Ponti e viabilità: la gestazione è stata lunga, ma le richieste sono chiare. Inviata la lettera alla Regione

Il Presidente del Consiglio Comunale di Lecco, nella veste di consigliere provinciale di minoranza, l'aveva sollecitata già a fine ottobre, ribadendo poi in Aula, il mese successivo, il suo convincimento: la Presidente Alessandra Hofmann e il consigliere delegato alla viabilità Mattia Micheli, secondo il dem, stavano tergiversando, perdendo tempo prezioso nell'invio in Regione della lettera attraverso la quale il nostro territorio indicava quale opera prioritaria la realizzazione della seconda corsia sul "quarto ponte", chiedendo dunque a Palazzo Lombardia di farsi parte attiva nel segnalare ad Anas la necessità di procedere all'inserimento dell'intervento nella sua "to do list".
A distanza di altri quattro mesi la missiva è ora - finalmente, dirà qualcuno - nelle mani del Governatore Attilio Fontana e del suo assessore delegato Claudia Maria Terzi. Con la questione allargata ben oltre la sola corsia in uscita da Lecco, grazie al confronto con il sindaco del capoluogo e il coinvolgimento diretto anche degli altri amministratori dei comuni della cintura, toccati - direttamente o indirettamente - dalla nodo "viabilità ponti sull'Adda", proprio in questi giorni al centro di una nuova bufera, dopo il caos ingenerato la scorsa settimana dall'ennesimo incidente nella galleria del Barro e la decisione del sindaco di Pescate di limitare il transito dei mezzi pesanti per ragioni di sicurezza. 
Inutile - il ragionamento di base di Hofmann e Micheli, condiviso poi in Conferenza - chiedere ad Anas di investire ulteriori risorse sulla passerella in costruzione - progettando la seconda corsia salvaguardando l'immissione diretta in ss36 dalla sp72, come da punto fermo - se poi il traffico comunque non scorre. A cominciare proprio dalla rotonda per imboccare il Manzoni e la nuova rampa, a Pescate, che, la Provincia chiede ora di adeguare, perorando anche la causa di Dante De Capitani che vorrebbe "liberarsi" di un tratto di strada rimasto sul gobbo del suo Comune, cedendolo ad Anas. Come si vorrebbe altresì che la società prenda in carico anche lo spezzone della sp583 che collega il Manzoni al Kennedy, per una maggiore chiarezza su chi deve fare cosa, uniformando dunque la competenza, anche in caso di bisogno di alternative alla ss36, ragione per cui si è vorrebbe "aggiustare" anche il rondò "fantasma" di immissione all'Azzone Visconti lato Galbiate.


Ufficializzata poi la richiesta di metter mano - come da volere del Comune di Lecco - alla viabilità del Kennedy, rivedendo però, lato Malgrate, anche la rotonda, aggiungendone inoltre un'altra sulla ss639 tra via Monsignor Polvara e via Fabulosa, così da risolvere anche il delicato problema della messa in sicurezza dell'uscita dal lungolago.


"Salendo" ancora, nel documento mandato in Regione, si sono messe nere su bianche anche le istanze di Valmadrera e Civate, pur “secondarie”. Cesare Colombo vorrebbe venisse valutata una soluzione alternativa al semaforo all'altezza della stazione ferroviaria, sempre nell'ottica di fluidificare il traffico, così come Angelo Isella vorrebbe una rotonda all'intersezione tra la ss639 e la sp51, non dimenticando anche di segnalare il problema dell'accumulo di acqua in uscita dalla ss36 a Isella. E sempre passando dal macro al micro, messi in elenco anche degli attraversamenti pedonali, a Civate (zona stazione) e a Galbiate (via Ettore Monti). Ma è chiaro che, in via prioritaria, si punta ad altro. Definite le richieste (con la fatica che tale passaggio ha comportato) non resta che attendere... le risposte. E per ora, vista la situazione, accodarsi portando pazienza. E una scatola di pop corn visto lo spettacolo che la politica sta riuscendo a dare anche in tema caos viabilistico, in un tutto contro tutti, alleati inclusi.