La Calcio Lecco incontra la Casa Circondariale: amichevole allo stadio
Giornata all'insegna dell'inclusione sociale ieri pomeriggio al Rigamonti-Ceppi. Sul sintetico dello stadio cittadino si è disputata la partita amichevole tra una squadra composta da staff tecnico, dipendenti e collaboratori della Calcio Lecco 1912 e una rappresentanza della Casa Circondariale di Pescarenico, con detenuti e staff della Polizia Penitenziaria. La gara è terminata con il successo per 4-1 della delegazione bluceleste, ma il valore simbolico dell'evento ha travalicato l'aspetto sportivo.



“Abbiamo dato ulteriore testimonianza di quanto come società vogliamo essere vicini al territorio e alle persone”, ha dichiarato il vice-presidente Francesco Aliberti, che ha capitanato la squadra.


“La partita di oggi è un evento straordinario” ha aggiunto Luisa Mattina, direttrice della Casa Circondariale di Pescarenico, “perché ci insegna come lo sport sia strumento di inclusione sociale e permetta di andare oltre i ruoli che ciascuno ha nella vita di tutti i giorni”.



Sugli spalti erano presenti le istituzioni cittadine, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, autorità e diversi giocatori blucelesti, insieme alla dirigenza della Calcio Lecco (il ds Antonio Minadeo ha capitanato la squadra della Casa Circondariale) e allo stesso presidente Aniello Aliberti.



“Abbiamo dato ulteriore testimonianza di quanto come società vogliamo essere vicini al territorio e alle persone”, ha dichiarato il vice-presidente Francesco Aliberti, che ha capitanato la squadra.


“La partita di oggi è un evento straordinario” ha aggiunto Luisa Mattina, direttrice della Casa Circondariale di Pescarenico, “perché ci insegna come lo sport sia strumento di inclusione sociale e permetta di andare oltre i ruoli che ciascuno ha nella vita di tutti i giorni”.



Sugli spalti erano presenti le istituzioni cittadine, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, autorità e diversi giocatori blucelesti, insieme alla dirigenza della Calcio Lecco (il ds Antonio Minadeo ha capitanato la squadra della Casa Circondariale) e allo stesso presidente Aniello Aliberti.
