Lecco: cioccolatini al sapore di personaggi manzoniani e spettacolo all'Officina Badoni
Cioccolatini al sapore di personaggi manzoniani. Una trovata originale e che ha attirato moltissimi curiosi (e golosi) quella del maestro Marco Gennuso e dei suoi allievi concretizzatasi venerdì a Officina Badoni, dove è stato possibile vivere un’autentica esperienza multisensoriale.

Nell’Auditorium Neogotico gli attori Ancilla Oggioni e Alberto Bonacina hanno portato in scena “I Promessi Sposi in prova” – una lettura teatrale ispirata a “I promessi sposi alla prova” di Giovanni Testori – e assistendo alla performance il pubblico ha potuto assaporare il frutto del lavoro, della passione e della creatività dei giovani allievi del corso di pasticceria di ENAIP Lecco. L’evento è stato un alternarsi di letture di brani teatrali e degustazione di cioccolatini artigianali.
A dare il benvenuto al folto pubblico è stato proprio il maestro Marco Gennuso, che ha ringraziato i suoi allievi, gli attori e anche Fondazione Comunitaria Lecchese per aver permesso a Officina Badoni di diventare una realtà consolidata. Lo stesso maestro ha preso parte allo spettacolo inserendosi come “voce narrante” tra una scena e l’altra per “raccontare” ogni cioccolatino servito in quel momento dagli allievi. Si è trattato di una degustazione a tutti gli effetti. A tutti infatti è stata fornita dell’acqua per potersi togliere dalla bocca il sapore del cioccolatino appena mangiato prima di potersi “concentrare” sul sapore di quello successivo.

Come anticipato, ogni pralina è stata creata partendo dal carattere di un personaggio dell’opera del Manzoni. Gli allievi del corso hanno cercato di trasporre le personalità in veri e proprio gusti. Lucia, la più dolce del romanzo, è stata rappresentata da note di caramello e da del delicato cioccolato bianco. Per Renzo, facile alla collera, è stata studiata una pralina coperta di cioccolato fondente che prima “coccola” e poi “scalda” grazie al ripieno al peperoncino che “scuote gli animi contro le ingiustizie per arrivare al sogno di sposarsi con Lucia”.

A raccontare Don Rodrigo è invece una pralina dura e forte come lui, informe e amara. L’Innominato è stato arroccato in un doppio guscio fondente e zuccheroso. Il suo carattere forte e fiero è richiamato dal ripieno della sua pralina, dove la forza del cioccolato fondente ha la meglio su un piccolo cubetto di scorza d’arancia. Per Padre Cristoforo, del fondente amaro è stato messo a guarnire una dolce ciliegia, così da rispecchiare il suo carattere deciso e risoluto, che non ha paura di scontrarsi coi prepotenti.

Una pralina al cioccolato bianco ricoperto di fave di cacao ha rappresentato invece don Abbondio: “la sua importanza svanisce appena lo si addenta, si scioglie in bocca come neve al sole, obbediente ai bravi e al loro signore”. Per suor Gertrude invece un cioccolatino con note aromatiche del porto fuse con la fragranza di un fondente al 60%.

La serata ha divertito il pubblico e l’idea prendere ispirazione dal carattere dei personaggi per realizzare praline “uniche” è stata molto apprezzata. Lo stesso maestro Marco Gennuso ha svelato il suo desiderio che l’iniziativa diventi un appuntamento fisso.

Nell’Auditorium Neogotico gli attori Ancilla Oggioni e Alberto Bonacina hanno portato in scena “I Promessi Sposi in prova” – una lettura teatrale ispirata a “I promessi sposi alla prova” di Giovanni Testori – e assistendo alla performance il pubblico ha potuto assaporare il frutto del lavoro, della passione e della creatività dei giovani allievi del corso di pasticceria di ENAIP Lecco. L’evento è stato un alternarsi di letture di brani teatrali e degustazione di cioccolatini artigianali.
A dare il benvenuto al folto pubblico è stato proprio il maestro Marco Gennuso, che ha ringraziato i suoi allievi, gli attori e anche Fondazione Comunitaria Lecchese per aver permesso a Officina Badoni di diventare una realtà consolidata. Lo stesso maestro ha preso parte allo spettacolo inserendosi come “voce narrante” tra una scena e l’altra per “raccontare” ogni cioccolatino servito in quel momento dagli allievi. Si è trattato di una degustazione a tutti gli effetti. A tutti infatti è stata fornita dell’acqua per potersi togliere dalla bocca il sapore del cioccolatino appena mangiato prima di potersi “concentrare” sul sapore di quello successivo.

Come anticipato, ogni pralina è stata creata partendo dal carattere di un personaggio dell’opera del Manzoni. Gli allievi del corso hanno cercato di trasporre le personalità in veri e proprio gusti. Lucia, la più dolce del romanzo, è stata rappresentata da note di caramello e da del delicato cioccolato bianco. Per Renzo, facile alla collera, è stata studiata una pralina coperta di cioccolato fondente che prima “coccola” e poi “scalda” grazie al ripieno al peperoncino che “scuote gli animi contro le ingiustizie per arrivare al sogno di sposarsi con Lucia”.

A raccontare Don Rodrigo è invece una pralina dura e forte come lui, informe e amara. L’Innominato è stato arroccato in un doppio guscio fondente e zuccheroso. Il suo carattere forte e fiero è richiamato dal ripieno della sua pralina, dove la forza del cioccolato fondente ha la meglio su un piccolo cubetto di scorza d’arancia. Per Padre Cristoforo, del fondente amaro è stato messo a guarnire una dolce ciliegia, così da rispecchiare il suo carattere deciso e risoluto, che non ha paura di scontrarsi coi prepotenti.

Il Maestro Marco Gennuso
Una pralina al cioccolato bianco ricoperto di fave di cacao ha rappresentato invece don Abbondio: “la sua importanza svanisce appena lo si addenta, si scioglie in bocca come neve al sole, obbediente ai bravi e al loro signore”. Per suor Gertrude invece un cioccolatino con note aromatiche del porto fuse con la fragranza di un fondente al 60%.

La serata ha divertito il pubblico e l’idea prendere ispirazione dal carattere dei personaggi per realizzare praline “uniche” è stata molto apprezzata. Lo stesso maestro Marco Gennuso ha svelato il suo desiderio che l’iniziativa diventi un appuntamento fisso.
E.Ma.