di soccorso e diversi arredi ed elettrodomestici per la sede, offrendo inoltre di tasca sua le cene sociali. La raccolta fondi, intanto, consente di acquistare un'altra ambulanza. Necessaria, perché dopo il primo corso di formazione, organizzato a Civate con un record di iscritti, il numero di volontari della Delegazione CRI di Valmadrera aumenta sempre di più, imponendo anche una diversa logistica: il Comune, con il sindaco Antonio Rusconi, mette dunque a disposizione una nuova sede, invitando all'inaugurazione l'Onorevole Maria Pia Garavaglia, allora responsabile della Croce Rossa a livello nazionale.
"Nel 1999 molti nostri volontari hanno iniziato a mobilitarsi per l'emergenza dei profughi dal Kosovo, prima direttamente sul posto e poi anche presso il campo allestito a Sala al Barro per circa un anno" ci ha raccontato ancora Ferretti, citando un momento particolarmente significativo della storia trentennale della squadra di"giubbe rosse" valmadreresi, divenuta Comitato locale con autonomia amministrativa e contabile nel marzo 2003. Sempre ventidue anni fa, nel mese di settembre, la CRI riceve inoltre la visita del presidente del Gabon, di passaggio in Italia, a cui dona due ambulanze usate, per sopperire a una situazione di urgente bisogno del Paese africano. Risale al 2005, invece, il trasferimento definitivo nell'attuale sede di via Manzoni, dove poi viene eletto come presidente Giulio Oreggia.
Quest'ultimo è stato sostituito circa un anno fa da Michela Isella, ora alla guida di un gruppo sempre più "vivo" e solido, che può contare su 103 volontari in totale tra quelli effettivamente attivi per l'emergenza-urgenza (e/o nei servizi di trasporto secondario, nonché di assistenza a manifestazioni ed eventi sportivi) e quelli invece a disposizione in sede tra il centralino e gli uffici amministrativi. Un team ben rodato, che negli ultimi tempi ha superato anche la "tempesta" del Covid, rimanendo sempre in prima linea nonostante tutte le difficoltà del momento, e che da trent'anni continua a portare avanti la propria missione di vicinanza e sostegno alla comunità locale.
"Spesso nell'immaginario comune la CRI è solo "ambulanza", ma in realtà è molto di più. È per questo che chiunque, potenzialmente, può darci una mano, in vari modi" ha sottolineato la presidente, cogliendo dunque l'occasione per ricordare che la Croce Rossa è sempre alla ricerca di nuovi volontari (a tal proposito, dopo l'estate dovrebbe essere organizzato un nuovo corso di formazione per chi è interessato ad avvicinarsi a questa realtà). "Intanto – ha proseguito – invitiamo tutti a venirci a trovare ai nostri eventi per il 30° anniversario, che uniranno momenti all'insegna della tradizione e del ricordo ad altri di vera e propria festa".
Come anticipato, si comincerà domenica 30 aprile con la Messa delle 10.30 nella Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate, dedicata a tutti i volontari, a cui seguirà alle 11.45 l'apertura della mostra fotografica, con la proiezione di un video, presso il Centro culturale Fatebenefratelli, dove sarà anche offerto un rinfresco. Super festa, poi, sabato 31 maggio al Centro sportivo Baselone di Civate, che ospiterà un torneo di beach volley, iniziative per i più piccoli alla scoperta del mondo della CRI (ma anche di altre realtà "amiche" come il Soccorso Alpino e i Vigili del Fuoco), nonché simulazioni di rianimazione cardiopolmonare; gran finale con un concerto di DJ Fargetta, a partire dalle 21.00.
E le sorprese potrebbero non essere finite qui... Ma per questo non rimane che avere un po' di pazienza, quella che non manca mai agli instancabili e fondamentali volontari della CRI.





Paolo Ferretti e Giulio Oreggia, ai lati di un volontario







B.P.
Date evento
domenica, 27 aprile 2025
sabato, 31 maggio 2025