Lecco: in poche ore 13 parti, martedì 'baby boom' al Manzoni
Uno dopo l'altro, di buon ritmo e – per fortuna – senza intoppi. Sei già di notte, gli altri sette quasi tutti tra le 8 e le 11 del mattino, in tre ore “di fuoco”, dunque, per la Struttura: il 15 aprile 2025 resterà una data cerchiata in rosso sul calendario dell'Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Manzoni di Lecco. Nell'arco di 24 ore, al primo piano del nosocomio di via dell'Eremo sono venuti al mondo la bellezza di tredici bimbi, contro una media giornaliera di cinque parti in capo a una giornata.
Un “evento” - indubbiamente casuale, essendo soltanto un piccino nato con cesareo elettivo, quindi già programmato – che lascia ben sperare in un periodo storico in cui termini come “inverno demografico” e “culle vuote” sono un po' sulla bocca di tutti gli analisti, pur in un contesto, come quello lecchese dove, tutto sommato, complice anche l'immigrazione, la natalità ancora tiene, come attestato dai 1892 parti del 2024 al Manzoni.
“Tra gennaio e febbraio abbiamo registrato un piccolo decremento rispetto all'anno scorso, ma a marzo abbiamo chiuso con 150 parti contro i 128 del 2024, dunque in ripresa e, a ieri, 17 aprile, siamo già ad altri 82 parti quando a aprile 2024 erano stati 136 in tutto” racconta Karin Angeli, coordinatrice ostetrica, traducendo in numeri un lavoro che, per sua stessa definizione, è “impegno quotidiano”. “Tredici parti non solo la normalità, ma abbiamo cercato di dare il massimo come in tutte le altre giornate” aggiunge anche in riferimento al 15 aprile, quando effettivamente tutto lo staff è stato chiamato a uno sforzo aggiuntivo, sostenuto riadattando la gestione degli spazi – le sale quelle sono, quindi si è reso necessario liberarle più velocemente, garantendo comunque a tutte le neo mamme lo “standard” del servizio normalmente offerto – e con il gioco di squadra, schierando “sul campo” anche ostetriche destinate in quel momento ad altra attività.
“Abbiamo buona capacità di adattamento” spiega ancora la responsabile, in riferimento al suo staff composto da 41 colleghe (con ulteriori 4 impiegate specificatamente sull'area ambulatoriale). Sei le presenze per turno, tra sala parto, pronto soccorso e reparto di degenza. A cui si aggiunge il personale medico, con due “strutturati” sempre presenti, affiancati anche da uno specializzando, come aggiunge la dottoressa Roberta Tironi, Responsabile della Struttura Semplice Fisiopatologia Ostetrica e Diagnosi prenatale, riconoscendo però quell'autonomia ostetrica propria di Lecco e dunque sottolineando come la gestione delle gravidanze e poi delle nascite “fisiologiche” sia demandata proprio alle ostetriche. “Quelli del 15 aprile sono stati tutti “bei parti”: quando la natura fa il suo corso, è solo questione di dare disponibilità ad accogliere e seguire poi così tante donne insieme. Anche questa settimana il trend delle nascite è stato discreto” aggiunge ancora la dottoressa, attestando la crescita rispetto al primo bimestre dell'anno, senza dimenticare di sottolineare come nel tempo sia aumentato anche il carico per ciò che attiene la patologia ostetrica della gravidanza, con due ambulatori ogni giorno dedicati anche a questo. Un bell'impegno per una Struttura votata a celebrare, di giorno in giorno, la vita, con piacevoli “eccessi” come il baby boom di martedì!
Un “evento” - indubbiamente casuale, essendo soltanto un piccino nato con cesareo elettivo, quindi già programmato – che lascia ben sperare in un periodo storico in cui termini come “inverno demografico” e “culle vuote” sono un po' sulla bocca di tutti gli analisti, pur in un contesto, come quello lecchese dove, tutto sommato, complice anche l'immigrazione, la natalità ancora tiene, come attestato dai 1892 parti del 2024 al Manzoni.

Parte delle Ostetriche dell'Ospedale Manzoni in una foto scattata lo scorso anno in occasione della giornata nazionale a loro dedicata. Prima a sinistra Karin Angeli
“Tra gennaio e febbraio abbiamo registrato un piccolo decremento rispetto all'anno scorso, ma a marzo abbiamo chiuso con 150 parti contro i 128 del 2024, dunque in ripresa e, a ieri, 17 aprile, siamo già ad altri 82 parti quando a aprile 2024 erano stati 136 in tutto” racconta Karin Angeli, coordinatrice ostetrica, traducendo in numeri un lavoro che, per sua stessa definizione, è “impegno quotidiano”. “Tredici parti non solo la normalità, ma abbiamo cercato di dare il massimo come in tutte le altre giornate” aggiunge anche in riferimento al 15 aprile, quando effettivamente tutto lo staff è stato chiamato a uno sforzo aggiuntivo, sostenuto riadattando la gestione degli spazi – le sale quelle sono, quindi si è reso necessario liberarle più velocemente, garantendo comunque a tutte le neo mamme lo “standard” del servizio normalmente offerto – e con il gioco di squadra, schierando “sul campo” anche ostetriche destinate in quel momento ad altra attività.

Una delle sale parto della struttura
“Abbiamo buona capacità di adattamento” spiega ancora la responsabile, in riferimento al suo staff composto da 41 colleghe (con ulteriori 4 impiegate specificatamente sull'area ambulatoriale). Sei le presenze per turno, tra sala parto, pronto soccorso e reparto di degenza. A cui si aggiunge il personale medico, con due “strutturati” sempre presenti, affiancati anche da uno specializzando, come aggiunge la dottoressa Roberta Tironi, Responsabile della Struttura Semplice Fisiopatologia Ostetrica e Diagnosi prenatale, riconoscendo però quell'autonomia ostetrica propria di Lecco e dunque sottolineando come la gestione delle gravidanze e poi delle nascite “fisiologiche” sia demandata proprio alle ostetriche. “Quelli del 15 aprile sono stati tutti “bei parti”: quando la natura fa il suo corso, è solo questione di dare disponibilità ad accogliere e seguire poi così tante donne insieme. Anche questa settimana il trend delle nascite è stato discreto” aggiunge ancora la dottoressa, attestando la crescita rispetto al primo bimestre dell'anno, senza dimenticare di sottolineare come nel tempo sia aumentato anche il carico per ciò che attiene la patologia ostetrica della gravidanza, con due ambulatori ogni giorno dedicati anche a questo. Un bell'impegno per una Struttura votata a celebrare, di giorno in giorno, la vita, con piacevoli “eccessi” come il baby boom di martedì!
A.M.