Lecco, sessantenne circuito e lasciato col conto in rosso: in Aula ricostuita l'indagine

E' entrato nel vivo stamani in Tribunale a Lecco il procedimento penale a carico di L.M.V., classe 1977, chiamata a rispondere dei reati di circonvenzione di incapace, appropriazione indebita, sostituzione di persona e indebito utilizzo di carte di credito.
Secondo le indagini della Questura cittadina, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecco, l'imputata avrebbe infatti ''circuito'' un sessantenne lecchese - costituitosi parte civile - cagionandogli importanti danni patrimoniali per un valore complessivo di 200mila euro circa. Rinviata a giudizio nell'ottobre 2024 dall'allora GUP Nora Lisa Passoni, il processo si è nel frattempo incardinato dinnanzi al giudice in ruolo monocratico Martina Beggio; l'imputata ha scelto infatti di affrontare il dibattimento, senza avvalersi di eventuali riti alternativi, evidentemente pronta a dimostrare la propria estraneità ai fatti in contestazione.
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Pesante tuttavia il quadro accusatorio a suo carico, sintetizzato stamani in avvio di udienza dall'ispettore Stefania Cusatis, in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Lecco. Proprio qui, il 17 marzo 2023, la parte offesa si era presentata - insieme ai propri familiari e ad un'assistente sociale - al culmine di una situazione ''fisica, psicologica ed economica'' divenuta insostenibile. Oltre ai maltrattamenti fisici e verbali che avrebbe subito dall'imputata, il sessantenne aveva depositato un estratto conto bancario che risultava in rosso ''nonostante percepisse 1700 euro al mese e avesse un regolare contratto di assunzione a tempo indeterminato''.
''Abbiamo confermato la situazione dichiarata'' ha detto l'ispettore Cusatis, specificando che dall'attività di indagine erano emerse ''diverse spese addebitate sul suo conto corrente, molte delle quali non sapeva giustificare''.
Tra le più eclatanti, una rata di 800 euro mensili per il pagamento di un'auto di lusso intestata all'imputata, la donna che la stessa parte offesa aveva denunciato; ma anche ''uscite'' riconducibili a richieste di finanziamento per altri beni.
Secondo la versione resa dal lecchese, la conoscenza instaurata con la donna - per via dell'attività di cartomante che quest'ultima pare svolgesse - era sfociata in una sorta di amicizia. La parte civile aveva acconsentito a darle ospitalità nella propria residenza cittadina; peccato che dopo un primo periodo, l'imputata avrebbe cominciato a dettare regole e condizioni, come se fosse ''di troppo'' nella sua stessa abitazione.
Una situazione degenerata a tal punto che l'uomo sarebbe stato costretto a trovare sistemazione nella propria cantina, come accertato anche da documentazione fotografica prodotta.
Stando sempre al racconto fornito in aula dall'operante, al conto corrente intestato alla parte offesa erano collegate diverse carte di credito; l'uomo invece, avrebbe avuto in uso soltanto una prepagata sulla quale venivano caricate poche decine di euro.
''Quando è venuto a presentare denuncia, non era la persona che vede oggi'' ha aggiunto l'ispettore Cusatis riferendosi alla parte civile, presente in aula accanto al proprio legale, l'avvocato Alessandra Carsana. ''Pesava 56 chili, viveva in cantina e mangiava un solo pasto al giorno. Viveva dei ticket del lavoro. Era confuso, dimagrito, spaventato''.
L'istruttoria è proseguita con le escussioni degli altri testi dell'accusa; fra questi il dottor Mario Lanfranconi, psichiatra e psicoterapeta, al quale la Procura ha conferito un incarico finalizzato ad accertare le capacità cognitive della parte offesa. A questo proposito il professionista ha riferito di aver riscontrato nel sessantenne - a seguito di colloqui - una disabilità intellettiva lieve e fragilità psichica, oltre a limiti nella gestione di alcune dinamiche relazionali. ''Aveva condotto una vita nell'ordinarietà fino a quello che è successo'' ha spiegato il dottor Lanfranconi, ritenendo il lecchese ''facilmente condizionabile e manipolabile'' a livello affettivo. Avendolo peraltro visitato nell'immediatezza dei fatti, appariva ''mortificato, affranto e impaurito dalla situazione''.
Una lunga udienza quella odierna, alla quale non ha preso parte l'imputata, aggiornata a inizio estate per l'escussione degli altri testi in lista. 
G.C.
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