Continue pedalate a vuoto
Cara Leccoonline
Puoi dire tutto quello che vuoi, far cento comunicati, selfie su quanto sei green, ciclabile e per la mobilità sostenibile, ma se poi pure dove paghi ogni anno, anche quest'anno, da cinque anni, ti bocciano perché no non sei così un Comune ciclabile e avanzi solo nelle categorie chiacchiere: "Governance e Comunicazione" e non in quelle della concretezza, ecco a un certo punto bisognerebbe prenderne atto e ritirarsi in buon ordine.
E invece no.
- Pur con risultati pessimi che i cittadini lecchesi già sanno perché toccano con mano, quotidiana ogni giorno, ecco anche quest'anno a margine del Premio Comuni ciclabili dichiarazioni roboanti del Comune su un Premio di plastica.
Quest'anno su 5 possibili ruote (il simbolo del premio) assegnabili per ognuna delle 5 categorie in cui il Premio è articolato, per un totale max di 25 ruote, Lecco è solo a 10 ruote. A scuola sarebbe una bocciatura, ma l'assessora Zuffi si entusiasma.
- Si vanta l'Assessora di essere addirittura salita da 0 a 2 ruote nella Comunicazione
Non ha detto nulla però quando lo scorso anno, e pure prima, le aveva invece perse.
Oggi la menzione è per la campagna: "Storie di ordinaria mobilità”, i grandi manifesti sui muri con testimonial che salgono su bus, bici e addirittura battelli che manco ci sono
In sintesi e realtà la mobilità sostenibile solo sulla carta e sui muri
Le categorie “Moderazione”, “Cicloturismo” e “ciclabili urbane” (quelle della concretezza e non degli spot) in 5 anni invece non sono mai cresciute.
- Perché un manifesto è facile da far credere ma quando servono zone 30, case avanzate, percorsi protetti, sperimentazioni di mobilità, strisce bianche urbane, zone pedonali, ciclabili degne del nome, bus navetta, financo qualche rastrelliera davanti a scuole e luoghi pubblici, caricare le bici sui bus urbani, ecco campa cavallo.
Il Premio Comune ciclabile per Lecco è sulle intenzioni...
Ma sono passati 5 anni, non 5 mesi.
Come grani di una via Crucis, in Comune sono continue pedalate a vuoto
Puoi dire tutto quello che vuoi, far cento comunicati, selfie su quanto sei green, ciclabile e per la mobilità sostenibile, ma se poi pure dove paghi ogni anno, anche quest'anno, da cinque anni, ti bocciano perché no non sei così un Comune ciclabile e avanzi solo nelle categorie chiacchiere: "Governance e Comunicazione" e non in quelle della concretezza, ecco a un certo punto bisognerebbe prenderne atto e ritirarsi in buon ordine.
E invece no.
- Pur con risultati pessimi che i cittadini lecchesi già sanno perché toccano con mano, quotidiana ogni giorno, ecco anche quest'anno a margine del Premio Comuni ciclabili dichiarazioni roboanti del Comune su un Premio di plastica.
Quest'anno su 5 possibili ruote (il simbolo del premio) assegnabili per ognuna delle 5 categorie in cui il Premio è articolato, per un totale max di 25 ruote, Lecco è solo a 10 ruote. A scuola sarebbe una bocciatura, ma l'assessora Zuffi si entusiasma.
- Si vanta l'Assessora di essere addirittura salita da 0 a 2 ruote nella Comunicazione
Non ha detto nulla però quando lo scorso anno, e pure prima, le aveva invece perse.
Oggi la menzione è per la campagna: "Storie di ordinaria mobilità”, i grandi manifesti sui muri con testimonial che salgono su bus, bici e addirittura battelli che manco ci sono
In sintesi e realtà la mobilità sostenibile solo sulla carta e sui muri
Le categorie “Moderazione”, “Cicloturismo” e “ciclabili urbane” (quelle della concretezza e non degli spot) in 5 anni invece non sono mai cresciute.
- Perché un manifesto è facile da far credere ma quando servono zone 30, case avanzate, percorsi protetti, sperimentazioni di mobilità, strisce bianche urbane, zone pedonali, ciclabili degne del nome, bus navetta, financo qualche rastrelliera davanti a scuole e luoghi pubblici, caricare le bici sui bus urbani, ecco campa cavallo.
Il Premio Comune ciclabile per Lecco è sulle intenzioni...
Ma sono passati 5 anni, non 5 mesi.
Come grani di una via Crucis, in Comune sono continue pedalate a vuoto
Paolo Trezzi