Olginate: in mostra la storia ''taciuta'' degli Jägerstätter
"Per ritornare felicemente a riva non ci resta che nuotare controcorrente". È una delle frasi di Franz Jägerstätter (1907-1943) che campeggiano a caratteri cubitali sui pannelli della mostra allestita da ieri, venerdì 11 aprile, nella Chiesa parrocchiale di Olginate, quale "guida" per vivere appieno la Quaresima e in particolare la Settimana Santa.
L'esposizione è stata portata in paese per volere di don Matteo Gignoli, Prevosto della Comunità pastorale di San Giacomo e Sant'Agnese che riunisce anche le parrocchie di Garlate e Pescate: realizzata in occasione del Meeting di Rimini 2024 di Comunione e Liberazione, è stata poi materialmente allestita in Chiesa da alcuni volontari che, dopo l'apertura nella serata di ieri, si sono messi a disposizione anche per una serie di visite guidate su prenotazione nei prossimi giorni, in attesa della Pasqua.

"Franz e Franziska, non c'è amore più grande": questo il titolo completo della mostra, che ripercorre la vicenda umana d'amore e di lotta di due contadini nel piccolo villaggio austriaco di Sankt Radegund nella prima metà del Novecento. È il racconto - per lunghi tratti condotto in prima persona - di un giovane di belle speranze per il quale le bevute con gli amici, le corse sulle moto, le feste da ballo e le avventure con le ragazze del paese erano tutto, fino all'incontro con Franziska. Ma è anche la storia del loro avvicinamento a Cristo, della scoperta della bellezza del matrimonio, della gioia di una fede vissuta come pienezza di vita, anche quando l'arrivo del nazismo e la guerra di Hitler travolgeranno tutto.

Franz e Franziska, comprendendo bene la portata anticristiana di quanto stava accadendo e certi che lottare per lo Stato nazionalsocialista sarebbe stato contrario alla loro coscienza, decideranno infatti di "nuotare controcorrente", verso la fonte di quella gioia che avevano ormai conosciuto come senso ultimo della loro esistenza, convinti di non poter né voler essere "una rotella di un ingranaggio criminale".

Per la sua opposizione al regime, per la sua scelta di non combattere per la causa nazista e di non tradire la propria fede di cattolico credente, lui sarà condotto alla ghigliottina - secondo una sentenza poi eseguita il 9 agosto 1943 -, dopo aver trascorso un periodo nella prigione militare per gli indagati di Linz e aver ribadito l'intenzione di obiettare a Berlino-Tegel. Ma l'unione con Franziska è più forte della morte, tanto che lei ne difenderà la memoria fino all'età di cento anni, potendo assistere, nel 2007, alla sua beatificazione, dopo un lungo iter iniziato nell'ottobre 1997 e portato a termine da Manfred Scheuer, poi Vescovo di Linz.

"L'esperienza di vita di Franz e Franziska - a lungo taciuta perché scomoda e controversa, non diversamente da quanto accaduto a tanti altri oppositori del regime di cui infatti non si parla - ci mette di fronte ad alcune di quelle eterne domande che a volte si cerca di dimenticare: per cosa vale la pena vivere e per cosa vale la pena morire? Inoltre, ci ripropone un quesito sul significato dell'essere cristiani, fino alla possibilità estrema del martirio, pur non essendo una storia che si esaurisce in un contesto di religione e fede, ma piuttosto va ad abbracciare dimensioni sulle quali tutti possono riflettere" ci hanno spiegato i parrocchiani - con lo "zoccolo duro" composto da garlatesi - che hanno contribuito all'allestimento della mostra, che ieri sera è stata "sfruttata" da don Matteo Gignoli e don Andrea Mellera per una Via Crucis organizzata all'interno della stessa Chiesa di Sant'Agnese, con il filo conduttore di alcuni scritti di Franz impressi anche sui pannelli in esposizione.

Il percorso è suddiviso in quattro sezioni, nelle quali viene raccontata la vita dei coniugi Jägerstätter attraverso testi, foto storiche dell'Archivio Diocesano di Linz, estratti del film "The Hidden Life" di Terence Malick e un video finale realizzato appositamente per la mostra con le interviste alla figlia Maria, alla biografa Erna Punz e al Vescovo di Linz, Postulatore della Causa di Beatificazione. Cuore dell'allestimento è la ricostruzione della casa della coppia, il focolare domestico, al quale i due guardano come punto di luce e di speranza.

La mostra sarà visitabile nei giorni feriali dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (al sabato fino alle 17.00), oltre alla domenica dalle 15.00 alle 17.00. Per ulteriori informazioni e per prenotare eventuali tour guidati è possibile scrivere all'indirizzo parrocchia.olginate@gmail.com o contattare il numero 333.7219485.


"Franz e Franziska, non c'è amore più grande": questo il titolo completo della mostra, che ripercorre la vicenda umana d'amore e di lotta di due contadini nel piccolo villaggio austriaco di Sankt Radegund nella prima metà del Novecento. È il racconto - per lunghi tratti condotto in prima persona - di un giovane di belle speranze per il quale le bevute con gli amici, le corse sulle moto, le feste da ballo e le avventure con le ragazze del paese erano tutto, fino all'incontro con Franziska. Ma è anche la storia del loro avvicinamento a Cristo, della scoperta della bellezza del matrimonio, della gioia di una fede vissuta come pienezza di vita, anche quando l'arrivo del nazismo e la guerra di Hitler travolgeranno tutto.

Franz e Franziska, comprendendo bene la portata anticristiana di quanto stava accadendo e certi che lottare per lo Stato nazionalsocialista sarebbe stato contrario alla loro coscienza, decideranno infatti di "nuotare controcorrente", verso la fonte di quella gioia che avevano ormai conosciuto come senso ultimo della loro esistenza, convinti di non poter né voler essere "una rotella di un ingranaggio criminale".

Per la sua opposizione al regime, per la sua scelta di non combattere per la causa nazista e di non tradire la propria fede di cattolico credente, lui sarà condotto alla ghigliottina - secondo una sentenza poi eseguita il 9 agosto 1943 -, dopo aver trascorso un periodo nella prigione militare per gli indagati di Linz e aver ribadito l'intenzione di obiettare a Berlino-Tegel. Ma l'unione con Franziska è più forte della morte, tanto che lei ne difenderà la memoria fino all'età di cento anni, potendo assistere, nel 2007, alla sua beatificazione, dopo un lungo iter iniziato nell'ottobre 1997 e portato a termine da Manfred Scheuer, poi Vescovo di Linz.

"L'esperienza di vita di Franz e Franziska - a lungo taciuta perché scomoda e controversa, non diversamente da quanto accaduto a tanti altri oppositori del regime di cui infatti non si parla - ci mette di fronte ad alcune di quelle eterne domande che a volte si cerca di dimenticare: per cosa vale la pena vivere e per cosa vale la pena morire? Inoltre, ci ripropone un quesito sul significato dell'essere cristiani, fino alla possibilità estrema del martirio, pur non essendo una storia che si esaurisce in un contesto di religione e fede, ma piuttosto va ad abbracciare dimensioni sulle quali tutti possono riflettere" ci hanno spiegato i parrocchiani - con lo "zoccolo duro" composto da garlatesi - che hanno contribuito all'allestimento della mostra, che ieri sera è stata "sfruttata" da don Matteo Gignoli e don Andrea Mellera per una Via Crucis organizzata all'interno della stessa Chiesa di Sant'Agnese, con il filo conduttore di alcuni scritti di Franz impressi anche sui pannelli in esposizione.

Il percorso è suddiviso in quattro sezioni, nelle quali viene raccontata la vita dei coniugi Jägerstätter attraverso testi, foto storiche dell'Archivio Diocesano di Linz, estratti del film "The Hidden Life" di Terence Malick e un video finale realizzato appositamente per la mostra con le interviste alla figlia Maria, alla biografa Erna Punz e al Vescovo di Linz, Postulatore della Causa di Beatificazione. Cuore dell'allestimento è la ricostruzione della casa della coppia, il focolare domestico, al quale i due guardano come punto di luce e di speranza.

La mostra sarà visitabile nei giorni feriali dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (al sabato fino alle 17.00), oltre alla domenica dalle 15.00 alle 17.00. Per ulteriori informazioni e per prenotare eventuali tour guidati è possibile scrivere all'indirizzo parrocchia.olginate@gmail.com o contattare il numero 333.7219485.
B.P.