Lecco, 25° assemblea AIDO: andamento positivo nel 2024, ma vanno coinvolti i giovani
Per la prima volta all’interno della nuova sala convegni dell’Officina Badoni, sabato 5 aprile si è tenuta la 25esima Assemblea intermedia del direttivo provinciale AIDO di Lecco. A fare gli onori di casa è stato Giacomo Colombo, presidente della sezione provinciale, che ha voluto aprire i lavori con un saluto rivolto a presidenti, consiglieri e collaboratori dei gruppi AIDO locali, ringraziandoli per la presenza e per l’impegno profuso durante tutto l’anno.

Nel suo intervento iniziale, Colombo ha evidenziato l’importanza simbolica del luogo scelto per ospitare l’incontro, recentemente ristrutturato dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese in occasione del suo 25esimo anniversario: "Per la prima volta ci ritroviamo a svolgere la nostra Assemblea annuale in questa nuova sala, ricavata da ciò che resta della storica officina metalmeccanica Antonio Badoni e più precisamente dalle mense aziendali".
Un luogo carico di storia, ha ricordato Colombo, che racchiude "la memoria dell’industria lecchese", fondata nel 1878 e attiva per oltre un secolo fino al 1993. Un doveroso saluto e benvenuto è stato poi rivolto agli ospiti presenti, tra cui le autorità locali, i rappresentanti di altre associazioni e i delegati regionali AIDO.

Colombo ha proposto, con l’approvazione dell’assemblea, di affidare la presidenza dei lavori al dott. Riccardo Redaelli, attuale consigliere regionale AIDO e membro del direttivo nazionale, affiancato da Sarajeva Villa nel ruolo di segretaria, consigliera provinciale e testimone di trapianto nella Commissione Scuola.
Redaelli, accettando la presidenza dell’assemblea, ha espresso soddisfazione per l’attività della sezione lecchese: "Sono contento di presiedere l’assemblea odierna della sezione provinciale AIDO di Lecco perché si tratta di una piazza molto attiva". Parole di apprezzamento anche dal sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che ha ringraziato l’associazione "non solo per tutte le sue attività, ma soprattutto per l’azione di sensibilizzazione condotta tra i giovani. Lecco è ricca di persone generose che sono pronte a sostenere la missione di AIDO".

Un contributo di riflessione è arrivato anche dal parroco di Lecco, monsignor Bortolo Uberti, che ha citato il celebre dipinto di Gustav Klimt, "L’albero della vita", come metafora dell’impegno dell’associazione: "Quel che fate non è per voi stessi, ma per garantire un dono agli altri. Dobbiamo cercare tutti assieme di vivere per donare agli altri".
Intervenuto anche il presidente provinciale Avis, Bruno Manzini, che ha richiamato l’urgenza di una società più umana e solidale: "Non stiamo partecipando semplicemente a un club, ma dando un contributo ad umanizzare la società. Viva l’AIDO e le nostre associazioni".

Dopo l’apertura dei lavori, Colombo ha dato lettura della relazione annuale, in attesa della successiva approvazione. Nella sua analisi ha voluto innanzitutto ricordare i principali appuntamenti vissuti durante il 2024, a partire dall’assemblea generale dello scorso aprile, tenutasi a Barzio, per poi citare le presenze ai Consigli regionali, alle sedute del Coordinamento Lecchese del Volontariato, agli incontri a livello comunale con le amministrazioni e a tutte le principali manifestazioni pubbliche in cui la sezione è stata coinvolta, in primis "CamminAIDO" a Oggiono e la Giornata Nazionale della Donazione.

Colombo ha poi evidenziato le numerose iniziative portate avanti dai gruppi comunali, ringraziando in particolare coloro che si sono attivati nonostante le difficoltà e i pochi volontari a disposizione: "Senza di voi non potremmo esistere", ha sottolineato. Tra le attività citate: incontri informativi, banchetti in piazza, momenti di formazione nelle scuole, cerimonie commemorative e serate divulgative.

Un accento particolare è stato posto sull’impegno nel mondo scolastico e giovanile, giudicato prioritario per il futuro dell’associazione. Colombo ha quindi annunciato che il gruppo provinciale parteciperà anche nel 2025 al bando della Fondazione comunitaria per proseguire con il progetto di sensibilizzazione nelle scuole, e ha lanciato un appello a tutti i gruppi comunali affinché collaborino nell’individuare referenti scolastici e contatti utili. Infine, ha ringraziato per il lavoro svolto la segreteria e tutti i membri del Consiglio provinciale, con l’augurio che l’anno appena iniziato possa essere "un’occasione per rafforzare il nostro impegno con fiducia, in un clima di apertura e collaborazione".

Il dottor Francesco Raponi, coordinatore locale per il prelievo di organi e tessuti presso l’ASST di Lecco, ha poi illustrato i dati relativi alle donazioni registrate nel 2024, confrontandoli con quelli degli anni precedenti. Dai numeri emerge un andamento positivo: le donazioni risultano in aumento, segno di una crescente sensibilità sul tema. Tuttavia, Raponi ha sottolineato come resti ancora difficile incrementare il numero dei "sì" espressi al momento della registrazione della propria volontà alla donazione presso l’anagrafe comunale. Un dato che invita a proseguire con decisione nelle attività di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

Spazio poi ai temi economici: Mario Lanfranconi ha illustrato la situazione del bilancio consuntivo e preventivo, evidenziando alcune criticità che hanno portato il direttivo a deliberare l’aumento della quota associativa annua, portata da 0,20 a 0,40 centesimi.
“Più che un aumento – ha spiegato Lanfranconi – sarebbe più giusto dire che si tratta di una minore riduzione. Dal 2016 la quota era passata da 0,70 a 0,20 grazie all’utilizzo dei bandi. Ora però il bilancio richiede maggiore attenzione, anche nel limitare gli sprechi per materiali e omaggi”. Il nuovo importo sarà valido dal 2025. Solo la presidente del gruppo comunale di Galbiate, Marcella Zanon, ha espresso voto contrario alla delibera, in quanto non felice del raddoppio della quota.

È stato poi votato il nuovo statuto, su cui il gruppo di Lomagna ha preferito astenersi. Spazio infine ai giovani, con l’intervento di Camilla Colombo, che ha presentato una serie di proposte per rafforzare il ruolo dei giovani all’interno dell’associazione: tra queste, l’incremento dell’utilizzo dei canali social provinciali, il coinvolgimento attivo nei gruppi comunali, e un ripensamento della durata delle presidenze, oggi potenzialmente pari a dodici anni.

In chiusura, Redaelli ha richiamato il senso più profondo dell’essere parte di AIDO: "Dobbiamo rafforzare il senso di appartenenza e lavorare per nuovi obiettivi. L’AIDO svolge un’attività fondamentale nella società civile e noi tutti dovremmo essere orgogliosi di farne parte. Facciamo in modo che AIDO continui ad esistere e a fare la differenza".

Alcune immagini scattate durante l'assemblea di AIDO a Lecco
Nel suo intervento iniziale, Colombo ha evidenziato l’importanza simbolica del luogo scelto per ospitare l’incontro, recentemente ristrutturato dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese in occasione del suo 25esimo anniversario: "Per la prima volta ci ritroviamo a svolgere la nostra Assemblea annuale in questa nuova sala, ricavata da ciò che resta della storica officina metalmeccanica Antonio Badoni e più precisamente dalle mense aziendali".
Un luogo carico di storia, ha ricordato Colombo, che racchiude "la memoria dell’industria lecchese", fondata nel 1878 e attiva per oltre un secolo fino al 1993. Un doveroso saluto e benvenuto è stato poi rivolto agli ospiti presenti, tra cui le autorità locali, i rappresentanti di altre associazioni e i delegati regionali AIDO.

Primo a sinistra il presidente Giacomo Colombo
Colombo ha proposto, con l’approvazione dell’assemblea, di affidare la presidenza dei lavori al dott. Riccardo Redaelli, attuale consigliere regionale AIDO e membro del direttivo nazionale, affiancato da Sarajeva Villa nel ruolo di segretaria, consigliera provinciale e testimone di trapianto nella Commissione Scuola.
Redaelli, accettando la presidenza dell’assemblea, ha espresso soddisfazione per l’attività della sezione lecchese: "Sono contento di presiedere l’assemblea odierna della sezione provinciale AIDO di Lecco perché si tratta di una piazza molto attiva". Parole di apprezzamento anche dal sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che ha ringraziato l’associazione "non solo per tutte le sue attività, ma soprattutto per l’azione di sensibilizzazione condotta tra i giovani. Lecco è ricca di persone generose che sono pronte a sostenere la missione di AIDO".

Bruno Manzini
Un contributo di riflessione è arrivato anche dal parroco di Lecco, monsignor Bortolo Uberti, che ha citato il celebre dipinto di Gustav Klimt, "L’albero della vita", come metafora dell’impegno dell’associazione: "Quel che fate non è per voi stessi, ma per garantire un dono agli altri. Dobbiamo cercare tutti assieme di vivere per donare agli altri".
Intervenuto anche il presidente provinciale Avis, Bruno Manzini, che ha richiamato l’urgenza di una società più umana e solidale: "Non stiamo partecipando semplicemente a un club, ma dando un contributo ad umanizzare la società. Viva l’AIDO e le nostre associazioni".

In prima fila al centro, monsignor Bortolo Uberti
Dopo l’apertura dei lavori, Colombo ha dato lettura della relazione annuale, in attesa della successiva approvazione. Nella sua analisi ha voluto innanzitutto ricordare i principali appuntamenti vissuti durante il 2024, a partire dall’assemblea generale dello scorso aprile, tenutasi a Barzio, per poi citare le presenze ai Consigli regionali, alle sedute del Coordinamento Lecchese del Volontariato, agli incontri a livello comunale con le amministrazioni e a tutte le principali manifestazioni pubbliche in cui la sezione è stata coinvolta, in primis "CamminAIDO" a Oggiono e la Giornata Nazionale della Donazione.

Il pubblico presente in sala
Colombo ha poi evidenziato le numerose iniziative portate avanti dai gruppi comunali, ringraziando in particolare coloro che si sono attivati nonostante le difficoltà e i pochi volontari a disposizione: "Senza di voi non potremmo esistere", ha sottolineato. Tra le attività citate: incontri informativi, banchetti in piazza, momenti di formazione nelle scuole, cerimonie commemorative e serate divulgative.

Un accento particolare è stato posto sull’impegno nel mondo scolastico e giovanile, giudicato prioritario per il futuro dell’associazione. Colombo ha quindi annunciato che il gruppo provinciale parteciperà anche nel 2025 al bando della Fondazione comunitaria per proseguire con il progetto di sensibilizzazione nelle scuole, e ha lanciato un appello a tutti i gruppi comunali affinché collaborino nell’individuare referenti scolastici e contatti utili. Infine, ha ringraziato per il lavoro svolto la segreteria e tutti i membri del Consiglio provinciale, con l’augurio che l’anno appena iniziato possa essere "un’occasione per rafforzare il nostro impegno con fiducia, in un clima di apertura e collaborazione".

Il dottor Francesco Raponi, coordinatore locale per il prelievo di organi e tessuti presso l’ASST di Lecco, ha poi illustrato i dati relativi alle donazioni registrate nel 2024, confrontandoli con quelli degli anni precedenti. Dai numeri emerge un andamento positivo: le donazioni risultano in aumento, segno di una crescente sensibilità sul tema. Tuttavia, Raponi ha sottolineato come resti ancora difficile incrementare il numero dei "sì" espressi al momento della registrazione della propria volontà alla donazione presso l’anagrafe comunale. Un dato che invita a proseguire con decisione nelle attività di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

Mario Lanfranconi
Spazio poi ai temi economici: Mario Lanfranconi ha illustrato la situazione del bilancio consuntivo e preventivo, evidenziando alcune criticità che hanno portato il direttivo a deliberare l’aumento della quota associativa annua, portata da 0,20 a 0,40 centesimi.
“Più che un aumento – ha spiegato Lanfranconi – sarebbe più giusto dire che si tratta di una minore riduzione. Dal 2016 la quota era passata da 0,70 a 0,20 grazie all’utilizzo dei bandi. Ora però il bilancio richiede maggiore attenzione, anche nel limitare gli sprechi per materiali e omaggi”. Il nuovo importo sarà valido dal 2025. Solo la presidente del gruppo comunale di Galbiate, Marcella Zanon, ha espresso voto contrario alla delibera, in quanto non felice del raddoppio della quota.

È stato poi votato il nuovo statuto, su cui il gruppo di Lomagna ha preferito astenersi. Spazio infine ai giovani, con l’intervento di Camilla Colombo, che ha presentato una serie di proposte per rafforzare il ruolo dei giovani all’interno dell’associazione: tra queste, l’incremento dell’utilizzo dei canali social provinciali, il coinvolgimento attivo nei gruppi comunali, e un ripensamento della durata delle presidenze, oggi potenzialmente pari a dodici anni.

Primo a destra il sindaco Mauro Gattinoni
In chiusura, Redaelli ha richiamato il senso più profondo dell’essere parte di AIDO: "Dobbiamo rafforzare il senso di appartenenza e lavorare per nuovi obiettivi. L’AIDO svolge un’attività fondamentale nella società civile e noi tutti dovremmo essere orgogliosi di farne parte. Facciamo in modo che AIDO continui ad esistere e a fare la differenza".
M.Pen.