Tra Lago e Montagna/3: gli affitti brevi e i trasferimenti di residenza in Alta Valle. Il caso di una coppia belga
Da Valvarrone e Sueglio siamo saliti fino a Premana e ora non ci resta che analizzare il terzo e ultimo territorio oggetto della nostra indagine: l’Alta Valsassina. Se Patrizia Gianola ci ha già fornito un report aggiornato sull’andamento turistico (e in particolare degli affitti brevi) nell’area, anche questa volta completiamo il quadro con una voce “istituzionale”, quella del sindaco di Casargo Antonio Pasquini, prima di chiudere con una bella storia “due in uno” e con qualche considerazione finale.

Partendo dal tema dei soggiorni turistici, ciò che il primo cittadino tiene a sottolineare – come ha fatto già in diverse occasioni negli scorsi anni – è che “il mercato degli affitti brevi è un’opportunità per il territorio di riqualificare il patrimonio edilizio”.
“Da questo punto di vista, la palla passa per forza di cose ai privati” aveva spiegato più volte il sindaco di Casargo. Ora, all’inizio del 2025, “si può affermare che negli ultimi due anni un leggero e timido incremento delle riqualificazioni per destinare gli immobili agli affitti brevi c’è stato”. “Questo è avvenuto maggiormente in abitazioni, appartamenti singoli e piccoli complessi, piuttosto che nei grandi condomini” ha aggiunto il sindaco, chiarendo infine che “Casargo e Margno non hanno il problema di non aver sufficiente patrimonio edilizio, e quindi di “togliere” abitazioni per un potenziale uso residenziale da parte di giovani coppie”.

Una considerazione che ci porta al “nostro” secondo tema, quello dei trasferimenti di residenza. Anche in questo caso, pare che qualcosina si sia mosso. “È un trend in leggera crescita - dichiara Pasquini - soprattutto nelle frazioni di Narro e di Indovero”. Un fenomeno che riguarda due tipologie di persone: quelle che lavorano in Valsassina e che hanno deciso di spostarsi a vivere nella parte alta della vallata, oppure quelle che spendevano qualche settimana nella loro seconda casa di Casargo o Margno e che ora hanno scelto di passare lì la loro pensione.

“Sono sempre segnali importanti per contrastare il calo demografico” ha spiegato ancora il sindaco, il quale - oltre a sottolineare quanto sarà fondamentale lavorare su un potenziamento della connettività dell’Alta Valle – ha voluto mettere sul tavolo una prospettiva innovativa. Forse un vero e proprio modo nuovo di intendere e, soprattutto, di promuovere l’attrattività delle aree interne. “Parlando con l’assessore del Comune di Crandola Giulio Giumelli, mi è stata suggerita l’idea di lavorare ad una promozione molto più attiva dei nostri paesi e delle nostre valli, una vera e propria operazione di marketing del territorio, sulla base di un modello che è stato sperimentato in provincia di Udine”.

L’idea è proprio quella di andare a far conoscere direttamente – e concretamente, con incontri, presentazioni e workshop - le opportunità che l’Alta Valle può offrire alle giovani coppie, illustrando il territorio per quello che è in grado di offrire. “I servizi li abbiamo, la tassazione e i costi sono bassi, il lavoro c’è, la sicurezza e la qualità della vita sono superiori a quelle della città, le relazioni umane sono la forza delle nostre comunità” ha spiegato Pasquini, dichiarando che “come amministrazione comunale vogliamo farci parte proattiva per far conoscere il nostro modello”. L’obiettivo, dunque, è quello di proporre una strategia più sistematica di contrasto al trend di glaciazione demografica che sta investendo “un territorio stupendo in declino”. A partire da qualche timido segnale positivo che pure si sta registrando.

Come accennato in apertura, “condiamo” questa terza uscita con una storia che abbiamo definito “due in uno”. I protagonisti sono Christof Vreys e sua moglie Murielle, coppia belga che ha acquistato due appartamenti all’interno di un condominio situato a Narro, frazione di Casargo: uno per passarci qualche week-end e parte della stagione estiva, l’altro da mettere in affitto.

L’aspetto curioso di questa vicenda sta anche nel fatto che chi ce l’ha raccontata (oltre ad esserne parte attiva) è una ragazza originaria di Gorgonzola (nel milanese) e trasferitasi in Alta Valle, di nome Anastasia. Presenza straniera sul territorio, acquisto e affitto di immobili, trasferimenti di residenza. Quale modo migliore per completare la nostra rubrica che non con questa “sovrapposizione” tra i diversi temi che abbiamo trattato?

“Nell’estate del 2023 sono entrata in contatto con Christof e sua moglie Murielle, che venivano spesso a pranzo nel ristorante dove lavoravo” ci ha raccontato Anastasia. “Un giorno Christof mi ha chiesto se potessi dar loro una mano nell’iter burocratico per mettere in affitto uno dei due appartamenti che avevano acquistato a Narro, “scoperto” tramite un sito di annunci immobiliari. Dopo averli aiutati nelle procedure formali - che a dir la verità sono risultate più complicate del previsto nonostante lui sia, chiaramente, un cittadino UE – Christof ha caricato la struttura su Airbnb con il nome di “Casa Monte Muggio” e la scorsa estate abbiamo iniziato con i primi affitti. All’inizio venivano soprattutto suoi conoscenti dal Belgio, poi, grazie anche ad alcuni ristoratori del territorio, ci siamo aperti anche verso un pubblico italiano” prosegue la giovane, la quale si occupa sia della gestione degli affitti (check-in, check-out, assistenza…), sia della pulizia della struttura.
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Il dato interessante è che la coppia belga spende veramente molto tempo in Alta Valle. Come accennato, quello destinato agli affitti brevi è solo uno dei due alloggi di Christof e Murielle. L’altro lo usano per passare periodi più o meno lunghi in Italia. “A loro piace moltissimo questa zona, in primis per la tranquillità che la contraddistingue. Inoltre, entrambi amano fare sport immersi nella natura e Christof organizza dei raduni motociclistici, ai quali partecipano anche i suoi amici dal Belgio” ci ha spiegato Anastasia. “Nonostante la distanza, vengono qui molto frequentemente e mi hanno raccontato che in futuro sperano di potersi trasferire a vivere in Alta Valsassina”.

In più, una famiglia amica e connazionale della coppia – Bart e Krista, a loro volta affascinati dalla pace del luogo e dalle sue potenzialità – ha da poco acquistato un appartamento nello stesso condominio e sta già pensando di comprarne un altro, per lavorare insieme a Christof al progetto di Casa Monte Muggio.
Riportiamo di seguito un messaggio condiviso da Christof e Murielle.
“Casa Monte Muggio – dove ospitalità e natura mozzafiato si incontrano
Siamo Christof e Murielle, una coppia entusiasta con un profondo amore per l’Italia e l’ospitalità. Quando abbiamo visto per la prima volta il panorama da Casa Monte Muggio è stato amore a prima vista. Le vaste valli, le maestose montagne e la tranquillità di Narro ci hanno subito incantati.
Ciò che rende questo luogo ancora più speciale è la calda ospitalità della gente del posto, che accoglie i visitatori a braccia aperte e li accompagna alla scoperta delle tradizioni, dei deliziosi piatti locali e del fascino autentico di questa splendida parte d’Italia.
Vogliamo condividere questa esperienza speciale grazie alla nostra attività di affitto. Invitiamo i nostri ospiti a godersi la natura, la cultura e il ritmo rilassato della vita in montagna.
Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto a Casa Monte Muggio e di condividere con voi questo posto unico!"

CONCLUSIONI
La prima considerazione generale che emerge dall’analisi dello sviluppo turistico e dell’andamento dei trasferimenti di residenza in Valvarrone, a Premana e in Alta Valsassina è che il boom del turismo del Lago di Como certamente può avere delle ricadute positive sulle aree ad esso limitrofe. “Qualcosa si muove”, sia a livello di presenze, che di scoperta della tranquillità e dei vantaggi di risiedere in aree meno affollate e con un costo della vita minore. Ma "qualcosa si muove” anche in termini di acquisto di immobili e di presenza di stranieri.

Tuttavia, se da una parte la strada sembra tracciata nei termini di “sfruttare il boom del Lario”, dall’altra pare che puntare sulle peculiarità del territorio – invece di presentarsi come “vicini dei laghee” – sia ancora una strategia relativamente poco efficace. In generale, la tendenza è positiva, ma “i numeri sono quelli”, diceva Cariboni, e “ce n’è ancora di strada fare per il turismo in queste aree”, aggiungeva Gianola.

Partendo dal tema dei soggiorni turistici, ciò che il primo cittadino tiene a sottolineare – come ha fatto già in diverse occasioni negli scorsi anni – è che “il mercato degli affitti brevi è un’opportunità per il territorio di riqualificare il patrimonio edilizio”.


Una considerazione che ci porta al “nostro” secondo tema, quello dei trasferimenti di residenza. Anche in questo caso, pare che qualcosina si sia mosso. “È un trend in leggera crescita - dichiara Pasquini - soprattutto nelle frazioni di Narro e di Indovero”. Un fenomeno che riguarda due tipologie di persone: quelle che lavorano in Valsassina e che hanno deciso di spostarsi a vivere nella parte alta della vallata, oppure quelle che spendevano qualche settimana nella loro seconda casa di Casargo o Margno e che ora hanno scelto di passare lì la loro pensione.

“Sono sempre segnali importanti per contrastare il calo demografico” ha spiegato ancora il sindaco, il quale - oltre a sottolineare quanto sarà fondamentale lavorare su un potenziamento della connettività dell’Alta Valle – ha voluto mettere sul tavolo una prospettiva innovativa. Forse un vero e proprio modo nuovo di intendere e, soprattutto, di promuovere l’attrattività delle aree interne. “Parlando con l’assessore del Comune di Crandola Giulio Giumelli, mi è stata suggerita l’idea di lavorare ad una promozione molto più attiva dei nostri paesi e delle nostre valli, una vera e propria operazione di marketing del territorio, sulla base di un modello che è stato sperimentato in provincia di Udine”.

Un evento a Mornico
L’idea è proprio quella di andare a far conoscere direttamente – e concretamente, con incontri, presentazioni e workshop - le opportunità che l’Alta Valle può offrire alle giovani coppie, illustrando il territorio per quello che è in grado di offrire. “I servizi li abbiamo, la tassazione e i costi sono bassi, il lavoro c’è, la sicurezza e la qualità della vita sono superiori a quelle della città, le relazioni umane sono la forza delle nostre comunità” ha spiegato Pasquini, dichiarando che “come amministrazione comunale vogliamo farci parte proattiva per far conoscere il nostro modello”. L’obiettivo, dunque, è quello di proporre una strategia più sistematica di contrasto al trend di glaciazione demografica che sta investendo “un territorio stupendo in declino”. A partire da qualche timido segnale positivo che pure si sta registrando.

Christof e Murielle
Come accennato in apertura, “condiamo” questa terza uscita con una storia che abbiamo definito “due in uno”. I protagonisti sono Christof Vreys e sua moglie Murielle, coppia belga che ha acquistato due appartamenti all’interno di un condominio situato a Narro, frazione di Casargo: uno per passarci qualche week-end e parte della stagione estiva, l’altro da mettere in affitto.

L’aspetto curioso di questa vicenda sta anche nel fatto che chi ce l’ha raccontata (oltre ad esserne parte attiva) è una ragazza originaria di Gorgonzola (nel milanese) e trasferitasi in Alta Valle, di nome Anastasia. Presenza straniera sul territorio, acquisto e affitto di immobili, trasferimenti di residenza. Quale modo migliore per completare la nostra rubrica che non con questa “sovrapposizione” tra i diversi temi che abbiamo trattato?

La vista da Casa Monte Muggio
“Nell’estate del 2023 sono entrata in contatto con Christof e sua moglie Murielle, che venivano spesso a pranzo nel ristorante dove lavoravo” ci ha raccontato Anastasia. “Un giorno Christof mi ha chiesto se potessi dar loro una mano nell’iter burocratico per mettere in affitto uno dei due appartamenti che avevano acquistato a Narro, “scoperto” tramite un sito di annunci immobiliari. Dopo averli aiutati nelle procedure formali - che a dir la verità sono risultate più complicate del previsto nonostante lui sia, chiaramente, un cittadino UE – Christof ha caricato la struttura su Airbnb con il nome di “Casa Monte Muggio” e la scorsa estate abbiamo iniziato con i primi affitti. All’inizio venivano soprattutto suoi conoscenti dal Belgio, poi, grazie anche ad alcuni ristoratori del territorio, ci siamo aperti anche verso un pubblico italiano” prosegue la giovane, la quale si occupa sia della gestione degli affitti (check-in, check-out, assistenza…), sia della pulizia della struttura.

Un'altra bella foto della coppia
Il dato interessante è che la coppia belga spende veramente molto tempo in Alta Valle. Come accennato, quello destinato agli affitti brevi è solo uno dei due alloggi di Christof e Murielle. L’altro lo usano per passare periodi più o meno lunghi in Italia. “A loro piace moltissimo questa zona, in primis per la tranquillità che la contraddistingue. Inoltre, entrambi amano fare sport immersi nella natura e Christof organizza dei raduni motociclistici, ai quali partecipano anche i suoi amici dal Belgio” ci ha spiegato Anastasia. “Nonostante la distanza, vengono qui molto frequentemente e mi hanno raccontato che in futuro sperano di potersi trasferire a vivere in Alta Valsassina”.

In più, una famiglia amica e connazionale della coppia – Bart e Krista, a loro volta affascinati dalla pace del luogo e dalle sue potenzialità – ha da poco acquistato un appartamento nello stesso condominio e sta già pensando di comprarne un altro, per lavorare insieme a Christof al progetto di Casa Monte Muggio.

“Casa Monte Muggio – dove ospitalità e natura mozzafiato si incontrano
Siamo Christof e Murielle, una coppia entusiasta con un profondo amore per l’Italia e l’ospitalità. Quando abbiamo visto per la prima volta il panorama da Casa Monte Muggio è stato amore a prima vista. Le vaste valli, le maestose montagne e la tranquillità di Narro ci hanno subito incantati.
Ciò che rende questo luogo ancora più speciale è la calda ospitalità della gente del posto, che accoglie i visitatori a braccia aperte e li accompagna alla scoperta delle tradizioni, dei deliziosi piatti locali e del fascino autentico di questa splendida parte d’Italia.
Vogliamo condividere questa esperienza speciale grazie alla nostra attività di affitto. Invitiamo i nostri ospiti a godersi la natura, la cultura e il ritmo rilassato della vita in montagna.
Non vediamo l’ora di darvi il benvenuto a Casa Monte Muggio e di condividere con voi questo posto unico!"

CONCLUSIONI
La prima considerazione generale che emerge dall’analisi dello sviluppo turistico e dell’andamento dei trasferimenti di residenza in Valvarrone, a Premana e in Alta Valsassina è che il boom del turismo del Lago di Como certamente può avere delle ricadute positive sulle aree ad esso limitrofe. “Qualcosa si muove”, sia a livello di presenze, che di scoperta della tranquillità e dei vantaggi di risiedere in aree meno affollate e con un costo della vita minore. Ma "qualcosa si muove” anche in termini di acquisto di immobili e di presenza di stranieri.

Tuttavia, se da una parte la strada sembra tracciata nei termini di “sfruttare il boom del Lario”, dall’altra pare che puntare sulle peculiarità del territorio – invece di presentarsi come “vicini dei laghee” – sia ancora una strategia relativamente poco efficace. In generale, la tendenza è positiva, ma “i numeri sono quelli”, diceva Cariboni, e “ce n’è ancora di strada fare per il turismo in queste aree”, aggiungeva Gianola.
Alessandro Tenderini