Lecco: i Giovani Imprenditori in UK, grande accoglienza e 'contatti'
Dopo la visita di Re Carlo e della Regina Camilla in Italia, quella dei Giovani Imprenditori lecchesi in UK. In una sorta di avvicendamento con i reali, dal 9 al 12 aprile, 14 componenti del Gruppo – uno dei quali appena ventenne – hanno preso parte al business trip organizzato da Confindustria Lecco e Sondrio sulla scia delle precedenti esperienze a Bruxelles, Roma e Stoccarda.
Se lo scorso anno, però, in Germania, il focus era stato monotematico ed in particolare sul settore dell'automotive, per la study visit 2025 si è optato per andare a indagare, direttamente in loco, il punto di vista di chi fa impresa fuori dall'Unione Europea, soffermandosi suoi limiti imposti dalla Brexit, ma anche su come le realtà inglesi stiano cercano un approccio per trarre beneficio dalla situazione, come argomentato da Alessandro Goretti, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Lecco e Sondrio, entusiasta per la buona riuscita della proposta.
E come lui gli altri partecipanti, a cominciare da Riccardo Addis (sorpreso, in positivo, dall'apertura dimostrata dalle società ospitanti) e da Luca Agostoni (pronto a evidenziare come quasi ovunque in posizioni apicali siano stati incontrati connazionali, con un livello di formazione altissimo). 
Brighton il punto di partenza dell'avventura in UK dei Giovani Imprenditori nostrani, che di tappa in tappa, hanno spaziato nel sud est del Paese, arrivando poi a Londra, per una serie di incontri anche nella City. Chiara la mission: “osservare la cultura imprenditoriale anglosassone, più orientata al rischio, all'automazione e al “go to mark” veloce” ha chiarito ancora Goretti, sottolineando anche lo scambio di “biglietti da visita”, con la possibilità dunque che da cosa nasca cosa anche a livello di opportunità di interscambio, non solo conoscitivo. Nel mentre non sono già mancati confronti tra i partecipanti, con il business trip indubbiamente anche momento per cementificare il Gruppo stesso.
L'attenzione alla sostenibilità una delle caratteristiche che più ha colpito gli italiani, rilevando anche un minor “campanilismo” e un minor peso della burocrazia, almeno come percezione dei loro interlocutori. Senza considerare che lo “sbagliare” nella cultura locale non è considerato un demerito ma, al contrario, “fa quasi curriculum”.
L'azienda vitivinicola Ridgeview Wine Estate (Hassocks) la prima realtà visitata, attratta dal nostro metodo classico ma in cerca anche di una produzione con una identità propria; passaggio poi alla Ricardo Plc (Shoreham-by-sea), colosso da 3.000 “colleghi”, capace di “incuriosire” con un dispositivo carbon catcher; il Gruppo è stato poi accolto da un altro italiano alla Ruhrpumpen UK Ltd (Lancing), società con diversi fornitori nel Nord del nostro Paese; “emozionante” la visita alla camera bianca e alla stanza di controllo della Surrey Satellite Technology - Gruppo Airbus Defence and Space (Guildford) per poi conoscere dal vivo anche una società a conduzione famigliare come la Kewell Converters Ltd (Edenbridge), le cui commesse, per il 15%, derivano dalla pubblica amministrazione e dalla difesa.
Con l'arrivo a Londra, grazie a Federica Lombardi, la vicepresidente del Gruppo, i 14 Giovani Imprenditori hanno potuto accedere alla sede centrale della Howden Group, uno dei maggiori player di brokeraggio assicurativo. Non sono infine mancati incontri presso l’Istituto per il Commercio Estero - ICE e l’Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom (Mayfair).
A precedere il business trip, un incontro propedeutico, la settimana prima della partenza, come sottolineato dal Segretario del Gruppo Riccardo Confalonieri, con il Consolato che ha introdotto gli associati a tutto ciò che il Governo inglese fa per far sì che le imprese italiane investano in UK.
“Abbiamo anche sfatato due cliché: abbiamo mangiato bene e per quattro giorni c'è stato il sole” la sua chiosa simpatica, condividendo la soddisfazione del Presidente e degli altri compagni di avventura, anche per il processo di “rielaborazione” avviato. Insomma, una study visit di cui si parlerà ancora.

Il Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Lecco e Sondrio Alessandro Goretti
Se lo scorso anno, però, in Germania, il focus era stato monotematico ed in particolare sul settore dell'automotive, per la study visit 2025 si è optato per andare a indagare, direttamente in loco, il punto di vista di chi fa impresa fuori dall'Unione Europea, soffermandosi suoi limiti imposti dalla Brexit, ma anche su come le realtà inglesi stiano cercano un approccio per trarre beneficio dalla situazione, come argomentato da Alessandro Goretti, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Lecco e Sondrio, entusiasta per la buona riuscita della proposta.

Riccardo Addis, Luca Agostoni, Alessandro Goretti e Riccardo Confalonieri

Alcune immagini delle visite (QUI la presentazione completa)
Brighton il punto di partenza dell'avventura in UK dei Giovani Imprenditori nostrani, che di tappa in tappa, hanno spaziato nel sud est del Paese, arrivando poi a Londra, per una serie di incontri anche nella City. Chiara la mission: “osservare la cultura imprenditoriale anglosassone, più orientata al rischio, all'automazione e al “go to mark” veloce” ha chiarito ancora Goretti, sottolineando anche lo scambio di “biglietti da visita”, con la possibilità dunque che da cosa nasca cosa anche a livello di opportunità di interscambio, non solo conoscitivo. Nel mentre non sono già mancati confronti tra i partecipanti, con il business trip indubbiamente anche momento per cementificare il Gruppo stesso.




“Abbiamo anche sfatato due cliché: abbiamo mangiato bene e per quattro giorni c'è stato il sole” la sua chiosa simpatica, condividendo la soddisfazione del Presidente e degli altri compagni di avventura, anche per il processo di “rielaborazione” avviato. Insomma, una study visit di cui si parlerà ancora.
